
Continua la campagna di test dello stato cognitivo che si svolge all’interno delle Officine Farneto, in via Monti della Farnesina, a cura della Fondazione IGEA Onlus che sta sostenendo la diffusione e l’applicazione del protocollo Train the Brain (Allenare il cervello), realizzato al Consiglio Nazionale delle Ricerche (CNR) per il contrasto e la prevenzione delle patologie cerebrali legate all’invecchiamento.
La prima applicazione del protocollo su persone a rischio, ha dato risultati positivi, clinicamente documentati, nell’80% dei casi trattati, aiutando nella prevenzione e rallentando la patologia.
Il protocollo, ideato dal Neurofisiologo Prof. Lamberto Maffei, Vicepresidente dell’Accademia dei Lincei, che ha lavorato con la Prof.ssa Rita Levi Montalcini, è stato sperimentato presso gli Istituti di Fisiologia Clinica e di Neuroscienze del CNR, in collaborazione con l’Università di Pisa. I risultati della sperimentazione, sono stati presentati al Ministro della Salute Beatrice Lorenzin, che ne vuole sostenere l’applicazione.
Con il Ministero della Salute la Fondazione IGEA Onlus partecipa al bando di ricerca finalizzata per aprire a Roma in collaborazione con l’Istituto Superiore di Sanità un nuovo centro di applicazione del protocollo Train the Brain, al quale parteciperà anche l’European Brain Research Institute (EBRI), l’Istituto europeo di ricerca sul cervello fondato dalla Prof.ssa Rita Levi Montalcini, nel cui Consiglio Scientifico Internazionale sono entrati un paio di Premi Nobel.
Il protocollo, che non richiede l’impiego di farmaci, si basa sulla plasticità del cervello, ovvero sulla capacità del sistema neuronale e delle sinapsi di adattarsi ai cambiamenti causati dalle patologie incipienti o dall’invecchiamento. Per ottenere questo benefico adattamento è necessario stimolare il cervello. Il protocollo prevede l’allenamento delle funzioni cognitive base: memoria, attenzione, immaginazione, ragionamento, accompagnate con attività fisiche per migliorare la circolazione del sangue e quindi anche l’afflusso di sangue al cervello.
Alla base del progetto c’è il recupero della facoltà che potremmo chiamare riserva cognitiva. Il cervello, che è un organo come tutti gli altri, con il tempo invecchia e con lo stress può perdere vivacità. Per mantenerlo attivo si deve fare esercizio proprio come si fa andando in palestra a fare ginnastica. Con la ginnastica i nostri muscoli si mantengono tonici e funzionano meglio, non tornano ad essere quelli dei vent’anni ma si allontanano l’invecchiamento e il rischio di ammalarsi.
La stessa cosa accade per il cervello, che, come tutti gli altri organi, ha bisogno di controlli e prevenzione, come siamo abituati a fare andando dal cardiologo, dall’oculista o dall’ortopedico, ma mai o quasi mai facciamo un controllo dello stato cognitivo.
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