
“I cittadini che vorranno volontariamente contribuire al decoro delle aree verdi e degli spazi comuni, oltre a dover pagare a proprie spese un’assicurazione, se non chiederanno anche l’autorizzazione al comune rischieranno una sanzione amministrativa. Questo è quanto prevede la Deliberazione di Giunta Capitolina n. 66/2017 con il varo del relativo modulo da compilare prima di ogni intervento”.
Così ha dichiarato alcuni giorni fa Marcello Ribera, consigliere PD e Vicepresidente della Commissione Ambiente del Municipio XV, e da queste parole prende spunto Giuseppe Fina, consigliere M5S e presidente della stessa commissione che “a fronte delle preoccupazioni e dell’allarme lanciato dal consigliere Ribera” intende con una nota “fare delle precisazioni per dare più chiarezza sull’azione di volontariato cosi come descritta nella delibera di Giunta 66/2017 “.
“Occorre ricordare ai cittadini – scrive Fina – che la delibera è un documento ‘politico’ con cui l’Amministrazione in carica dà gli indirizzi sul tema in oggetto ai dipartimenti, in questo caso al Dipartimento Tutela Ambientale. Il tema in oggetto della delibera è ‘Approvazione delle Linee Guida per il Regolamento del Verde e del Paesaggio di Roma Capitale’ e prevede appositi paragrafi per la partecipazione del cittadino, Le Concessioni, l’Affidamento in adozione di aree verdi, la Sponsorizzazione, il Monitoraggio e Vigilanza ed infine gli interventi occasionali di Comitati di quartiere, Associazioni ed altri Enti pubblici e privati”.
Ed è su questo ultimo punto che secondo Fina occorre finalizzare l’attenzione perché è quello che più pare suscitare preoccupazione. Lo stesso così recita: “Sono ammessi da parte di comitati e cittadini e associazioni di quartiere interventi occasionali di manutenzione ordinaria del verde orizzontale e verticale, da svolgersi con la necessaria cautela, competenza e nel rispetto delle normative vigenti”
“In altre parole – spiega Giuseppe Fina – il Cittadino non solo partecipa nel formulare proposte, ma diventa soggetto attivo o come affidatario del verde o come soggetto che tiene sotto osservazione il bene comune o come soggetto che occasionalmente partecipa dando il suo contributo volontario. A seguito di una delibera spetta quindi al Dipartimento Tutela Ambientale redigere le procedure operative, attenendosi alle leggi vigenti e questo il Dipartimento lo ha fatto attraverso un modulo di richiesta. In tale modulo si richiede di specificare sia che cosa si intenda fare sia dove”.
“Nessuna sanzione è menzionata nel modulo” sostiene Fina ricordando prò che le sanzioni “sono previste (indirettamente) sia dal codice civile (danneggiamenti alla proprietà pubblica o svolgimento di attività illecite in uno spazio pubblico) sia da una legge Nazionale, la 266/91 la quale stabilisce che ‘le organizzazioni di volontariato debbano assicurare i propri aderenti che prestano attività di volontariato contro gli infortuni e le malattie connesse allo svolgimento dell’attività stessa nonché per la responsabilità civile verso i terzi‘. Quindi assicurare i volontari è un obbligo previsto dalla legge, la quale specifica anche all’articolo 7 “Convenzioni” che in caso l’associazione di volontari abbia sottoscritto una Convenzione con l’Ente è obbligatorio che gli oneri dell’assicurazione siano a carico dell’Ente.”
“Ecco quindi che un modulo di richiesta approvato garantisce al Richiedente che potrà operare, senza che vi possano essere dubbi sugli intenti della propria azione, (attività lecita), e sulle capacità di operare, (al riparo di accuse di danneggiamento), in un’area libera e sicura, e garantisce l’Amministrazione che il bene pubblico sarà trattato e manutenuto nel rispetto delle normative vigenti; anzi dà l’opportunità all’Amministrazione di contribuire con un suo proprio supporto”.
“Ricapitolando – conclude Fina – la delibera 66/2017 dà diritto ai cittadini di offrire attività di volontariato nell’ambito della manutenzione del verde, inoltre, se operano come una Associazione prevista dalla legge 266/91 e tale attività rientra in una convenzione, usufruiranno gratuitamente dell’assicurazione da parte dell’Ente per le attività svolte”.
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Il modulo prevede che l’associazione di volontariato deve dotarsi di assicurazione (vengono precisati anche i massimali)
Quale sarebbe l’ENTE che paga l’assicurazione ?
Appare evidente che Roma Capitale di limita ad “autorizzare” (anche con eventuali prescrizioni)
E QUESTO NON E’ “FRENO ALLE ATTIVITA’ DI VOLONTARIATO” ?
Visto che si tratta di lavori a costo 0 per i Municipi, questi ultimi dovrebbero almeno fornire l’Assicurazione a coloro che effettueranno i lavori, oppure vogliamo sempre la botte piena e la moglie ubriaca????
Delibera pienamente condivisibile.
Oltreché deliberare sarebbe opportuno che l’Amministrazione vigilasse sulle aree in oggetto.
Come molti lettori di codesta testata già sapranno(evidentemente no le solite tre scimmiette),
segnalo lo stato di degrado assoluto del monumento ai caduti di Tomba di Nerone, della fontana
e aiuole circostanti. I primi ridotti a orinatoio pubblico e bidet da un gruppo di sbandati etelisti,
accampati presso il giardino dei caduti sul fronte russo; anche questo ridotto a una vera porcilaia.
Che infinita tristezza !
Prima di ogni seduta dell’assemblea consiliare risuona l’inno nazionale: “stringiamoci a coorte, siam pronti alla morte, siam pronti alla morte, l’Italia chiamò”.
Non chiediamo l’estremo sacrificio, ma almeno un filo di rispetto per coloro che la vita persero
sui campi di battaglia e per i monumenti che quel sacrificio ricordano.
Scusate la retorica, ma questi non tengono proprio vergogna.