Debutta il Sia, il Sostegno per l’inclusione attiva, il primo intervento strutturale nel campo del contrasto della povertà messo in campo dal governo. Stando alla legge, dal 2 settembre il cittadino interessato può presentare al proprio comune la richiesta di contributo, una cifra fra 300 a 400 euro al mese.
Si tratta di un sussidio economico destinato alle famiglie più disagiate con un Isee inferiore o uguale a 3mila euro e nel cui nucleo è presente almeno un componente minorenne, o un figlio disabile oppure una donna in stato di gravidanza accertata.
Ma a dieci giorni dal via sul sito web del Campidoglio non si trova traccia delle procedure da seguire.
“Ritardare l’avvio di un provvedimento in tema di povertà, già attivato in tutti i Comuni italiani dallo scorso 2 settembre come previsto dalla Legge, è grave e preoccupa. Per questo il Gruppo consiliare del PD del Municipio XV ha protocollato una mozione in cui impegna il Sindaco e il Presidente del Municipio ad attivarsi per colmare questa lacuna.”
Così in una nota Daniele Torquati, Capogruppo PD del Municipio Roma XV, e Agnese Rollo, Vice Presidente della Commissione Politiche Sociali, spiegando che “Ad oggi, benché sul sito dell’Inps e del Ministero del Lavoro sia possibile scaricare le domande, non abbiamo indicazioni dal Comune e dal Municipio sul dove vanno consegnate. Anzi, sul sito istituzionale di Roma Capitale non viene minimamente citato il provvedimento, neanche che esiste.”
“È un ritardo grave – concludono Torquati e Rollo – che coinvolge quella parte di città che ha maggiormente bisogno di aiuto. E Roma non dovrebbe proprio permetterselo”.
.
© RIPRODUZIONE RISERVATA