
Noti con il nome “sampietrini” perché simboli emblematici di Piazza San Pietro, a Roma c’è chi li chiama più semplicemente “serci”.
Tagliati a forma di piramide tronca, sono blocchetti di pietra da secoli usati per la pavimentazione delle strade e delle piazze più tipiche della Capitale tant’è che, laddove saltano o mancano, vengono rapidamente sostituiti.
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Ma non ovunque; a Ponte Milvio, per esempio,no. Il piazzale antistante la Torretta Valadier è un colabrodo, e non da oggi.
Buche a più non posso, “serci” che saltano e che non vengono sostituiti mentre di tanto in tanto una palata di catrame viene messa al loro posto come se fossimo in una viuzza di estrema periferia e non davanti Ponte Milvio, il ponte più antico di Roma.
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Ricordo con quanta maestria gli scalpellini sostituivano i sampietrini .Un lavoro “artistico”che credo oramai sia andato perduto.Oggi fanno diversi anche i sampietrini e la loro posa non necessita piu di quel particolare procedimento