
Presentato da Legambiente il dossier Qualità delle Stazioni Ferroviarie nel Lazio per il 2016. Nel 41% delle stazioni non si possono comprare biglietti e i bagni non ci sono nel 59%. Più della metà dei pendolari ritiene la pulizia degli spazi insufficiente.
Tre le peggiori in assoluto, e tutte e tre gestite dall’Atac. In prima posizione c’è la stazione Due Ponti, sulla Flaminia, della ferrovia Roma-Civita Castellana-Viterbo, ossia la cosiddetta Ferrovia Roma Nord.
Una stazione nella quale non è bastato qualche intervento di street-art, come quello avvenuto la scorsa primavera, per nascondere la situazione in cui versa.
La presentazione del dossier si è tenuta nella mattina di mercoledì 30 novembre, durante il programma Buongiorno Regione e in collaborazione con la TGR Rai.
Il nuovo Dossier “Qualità delle Stazioni 2016” è stato costruito dall’associazione negli ultimi mesi per fare un quadro sullo stato di tutte le stazioni ferroviarie presenti nel Lazio sia nelle 8 linee FL regionali di Ferrovie dello Stato che delle 3 ferrovie concesse di ATAC, attraverso l’osservazione e la valutazione di pendolari, comitati, associazioni e volontari.
Le peggiori stazioni risultano essere la Due Ponti, sulla tratta urbana della Ferrovia Roma Nord, la Tor di Valle, sulla Roma Lido, e gran parte delle fermate sulla Termini-Centocelle, tutte tratte e fermate nel Comune di Roma e di gestione ATAC.
“Troppe stazioni sono di bassa qualità e con pochi servizi, una complicazione ulteriore per i pendolari del Lazio – ha dichiarato Roberto Scacchi presidente di Legambiente Lazio – che da una parte vedono il servizio ferroviario complessivamente migliorato dalla Regione, dall’altra continuano a vivere condizioni disastrose, soprattutto nelle stazioni di Roma sulle ferrovie concesse di gestione Atac, dove ci sono le peggiori del Lazio”.
“Chiediamo alla Regione – ha concluso Scacchi – l’istituzione di un tavolo di lavoro per la riqualificazione delle stazioni a partire proprio dalle situazioni più critiche dentro Roma, dove ci vogliono progetti di reale rigenerazione degli spazi per migliorare la qualità della vita di centinaia di migliaia di pendolari urbani e di tutto il Lazio”.
L’indagine, realizzata in oltre 70 stazioni attraverso la compilazione di schede su pulizia, presenza del personale, sicurezza, confort, servizi disponibili, fa emergere che nel 41% delle stazioni è impossibile comprare biglietti e le obliteratrici sono funzionanti nelle metà delle fermate.
Solo nel 50,7% delle stazioni ci sono bar e quasi mai ci sono macchinette automatiche per bevande calde o fredde.
I servizi igienici mancano nel 59,15% delle stazioni e nel 65% dei casi non c’è personale ferroviario. I tabelloni orari ci sono nel 66,2% e i cestini per la raccolta differenziata sono presenti nel 78,87%. I pendolari ritengono, infine, che il servizio di pulizia della stazione e dell’atrio sia insufficiente nel 35,21% e addirittura il 22,54% lo dichiara inesistente.
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