Lunedì 27 aprile, con inizio alle ore 21, il Teatro Olimpico di Piazza Gentile da Fabriano ospiterà “Bagliori d’Astra”, lo spettacolo celebrativo del trentennale dell’Astra Roma Ballet, la compagnia fondata e diretta da Diana Ferrara, la grande étoile della danza che ha concesso a VignaClaraBlog.it questa intervista.
L’Astra Roma Ballet, che ha sede nel cuore del quartiere Fleming, ha al suo attivo più di ottocento rappresentazioni, portate in scena in Italia e in tutto il mondo, ed è formata da un gruppo di giovani ballerini in grado di affrontare i più diversi stili di danza.
La compagnia festeggerà il suo trentennale al Teatro Olimpico con una scintillante kermesse multimediale, uno spettacolo che in un’unica serata racconterà tre decadi di talento e di amore per la danza.
Per la regia di Marco Schiavoni e attraverso sedici quadri coreografici, scelti fra i più luminosi, intensi e memorabili del repertorio dell’Astra Roma Ballet, “Bagliori d’Astra” non solo ripercorrerà la storia di una delle più prestigiose compagnie di balletto, ma proporrà anche un emozionante viaggio in cui si fonderanno magicamente danza, musica, suggestioni visive e poesia.
Inoltre, lo spettacolo – che sarà animato da oltre venti ballerini – presenterà una novità assoluta, “Ad Maiora!”, che, ideata dal coreografo Paolo Arcangeli su musica di Gioachino Rossini, andrà in tournée nel corso di quest’anno.
A colloquio con Diana Ferrara
Nata a Roma, Diana Ferrara si diploma nel 1962 alla scuola del Teatro dell’Opera con Attilia Radice. Dopo aver perfezionato la sua preparazione in Italia e all’estero con i più grandi maestri internazionali, nel 1966 viene scelta da Erik Bruhn per danzare “Il Lago dei Cigni” al Teatro dell’Opera, mentre nel 1972 viene nominata Prima ballerina e nel 1978 diventa Prima ballerina étoile.
Lunghe e applauditissime tournées italiane ed internazionali, oltre ad una indimenticabile “Giselle” insieme a Rudolf Nureyev, la consacrano come una stella di prima grandezza nel firmamento della danza mondiale.
Nel 1985 Diana Ferrara fonda l’Astra Roma Ballet, la talentuosa compagnia di danza che in trent’anni di vita ha incantato le platee nostrane ed internazionali.
Ha interpretato tutti i più importanti balletti del repertorio classico, neo-classico e moderno: quali ricorda con più felicità e perché? Sono stati tutti balletti molto importanti per me: “Il Lago dei Cigni”, del quale ho danzato più di cento repliche in tutta Europa, “La Bella Addormentata”, che mi ha consacrata prima Ballerina Etoile del Teatro dell’Opera di Roma, “Giselle”, in coppia con il grande Rudolf Nureyev, “Don Chisciotte”, danzato al Teatro dell’Opera di Roma con l’étoile del Teatro Bolshoi Vladimir Vassiliev, e ancora i balletti neo classici di George Balanchine, il più grande coreografo del Novecento.
Per non parlare, poi, di “Anna Karenina” di Alexander Schneider, interpretata al Teatro dell’Opera di Francoforte, e “La Fille mal Gardée” e “Shéhérazade”, che furono creati per me dal grande coreografo Attila Silvester. Quindi, non una in particolare, ma tante amate interpretazioni.
Che ricordo ha di Rudolf Nureyev? Un grandissimo artista che mi ha fatto capire come vivere e calarsi profondamente nei ruoli che interpreti. Come faceva lui: con tutta l’anima! Non dimenticherò mai la mia “Giselle” danzata al suo fianco.
Era una grande persona, attenta e generosa nell’assecondarmi con grande partecipazione nei nostri duetti in “Giselle”, rendendoli sublimi. Ho avuto modo di incontrarlo diverse volte nelle mie tournées all’estero e ovunque mi accoglieva con grande affetto.
La compagnia compie 30 anni: un bilancio? Grandi soddisfazioni e successi. Sono felice di aver dato a oltre duecento ballerini, a più di venti coreografi, a molti musicisti e compositori la possibilità di esprimere il loro talento e di trasmettere al pubblico tante emozioni in Italia e soprattutto all’estero, dove comprendono e apprezzano molto l’arte della danza.
Cosa dobbiamo aspettarci da “Bagliori d’Astra”? Ho voluto con questo spettacolo ripercorrere la vita dell’Astra Roma Ballet rappresentando i brani più significativi dei balletti creati per la compagnia. Questi brani saranno anche arricchiti da videografie magistralmente create da Marco Schiavoni e da intermezzi di musica, canto e teatro ideati appositamente per questo evento.
Giovanni Berti
© riproduzione riservata – proprietà EdiWebRoma
© RIPRODUZIONE RISERVATA