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Il Filo della Vita sul filo del rasoio…

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filodellavita.jpgSfrattati da luglio ed in attesa di una nuova sede, oggi praticano i loro corsi in una palestra in via Volusia, una traversa della Cassia a Grottarossa. Sono tre infermieri professionisti che hanno fondato Il Filo della Vita, una Onlus che fornisce una corretta informazione e formazione per prevenire incidenti domestici, sopratutto quelli che avvengono entro i primi 4 anni di vita quando i bambini sono ancora predisposti all’inalazione di un corpo estraneo, a portare in bocca tutti gli oggetti che gli interessano, a giocare e correre mentre mangiano.

Solo un anno fa…

“Tutto è iniziato un anno fa – ci racconta Silvia Guarnieri, una delle promotrici dell’Associazione – sono infermiera nel reparto di psichiatria dell’Ospedale Sant’Andrea ed insieme a due amici e colleghi, Josè Gonzalez e Sabrina Scagnoli, ci siamo resi conto che in Italia mancava una vera e propria formazione di pronto intervento rivolto solo alla salvaguardia dei bambini.”

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E allora non hanno perso tempo; dopo aver chiesto tutte le autorizzazioni del caso, in circa un mese e mezzo hanno ottenuto i permessi per aprire la loro Onlus, Il Filo della Vita. Tre infermieri, tanta buona volontà e un piccolo appartamento in via dell’Acqua Traversa, zona Cassia Antica, per il quale avevano da pagare solo poche centinaia di euro al mese.

I corsi di formazione

Hanno un sito internet www.ilfilodellavita.it ed una attivissima pagina facebook. Una volta acquistati a loro spese i materiali necessari, hanno dato il via ai corsi.
Scrivono alle scuole, alle Associazioni di vario tipo, anche a singoli privati e presentano la loro attività. Si tratta di tre ore di lezione; una parte pratica e una parte teorica.

Attraverso l’utilizzo di manichini, vengono effettuate le manovre necessarie a salvare la vita di un bambino, ma anche di un adulto, in caso di incidenti domestici. Insomma, dal soffocamento di un bimbo mentre mangia all’arresto cardiorespiratorio di un adulto. Alla fine del corso viene poi rilasciato un attestato di partecipazione.

Ad oggi l’ Associazione vanta a suo carico numerose lezioni, svolte in prevalenza negli asili nido pubblici e privati, in Istituti religiosi, in librerie per bambini, presso palestre e in location di aziende importanti come Telecom, Autostrade s.p.a., alcuni Ministeri e persino presso la Guardia di Finanza.

Per il secondo anno consecutivo son stati nominati tutor clinici degli allievi infermieri dell’Università la Sapienza 2 e tengono lezioni a Tor Vergata presso vari dipartimenti.

Una realtà nata nel XV Municipio, ma che oggi si rivolge a tutto il territorio romano.

La prima lezione è totalmente gratuita; nel caso in cui poi si fosse interessati a diventare operatori, sono previste altre 5 ore di lezione, al costo di 90 euro circa, per pagare i materiali necessari.

Non appena l’attività ha preso il via, ecco che ai nostri tre infermieri si sono uniti due medici, la dott.ssa Wappner e il dott. Bellomonte, rispettivamente chirurgo d’emergenza al Sant’Andrea e medico anestesista al San Camillo.

“In Italia ogni anno oltre 50 famiglie sono distrutte dalla morte di un bambino dovuta al soffocamento da corpo estraneo (dati della Società Italiana di Pediatria): una tragedia silenziosa che uccide circa un bambino a settimana; per questo ogni iniziativa deve essere intrapresa al fine di prevenire tali incidenti. Lavoriamo sulla base di linee scientifiche note, siamo infermieri, medici ma anche persone che non sono sanitari, perché chiunque, correttamente formato può salvare una vita”, così ci racconta Silvia.

Nel corso dell’anno infatti, grazie ai loro corsi, molte altre persone hanno deciso di aiutarli e di essere a loro volta parte attiva dell’Associazione. Due genitori di una scuola e due studenti maggiorenni hanno iniziato a collaborare con la loro Onlus, proprio dopo aver partecipato alla prima lezione.

Cercano casa…

Ma la vita non è facile neanche per chi vuole fare del bene e così da un mese tutto il materiale della Onlus è stato portato in una palestra di proprietà di un’amica di Silvia che ha gentilmente offerto un piccolo spazio.

L’appartamento che li ospitava è infatti tornato in possesso del proprietario. Ma a settembre sono previsti già nuovi corsi e trovare una nuova sede è diventato prioritario.

“Abbiamo momentaneamente trovato un piccolo appartamento a Nettuno, offertoci dal padre di un nostro operatore, ma non sarà facile gestire il tutto da così lontano. Dobbiamo al più presto trovare un locale a Roma Nord, dove tutto è nato e da dove speriamo che la nostra Onlus possa continuare più grande e raggiungere più persone possibili”.

Silvia è convinta di farcela; del resto come darle torto se è già riuscita a fare così tanto?

Valentina Ciaccio

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2 COMMENTI

  1. La soluzione è a portata di mano: è sufficiente che il xv Municipio assegni alla ONLUS il fabbricato di Via del Podismo. Da una parte si troverebbe una soluzione per quanto riguarda l’edificio da mesi inutilizzato dall’altra si CHIUDEREBBE UNA VERGOGNOSA PAGINA.

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