Nella tarda serata di sabato 23 maggio sono andati a fuoco i cassonetti di via di Vigna Stelluti all’angolo con via Marco Besso. Gli stessi che furono incendiati poco meno di quindici giorni fa. Un gesto incivile e altamente pericoloso, che avrebbe potuto causare danni irreparabili e che in ambedue i casi ha reso necessario l’intervento dei Vigili del Fuoco.
Cerchiamo di far luce sui possibili moventi di questi due gravi episodi parlandone con Teo Casani, portavoce e cofondatore del Comitato Parco Belloni.
“Quello che è successo è gravissimo, l’incendio avrebbe potuto coinvolgere le macchine parcheggiate accanto e divampare fino a raggiungere il palazzo davanti, rompere i vetri e uccidere qualcuno” ci dichiara precisando che non si sa chi sia stato e non si conoscono bene le cause, ma se non fosse stato per l’efficiente intervento della Polizia Municipale e dei Vigili del Fuoco, che in poco tempo hanno spento le fiamme e messo tutto al sicuro, una bravata si sarebbe potuta trasformare in un vero disastro.
“Per quanto non sia giustificabile, un problema di fondo esiste. – ci spiega Casani – Hanno diminuito i cassonetti, dimenticandosi di dire alla gente di stare a dieta. Tutti i giorni questi cassonetti e questo marciapiede sono ricolmi di spazzatura e cartoni.”
Il problema di cui ci parla Casani risale a più di due anni e mezzo fa, quando, per motivi ignoti, vennero tolti tutti i cassonetti presenti nelle stradine nei dintorni nonostante l’esistenza delle apposite rientranze nei marciapiedi, e posizionati questi sei sull’ultimo tratto di via di Vigna Stelluti, all’altezza di Parco Belloni. A oggi, questi sono gli unici che servono via Sallustio Bandini, via Marco Besso, via di Vigna Stelluti e Largo Gerolamo Belloni. Non solo un lungo tratto di strada, ma anche una zona densamente popolata e ricca di negozi e bar, che necessariamente producono rifiuti.
Più volte i cittadini hanno fatto presente il disagio all’AMA, ma hanno ottenuto qualche promessa e nessun cambiamento.
Solo una settimana fa, Teo Casani ha incontrato un responsabile AMA col fine di trovare delle soluzioni. “Prima di tutto, – ci racconta Casani – ci ha assicurato che verrà tolto il cassonetto giallo, che si trova proprio sul marciapiede e impedisce il passaggio delle carrozzine per i disabili. Poi, ha avanzato la possibilità di spostare questi cassonetti su Corso Francia. Certo, non risolve il problema dei pochi cassonetti a servizio di questa zona, ma sarebbe sempre meglio della situazione attuale”.
Il problema esiste e va risolto al più presto, ma con questo non si può giustificare un gesto grave e pericoloso come quello messo in atto dai piromani, qualunque sia stata la loro motivazione.
Giulia Vincenzi
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