
L’affissione di un cartello che annunciava la chiusura di Via Quarto Peperino da sabato 21 ottobre nel tratto di 550 metri compreso tra Via Salk e Via di Grottarossa aveva creato allarme e preoccupazione fra i residenti di Labaro e Prima Porta: il blocco di una arteria di collegamento così importante, alla luce della critica mobilità della zona interessata, ne avrebbe causato il collasso.
Un cartello non firmato – ma facilmente riconducibile al locale Consorzio che ha edificato l’area – figlio di un querelle annosa fra lo stesso e il Campidoglio e il Municipio XV su che debba avere la responsabilità della strada.
E mentre per domani era già attesa una mobilitazione di cittadini pronti a sfidare la chiusura, un comunicato del presidente del XV Municipio, Stefano Simonelli, informa che “successivamente a due lettere di diffida inviate al Consorzio di via Quarto Peperino, quest’ultimo ha appena comunicato che soprassederà alla chiusura della strada“.
Nel comunicato si fa inoltre presente che in una riunione tenutasi non più di quindici giorni fa tra Municipio XV, Consorzio e Direzione Tecnica, l’amministrazione municipale “aveva già esternato la sua intenzione di essere parte attiva” per un incontro con il competente dipartimento capitolino per arrivare in tempi brevi “ad una presa incarico da parte di Roma Capitale della strada“.
“Siamo contenti – commenta Simonelli – che abbia prevalso il buonsenso e non siano state assunte posizioni di forza che avrebbero arrecato un danno certo alla cittadinanza“.
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