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Olimpico, il Coni porta in campo il sociale

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Dieci squadre composte da rifugiati e migranti, provenienti da CAS (Centri Accoglienza Straordinaria), SPRAR (Sistema di Protezione per Richiedenti Asilo e Rifugiati), Caritas e Città dei Ragazzi (minori) daranno vita, lunedì 21 maggio, a partire dalle ore 9, al 3° Torneo dell’Amicizia, manifestazione che rientra nell’iniziativa del CONI Lazio “L’Olimpico apre allo sport”, e comprende anche Emozione Olimpico e la festa finale dei Centri CONI del Lazio.

Realizzato in collaborazione con la FIGC, l’AIA, le prefetture di Roma e Rieti, e con il patrocinio dell’UNHCR, il Torneo dell’Amicizia vede l’adesione di 30 tra Centri Accoglienza e Protezione per richiedenti Asilo e Migranti. Dopo il calcio e prima dei grandi eventi, l’Olimpico torna dunque ad aprirsi alle iniziative rivolte al sociale e alla scuola.

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Per chi spera in un futuro migliore, ovvero per gli spettatori presenti sugli spalti e per i quasi 200 che si alterneranno in campo, giovani provenienti dai paesi dell’Africa subsahariana, dalla Siria e dall’Afghanistan in fuga da guerra e carestie, sarà anche una giornata di educazione alla cittadinanza attiva, per mettere in pratica attraverso lo sport un percorso di partecipazione alla vita sociale. L’evento è patrocinato da Comune di Roma, Regione Lazio e UNHCR.

Quest’anno, inoltre, l’intervento dell’UNHCR, l’organizzazione che per l’ONU si occupa dei rifugiati nel mondo, farà si che la squadra vincitrice del torneo partecipi all’evento Champions#WithRefugees il 23 giugno alle Tre Fontane per la Giornata Mondiale del Rifugiato.

Emozione Olimpico

Giovedì 24 maggio sarà invece la scuola a scendere in campo. La settima edizione di “Emozione Olimpico” aprirà i cancelli dell’impianto romano a oltre 5.000 studenti delle scuole medie del Lazio.

Due gli itinerari a disposizione dei ragazzi previsti dal Coni. Il primo a carattere ludico-sportivo, dove i giovani avranno la possibilità di conoscere e provare 34 diverse discipline sportive, dall’atletica alla vela, passando per le arti marziali e il rugby, sparpagliate sul campo da gioco e lungo l’anello di gara, guidati da tecnici federali e da tutor del corso di laurea in scienze motorie. Il tutto mentre nel piazzale monte Mario saranno allestiti i “gonfiabili” di baseball, pesca sportiva e pentathlon moderno.

L’altro percorso, per cosi dire esplorativo, si snoderà attraverso i luoghi generalmente off limits per il pubblico, come la sala stampa e gli spogliatoi delle squadre di Roma e Lazio. L’evento è patrocinato da Comune di Roma, Regione Lazio e USR Lazio.

Nel pomeriggio la scena cambierà per trasformarsi nella festa finale dei 9 Centri CONI di avviamento allo sport della regione. L’ultimo atto di un cammino che nel corso dell’anno ha visto CONI e Società Sportive collaborare per offrire a circa 400 ragazzi fino ai 14 anni, l’opportunità di sviluppare competenze e armonizzare la propria crescita psico-fisica.

Massimiliano Morelli

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