Rinviata a giudizio, con altre due persone, la comandante del XV Gruppo della Polizia Locale di Roma, Donatella Scafati. L’accusa è di falso ideologico, in merito alla sottoscrizione di un verbale d’insediamento della commissione di esami per il concorso a 300 posti nei vigili urbani indetto nel 2010.
Il falso ideologico di cui si accusa Donatella Scafati, unitamente a Gloria Conte e Alessandra Ascione, riguarda la stesura del verbale di insediamento della Commissione chiamata a esaminare migliaia di aspiranti vigili nel 2012. La Commissione era composta da Angelo Giuliani, presidente, dai membri Donatella Scafati, vicecomandante del corpo con delega al Personale, e Maurizio Sozi, all’epoca al vertice del II Gruppo, e dalle segretarie di Commissione Gloria Conte e Alessandra Ascione.
A quanto si apprende la commissione avrebbe commesso un falso documentale: nel verbale del 28 luglio 2012 compaiono le firme di Giuliani e Sozi senza che gli stessi fossero stati presenti nell’ufficio in cui si tenne la riunione. Anzi, allora si disse che la commissione non si riunì affatto, ma questo sarà la magistratura giudicante ad accertarlo.
A maggio 2013, quando la Procura di Roma informò l’allora sindaco Gianni Alemanno di aver aperto un fascicolo d’indagine nei confronti dell’intera commissione per il reato di falso ideologico connesso a questo verbale, il primo cittadino revocò la commissione stessa nominandone una nuova.
Ma la magistratura è andata avanti per la sua strada, fino al rinvio a giudizio che, pare, si terrà a settembre.
Donatella Scafati, 56 anni, laureata in giurisprudenza, nella sua carriera è stata docente presso la Scuola del Corpo della Polizia Municipale, comandante del II Gruppo, vicecomandante generale per poi, con l’avvento di Raffaele Clemente, essere nominata a dicembre 2013 a capo del XV Gruppo di via Caprilli in sostituzione di Giuseppe Bracci.
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