Relazione ed innovazione. Al Museo diffuso di Formello non paghi il biglietto e scopri la città e le opere di grandi artisti della contemporaneità.
Questi i concetti attorno ai quali ruota “Il museo dovunque”, percorso espositivo itinerante organizzato dal Comune di Formello al Dif – Museo diffuso della città, curato da Giorgio de Finis, antropologo, ideatore e promotore del MAAM, Museo dell’Altro e dell’Altrove di Metropoliz_città meticcia, ed autorevole esponente dell’arte contemporanea.
L’inaugurazione si terrà domenica 5 marzo. Si inizia alle 10.30 a Piazza San Lorenzo dalla collezione domestica per arrivare, alle 12, a Palazzo Chigi, con l’inaugurazione della collezione permanente.
Fulcro dell’esposizione è l’accesso alle “Wunderkammern”, ovvero “Le stanze delle meraviglie”.
Assoluta protagonista di questo momento culturale è la “Stanza degli uccelli”: al suo interno sono collocate numerose opere contemporanee che hanno come sfondo quello voluto nel Seicento da Flavio Chigi che aveva realizzato proprio quella stanza allo scopo di fornire un’immagine fedele delle meraviglie e le bizzarrie della natura.
Il soffitto ligneo è decorato con una visione paradisiaca della natura, caratterizzata da piante e fiori ma anche dalla riproduzione di numerosi animali variopinti.
Alle 13 questo viaggio nella contemporaneità viene interrotto dalla degustazione di prodotti organizzata dall’azienda agricola Casale del Giglio.
Altre due inaugurazioni concludono la giornata: sarà possibile ammirare “Giorni di vento”, intervento permanente realizzato per le stanze del tè dell’Antico Borgo dall’artista romano Angelo Colagrossi che, alle 17.30, nella Sala Orsini, inaugurerà la sua mostra personale “In silenzio. Senza rotta nella storia”.
Il Museo diffuso è stato voluto e realizzato dall’Amministrazione comunale guidata dal Sindaco Sergio Celestino, come strumento di cultura al servizio dei cittadini.
“Utilizziamo l’arte per creare legami con le persone – spiega il primo cittadino di Formello – l’arte stessa diventa così un veicolo di socialità. Gli abitanti e i commercianti di Formello possono adottare un’opera ed ospitarla in una casa, in un negozio, in un bar e diventare, poi, degli argomenti per scoprire l’arte ed incontrare i cittadini”.
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