Domenica 7 giugno, all’interno della Riserva Naturale dell’Insugherata, è stato trovato su un sentiero un istrice morto; l’animale era nella zona compresa tra Via dell’Acqua Traversa e la collinetta di Tomba di Nerone. Niente di strano se non fosse che, morto sicuramente durante la notte, l’animale presentava evidenti ferite “da schiacciamento”.
Gran parte delle viscere erano infatti all’esterno. Il fatto appare molto strano e si presta a più ipotesi.
Investito sulla strada è venuto poi a morire nella Riserva? E’ da escludere data la lontananza da una strada asfaltata e il fatto che non ci fosse alcuna traccia di sangue nei dintorni.
Ucciso da una volpe o dai cani? Potrebbe essere ma il fatto strano è che non ci sono segni di lotta e le carni non sono state mangiate.
Investito da un mezzo? E’ l’ipotesi più probabile dal momento che l’animale sembra proprio essere stato schiacciato nel punto dove è morto.
Se così fosse (anche se è solo una ipotesi) si tratterebbe di un fatto inquietante perché non parliamo di mezzi agricoli (nell’area non ci sono campi coltivati né da mesi sono stati fatti interventi) ma di veicoli o quad che circolano liberamente nella Riserva di notte.
L’Istrice è un animale notturno ed esce quando fa scuro in cerca di cibo: che sia stato investito da un mezzo che caricava o scaricava qualche materiale? O peggio ancora da chi scorrazza impunemente in un’area protetta?
Abbiamo segnalato il fatto a Roma Natura augurandoci che i guardiaparco delll’Ente possano far chiarezza sull’episodio che, se portasse alla luce la frequentazione notturna del parco da parte di mezzi a quattro ruote, evidenzierebbe la necessità di un maggior sforzo nel controllo della Riserva.
Francesco Gargaglia
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