Una nomina “irritualmente effettuata” quella del Presidente della Commissione Trasparenza del Municipio XV. Così la definisce il Segretario generale del Campidoglio, garante della regolarità e della legalità dell’azione del Comune di Roma, suggerendo “l’opportunità di procedere a revoca” onde evitare “possibili impugnative”.
Tale parere è stato espresso per iscritto in una memoria a firma del segretario generale in risposta ad un quesito posto dal gruppo PD del XV subito a valle della nomina avvenuta il 22 luglio di Isabella Foglietta, capogruppo FDI, a presidente della Commissione Trasparenza.
A darne notizia è Daniele Torquati, capogruppo PD, sostenendo in un comunicato che si tratta di una “vera disdetta per la consigliere Foglietta” messa alla guida della Trasparenza “dal Presidente del Consiglio municipale del M5S con anomala urgenza”.
“Ignoriamo le motivazioni che avevano portato il M5S a designare frettolosamente (dopo soli 11 giorni dall’insediamento del Consiglio ed a fronte di una normativa che prevede una possibilità di “attesa” di almeno 45 giorni) la candidata alla Presidenza municipale per Fratelli d’Italia quale Presidente della Commissione Trasparenza. Certo è che l’”insolita sollecitudine” con la quale la sua nomina è avvenuta – sottolinea Torquati – è stata stigmatizzata dal Segretario generale di Roma Capitale, che – in risposta al nostro quesito – ha evidenziato l’opportunità di procedere alla revoca, al fine di evitare “possibili impugnative”.
“Eppure, fornendo prova della nostra volontà di essere opposizione collaborativa, tempestivamente (già il 21 luglio scorso) ci eravamo premurati di fornire al M5S il testo datato 2013 di una nota del Segretario generale che esplicitava chiaramente le regole che devono essere seguite nell’individuazione del Presidente della Commissione Trasparenza. Ma non siamo stati ascoltati.
E mentre in recenti dichiarazioni alcuni consiglieri del Movimento hanno raccontato di presunte “incongruenze” riscontrate nell’attività della precedente Amministrazione, oggi sottolineiamo che, per essere credibili nel “fare le pulci” a qualcuno, dovrebbe essere per primo il M5S ad applicare le regole. Regole che l’attuale maggioranza municipale è stata messa in condizione di conoscere (sicché neppure l’inesperienza può valere quale scusante), ma che incredibilmente non ha applicato.”
“Nel caso della nomina del Presidente della Commissione Trasparenza è tutto da rifare” incalza Torquati che definisce la vicenda “una vera disdetta per gli accordi intercorsi (la fretta della nomina non può spiegarsi altrimenti) tra FDI e M5S”
“Ed è la seconda volta che il Gruppo del PD, senza alcuna polemica e in un’ottica costruttiva, ha offerto il proprio contributo sostanziale all’attività della maggioranza. Tuttavia, dopo la bocciatura del documento sul Sociale, anche in questo caso la risposta dei pentastellati è stata quella di perseverare nel percorrere strade sbagliate. Un’ulteriore brutta figura del Movimento nel giro di poche settimane. Una brutta figura che – conclude Torquati – ha però ricadute negative sul territorio municipale.”
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La nomina è buona, la commissione già lavora (vedi link), la Commissione esiste per restituire fiducia nelle istituzioni contro la rassegnazione di cittadini giovani e meno giovani che si cullano fina alla tarda età nei facili “magna magna generale” o “governi ladri”, questa volta assegnata a chi ha una storia o rappresenta un movimento che ha una storia politica soggetti il cui manifesto principale è proprio la trasparenza e l’onesta, il MSI/AN, uscito indenne da Mani Pulite, dalla Casa della Libertà al PDL oggi FDI-AN, con i suoi esponenti è garanzia per gli elettori e per i cittadini da vent’anni. Oggi le stesse qualità di Ieri.
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Ma quanta attenzione sulla ritualità o meno delle nomine !!!!!!GUARDIAMO LE PAGLIUZZE IN VECE DELLE TRAVI CHE HANNO SEPPELLITO LA PASSATA AMMINISTRAZIONE .