
Nove componenti di CasaPound Italia sono stati condannati dalla Quinta Sezione penale del Tribunale di Roma per resistenza aggravata a pubblico ufficiale e lesioni, atti commessi negli scontri avvenuti il 17 luglio 2015 a Casale San Nicola, in occasione dell’arrivo di una settantina di richiedenti asilo nell’ex centro di accoglienza Socrate.
Al termine del processo, dopo una Camera di Consiglio durata un paio di ore, a otto di loro è stata inflitta la pena di 3 anni e 7 mesi, al nono 2 anni e 7 mesi.
Nei confronti di alcuni degli attuali imputati, ad ottobre 2015 la Procura aveva chiesto ed ottenuto alcune misure cautelari. Poi, nel corso del dibattimento, il PM aveva chiesto per tutti pene tra i 6 e i 7 anni.
Secondo gli inquirenti, a Casale San Nicola “era stata organizzata e si era partecipato, con caschi e volti coperti, ad un blocco contro il trasferimento di alcuni stranieri nel centro di rifugiati. Quel che ne scaturì fu una vera e propria rivolta anti immigrati che culminò con scontri con le forze dell’ordine. Si registrarono schieramenti con bastoni, ombrelli e caschi, incuranti del rischio per l’incolumità delle persone che manifestavano pacificamente”, ha dichiarato il PM.
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le famose “toghe rosse” (che forse non sono più rosse ma restano anti-nazionali)!