Era stato trasportato in ospedale la mattina del 19 giugno privo di sensi, con lesioni in tutto il corpo ed un grave trauma cranico. Quando gli agenti del Commissariato Flaminio Nuovo diretto dalla d.ssa Pamela De Giorgi, chiamati dai sanitari, sono giunti in ospedale, lo avevano identificato ma le condizioni in cui era stato ridotto non avevano permesso di ottenere i particolari sull’accaduto.
Raccolte le poche informazioni in possesso degli operatori del 118 che lo avevano soccorso in via Cassia Antica, all’incrocio con via Cortina d’Ampezzo, i poliziotti si sono messi subito al lavoro per cercare di individuare qualche testimone.
Riusciti a scoprire che la vittima era solita dormire con altri suoi connazionali all’interno di alcune baracche situate nel verde di via dell’Acqua Traversa, gli agenti hanno individuato il capanno e identificato 3 persone presenti ai fatti di quel giorno.
I tre hanno riferito alla polizia che mentre dormivano, verso l’1.30 di notte erano stati aggrediti da un gruppo di persone al grido di “ora vi ammazziamo!” I tre, riusciti a fuggire prima di essere raggiunti, si sono nascosti nella boscaglia mentre C.P., attardatosi, è stato bloccato dai malviventi, picchiato selvaggiamente con mazze e spranghe e rapinato del cellulare e del denaro.
Continuando nelle indagini, gli investigatori, sono riusciti ad individuare il probabile nascondiglio della banda, una piccola radura non visibile ai passanti, ubicata in viale di Tor di Quinto, sotto il ponte della Tangenziale.
Appostatisi nei pressi, nella serata di ieri gli agenti hanno bloccato e identificato cinque stranieri e ispezionata la loro baracca, sono stati trovati 30 cellulari, tutti di provenienza furtiva, tra i quali anche quello rapinato a C.P.
Ma non solo, gli agenti hanno trovato anche un tubo in alluminio a cui era stata applicata una lama in ferro, alcuni piedi di porco e una forbice di grandi dimensioni idonea a tagliare la lamiera.
Accompagnati in Commissariato ed identificati per F.D., M.L., I.D., I.C. e F.L., tutti di nazionalità romena, rispettivamente di 31, 21, 40, 37 e 39 anni, una volta accertata la loro responsabilità nel pestaggio, i cinque sono stati arrestati per rispondere del reato di tentato omicidio e rapina aggravata in concorso.
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