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Cassia, parco via Barbarano Romano preda del degrado

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Per diverso tempo il parco pubblico di via Barbarano Romano, una traversa di via Cassia a ridosso del GRA, è stato un piccolo gioiello. Frequentato prevalentemente dai residenti, era pulito e ordinato, un’oasi di tranquillità. Panchine, cestini per i rifiuti con la loro busta di nailon, prati curati e alberi potati.

Suo punto di forza gli alberi e gli arbusti, una tale varietà da far assomigliare il luogo ad un vero e proprio “orto botanico”; accanto a sughere centenarie nel tempo furono piantati numerosissimi alberelli, specie tipiche locali come olmi o lecci. Ma la vera ‘chicca’ sono le numerose piante di Pado o Ciliegio a grappolo, un albero non frequente nei parchi (alcune piante si trovano a Villa Borghese); il Pado, simile al ciliegio, produce un piccolo frutto che a maturazione assume un colore nero opaco. Commestibile e dal gusto piacevole è molto apprezzato dagli uccelli che ne sono ghiotti.

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Questo era il Parco di via Barbarano Romano, una superficie di circa 6mila metri quadri, in una zona di pregio ambientale all’interno del Parco Regionale di Veio. E oggi?

Sono diversi mesi che alcuni residenti della Cassia denunciano al XV Municipio lo stato di abbandono in cui versa.

Della protesta si è fatto portavoce Giuseppe Mocci, vice presidente della Commissione Ambiente del Municipio XV, spiegando che in questi giorni si è recato sul posto per verificare la situazione in cui versa l’area riscontrando lo stato di totale abbandono e di incuria.

“Già all’ingresso del parco – sostiene Mocci – risulta evidente quanto l’area sia lasciata a se stessa da parecchio tempo: infatti ci sono transenne davanti i cancelli e rifiuti vari abbandonati sul piazzale. Ma solo entrando ci si rende conto davvero della situazione.  Sfalci d’erba, potature, rifiuti e vetri rotti abbandonati, con l’aggiunta di un pergolato in legno completamente divelto e pericolante.”

“La cosa più sconvolgente – incalza Mocci – è un manufatto in muratura situato in prossimità dell’ingresso, lasciato all’incuria più totale, accessibile e fruibile da chiunque e che recentemente è stato covo di sbandati. Infatti la porta è completamente aperta e all’interno è ben visibile “l’arredo” utilizzato dagli occupanti abusivi, composto da sedi, materassi, suppellettili di vario genere ed un tavolo ancora apparecchiato con scatolame e cibo vario.”

“Nonostante le continue richieste fatte dai cittadini all’amministrazione municipale per bonificare il manufatto e renderlo inaccessibile, ad oggi nulla è stato fatto. Sono passati diversi mesi dalle prime segnalazioni e nonostante ciò la sporcizia è aumentata ed il pericolo per i residenti è sempre più presente. Non è più possibile continuare ad aspettare” esclama Mocci chiedendo un intervento immediato di bonifica e la totale chiusura del manufatto.

“Al fine di evitare spiacevoli problemi ai cittadini che fruiscono del parco – conclude – chiedo al Presidente del XV Municipio di intervenire con urgenza per risolvere la situazione”.

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1 commento

  1. Non ci sono mai stato, ma so dov’è e sono disponibile a collaborare per riportarlo ad essere vivibile e presentabile, logicamente con la collaborazione del XV Municipio e con la fattiva partecipazione di Ama e Dipartimento Ambiente ( ex Servizio Giardini) coinvolgendo anche gli abitanti della zona interessata, perchè altrimenti dopo qualche mese saremmo di nuovo a capo.

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