Mercoledì 18 luglio nella cavea dell’Auditorium Parco della Musica torna un classico amatissimo dal pubblico, i Carmina Burana del tedesco Carl Orff. Protagonisti il Coro diretto da Ciro Visco, le Voci Bianche i Solisti e le Percussioni dell’Accademia Nazionale di Santa Cecilia.
L’intero corpus dei Carmina – tratti da un manoscritto del XIII secolo, il Codex Buranus conservato nel monastero di Benediktbeuern in Baviera – comprendeva in tutto 315 componimenti destinati al canto. Fu pubblicato in Germania nel 1847 ma solo ne 1934 Orff si imbatté nei testi, selezionandone e musicandone alcuni. La prima rappresentazione fu nel 1937 a Francoforte ed ebbe enorme successo, mentre la prima italiana fu alla Scala di Milano nel 1942.
La serata viene introdotta dal gruppo di musica medievale “Chominciamento di gioia” che ripropone una selezione dei Carmina ricavati dallo stesso codice dal quale Orff ha tratto i testi per la propria rielaborazione musicale. Il gruppo, diretto da Gianfranco Russo, è specializzato in musica medievale e rinascimentale e prende il nome da una danza del Trecento.
L’ensemble – che vanta collaborazioni con i più grandi interpreti di musica antica ed ha tenuto concerti in tutta Italia e in Europa – suona su copie di strumenti in uso nei secoli dal XII al XVII, ricostruite su indicazioni organologiche e iconografiche coeve, tenendo conto della loro diffusione e dell’uso documentato in determinati ambiti geografici e temporali.
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