Home CRONACA Fiori d’arancio mai sbocciati a Ponte Milvio

Fiori d’arancio mai sbocciati a Ponte Milvio

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Galvanica Bruni

“La staticità è compromessa, troppo rischioso tenere funzioni pubbliche qua dentro: meglio chiudere” è il verdetto lapidario dei tecnici capitolini. E così da inizio febbraio a Villa Lais non ci si potrà più sposare.

Il Campidoglio ha infatti deciso di chiudere il palazzetto nel quartiere Tuscolano che ospita la bellissima cappella con  suoi splendidi decori romanici e paleocristiani e che fino a pochi giorni fa era una delle quattro location accreditate dal Comune – la Sala Rossa, il Complesso Vignola Mattei, la Villa Lais e la Sala Azzurra ad Ostia – dove celebrare matrimoni civili.

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Vero è che già nel 2014 il Consiglio Comunale aveva deliberato la possibilità di celebrarli in altri luoghi oltre a queste quattro sale ma la delibera, come a volte accade, dopo esser stata approvata non è mai diventata operativa. E così oggi le location del Comune diventano tre, con sicuro dispiacere di chi vuole convolare a nozze con rito civile e di chi fa il wedding planner come professione.

E allora torna alla memoria un frammento della lunga storia che attiene alla chiusura della Torretta Valadier di Ponte Milvio.
Il fatto accadde nell’ottobre del 2013 quando il Consiglio del Municipio XV decise che la Torretta, fra tramonti mozzafiato sul Tevere e voli di gabbiani sulle banchine, era proprio un’ottima location per matrimoni civili. Una location da mettere a disposizione in primis del territorio ma anche di tutti i romani.

Per concretizzare il due cuori e una Torretta, oltre ai confetti e ai fiori d’arancio, serviva però l’ok del Campidoglio che arrivò appunto con la delibera di maggio 2014 con la quale venivano aumentate le location capitoline.

Wedding on the Ponte Milvio Bridge sembrava cosa fatta ma a tutti era sfuggito un piccolo particolare: che la Torretta Valadier era chiusa da febbraio 2012 e tutt’ora, dopo sette anni, per questioni burocratiche ancora lo è. Cose che capitano a Roma. E così ai giovani romani – chiusa Villa Lais e mai aperta la Torretta Valadier – non resta che scegliere una delle sole tre location capitoline disponibili.

Claudio Cafasso

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