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Bertolaso alla scoperta della Cassia

Guido Bertolaso
Galvanica Bruni

E’ stato immortalato mentre raccoglie un segnale stradale divelto e abbandonato sul marciapiede ma la foto, che ha fatto il giro di facebook, non ha raccolto grandi consensi. Il primo tour a Roma Nord di Guido Bertolaso, alla scoperta delle periferie romane, sul  social non ha avuto successo.

Eppure le buone intenzioni c’erano tutte. “I problemi di Roma si risolvono dialogando e confrontandosi con i cittadini di Roma. Lo faccio adesso e continuerò a farlo anche dopo. Sarò un sindaco che consumerà le suole delle scarpe sulle strade della Capitale, non un primo cittadino chiuso nelle stanze del Campidoglio, dietro una scrivania” ha dichiarato ai cittadini che man mano incontrava.

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Traffico, manutenzione delle strade e del verde pubblico, assenza di efficaci politiche dei servizi sociali, crisi del commercio, carenza dei servizi di trasporto pubblico, microcriminalità e sicurezza, queste le criticità raccolte da Bertolaso che si è incontrato con la Cooperativa di disabili ‘Ways’ che gestiste un progetto di integrazione sociale e lavorativa di ragazzi portatori di handicap, con gli operatori del mercato, con i commenrcianti e con una delegazione di volontari delle associazioni della Protezione Civile.

“Alla città e ai cittadini di Roma – ha sottolineato Bertolaso  riferendosi allo stato di degrado generale rilevato nel Parco Papacci – serve un sindaco che trecentosessantacinque giorni l’anno, ventiquattro ore al giorno si occupi, con serietà e competenza, di risolvere i problemi della vita quotidiana cercando di migliorare le condizioni di vita nella città più bella del mondo, oggi deturpata e soffocata dal degrado. Tolleranza zero contro il degrado – ha concluso il candidato sindaco di Roma in attesa però dell’imprimatur della Lega – non sarà solo uno slogan il mio, ma il modo di interpretare il mandato di sindaco”.

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9 COMMENTI

  1. Meno male che è arrivato Bertolaso a spiegarci di cosa ha bisogno Roma. La “partecipazione” dei cittadini è un bell’auspicio… cominciamo a farli (farci) “partecipare” a non lasciare l’auto in doppia fila, a non gettare carte e mozziconi per strada, a pagare i servizi pubblici, a pagare i tributi locali… devo continuare?
    Cominciamo ad “imporre” il referendum sulle olimpiadi del 2024… http://referendumroma2024.it

  2. Bertolaso, Giachetti, Morassut, Raggi, Storace, Marchini etc.etc. ascoltando i commenti dei romani nei luoghi di lavoro, al bar al mercato e così via, prevalgono due posizioni di fondo. Una di “italico qualunquismo” per cui “uno vale l’altro tanto sono tutti uguali”, l’altra che porta alcun i cittadini a sostenere, legittimamente, che il candidato Tizio e meglio del candidato Caio e viceversa, come se le capacità del singolo fossero sufficienti a risolvere i mali di roma. Lo spettacolo della politica a Roma degli ultimi anni potrebbe giustificare il primo atteggiamento di ” “qualunquismo” che personalmente ritengo comunque nocivo. Al tempo stesso ritengo fuori luogo il tifo da curva nord e curva sud di chi ritiene che un candidato piuttosto che un altro possa essere l’uomo della salvezza. Diamo per scontato che tutti i candidati siano “in primis” onesti e capaci. Ma per governare Roma serve poi dell’altro. Non bastano le capacità personali, pur necessarie. Serve una coalizione salda alle spalle che sappia affiancare al Sindaco una classe dirigente in consiglio e in giunta altrettanto onesta , capace e preparata “politicamente” ancor più che tecnicamente. Così come serve invece avere un pool di persone capaci e preparate ” tecnicamente” da mettere nei posti chiave dell’amministrazione e delle aziende che erogano servizi primari per la città (ATAC,AMA …) . Non c’è superman che da solo possa cambiare il destino della capitale. Per questo auspico che la sfida vera e le conseguenti valutazioni dei romani tengano conto di quale tra le coalizioni/partiti in campo siano in grado di offrire una squadra a 360° da affiancare al nuovo Sindaco. Tutto il resto sono fuochi d’artificio elettorale, destinati a spengersi il giorno dopo aver vinto le elezioni

  3. sono perfettamente d’accordo con ghino ed è per questo motivo che roma è ingovernabile da tanto tempo, e la poltrona del sindaco diventa una sedia elettrica: manca “la squadra”.

  4. Bravo Ghino, analisi perfetta .Quindi ogni Canditato Sindaco, oltre la sua Canditatura presenti la sua Squadra di governo composta da Persone CON LA Loro Fedina Penale Immacolata e il Proprio C V e IL SUO PROGRAMMA.

  5. Li vogliamo considerare tutti bravi ed onesti? Va bene. Io, ad esempio, propenderei per Giachetti per la sua storia personale, per ciò che ha fatto, ciò che ha detto e per come si è sempre comportato. Ma è candidato PD, ed il PD si è reso protagonista (negativo) di tutta la vicenda Marino: prima supportandolo ed eleggendolo (quando già si sapeva di certe sue “debolezze” con i rendiconti delle spese), poi facendolo cadere con una grottesca manovra di palazzo – con i congiurati da un notaio! – senza avere il coraggio di affrontare l’aula e le conseguenze di un pubblico dibattito. Mi auguro che l’auspicio di Ghino si realizzi, ma non la vedo bene…

  6. @Marina. Capisco un certo scetticismo nel ritenere che tutti i fattori che elencavo possano realizzarsi contemporaneamente. Però non accontentiamoci neanche della sola onestà (sebbene hai ragione a ritenere che sia “già molto) . D’altronde voglio sperare che tra le liste dei consiglieri e candidati a Sindaco vi siano anche persone oneste. E’ poi anche compito di chi vota scegliere in base a tale criterio e non altri..

  7. Una persona che come Guido Bertolaso ha il coraggio di candidarsi a Sindaco della Capitale è da apprezzare. Ha avuto il coraggio di assumere la decisione e trasferire la Sede di un Summit dalla Sardegna a L’Aquila con tutte le implicazioni sulla sicurezza, per dare Voce ad una Città colpita dal terremoto… è da apprezzare.
    Ed infine una ragione in più: Guido.. Silvio …che non è facile !!!
    Forza Bertolaso

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