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XV Municipio, Zotta: “A proposito di menu europei nelle mense scolastiche”

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zotta2.jpgNella seduta del 20 gennaio, il Consiglio del XV Municipio ha approvato una proposta presentata dal Movimento 5 Stelle con la quale si interviene per controllare i pasti nelle mense scolastiche del Municipio. Lo si apprende da una nota di Teresa Zotta, consigliera M5S nel XV Municipio.

“Nel mese di novembre – ricorda Zotta – l’Assessore alla Scuola del Comune di Roma, in occasione del semestre di Presidenza italiana nell’Unione europea, ha avviato un progetto finalizzato a sviluppare una maggiore consapevolezza sull’appartenenza dell’Italia al’UE attraverso la conoscenza della cultura alimentare degli altri Paesi membri. Nelle mense scolastiche sono quindi arrivate pietanze tipiche: Fish and chips, Vienner Schnitzel, Chickes and chips, Wurstel.”

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“La risoluzione approvata con voto unanime – sottolinea Teresa Zotta – in risposta alle lamentele di genitori e in molti casi di insegnanti, mira non solo a modificare i menù per garantire ai bambini una corretta, sana e adeguata alimentazione sia per quantità sia per qualità, ma anche al rispetto del Capitolato d’Appalto della Ristorazione scolastica che prevede la somministrazione dei menù cosiddetti europei una volta al mese.”

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7 COMMENTI

  1. Corretta, sana e adeguata alimentazione

    La Wiener Schnitzel è una specialità della cucina viennese, consistente in una sottile fetta di vitello impanata e fritta nello strutto
    Il fish and chips è un piatto tipico della cucina britannica. Consiste in filetto di pesce bianco fritto in pastella e attorniato da abbondanti e spesse patatine, anch’esse fritte
    Wurstel manco te lo dico e te lo spiego

    Li volemo anmmazza da piccoli ?
    Famo il tifo per il colesterolo ?
    A morte il fegato sano ?

    Nell’euforia del degustare piatti esotici avete dato per caso na’ leccatina al pesce palla e ve se so bruciati quei pochi neuroni ?

  2. Dobbiamo ringraziare all’Assessore del Comune di Roma che ha avviato questo assurdo e allucinante progetto di INEDUCAZIONE alimentare sulle teste dei nostri bambini.
    E meno male che si è intervenuti con questa sacrosanta risoluzione.

  3. Scuola, sui menù europei passo verso le famiglie:
    “Aggiungeremo un primo piatto made in Italy per far avvicinare i bambini alla novità e sgomberare il campo dai timori sulle quantità“
    L’assessorato alla Scuola, guidato da Paolo Masini, ha incontrato le ditte di ristorazione.
    Il progetto rimane in vigore ma si viene incontro alle richieste dei genitori per quanto riguarda le quantità

  4. A me manda ai matti che si cerchi in tutti i modi di IMPORRE agli italiani il doversi sentire europei, in tutti i contesti , i modi e in tutte le salse (e le pietanze, in questo caso, e a spese dei bambini).
    Ma capisco che sarebbe apparso poco decoroso, per il Comune di Roma, risultare incapace di inventarsi qualcosa, in occasione della Presidenza italiana del Consiglio dell’Unione europea, eh! Giustamente, altre cose a cui pensare non c’erano.

  5. Ci piacerebbe sviluppare una maggiore consapevolezza sull’appartenenza dell’Italia all’UE anche attraverso la conoscenza degli STIPENDI medi degli altri paesi membri, soprattutto di Germania e di Francia. Grazie

  6. Ho letto la lettera dell’assessore alla scuola Cattoi alle famiglie.
    Le motivazioni di questa iniziativa sono “… che può essere utile ai nostri figli per acquisire una maggiore consapevolezza sull’appartenenza dell’Italia all’UE e sugli altri stati che la compongono…”
    Prima di proporre a bambini di 4 o 5 anni, (e non entro nel merito sulla “qualità” o “quantità”) piatti tipo Fish and chips, Wiener Schnitzel, Chicken and chips, Wurstel, Gulash, o Paella, a mio parere la “consapevolezza sull’appartenenza alla UE” avrebbe potuto sperimentarla con due nacchere, una fisarmonica o una cornamusa…

  7. io ho scritto email all’indirizzo indicato dall’Assessore nella lettera (che oggi non è più assessore alla scuola) con le mie critiche al menu europeo che però sono totalmente diverse da quelle che leggo qui , che tralatro mi sembrano anche fuori luogo: un pasto che a noi italiani non appare salutare, ma che è comune in altri paesi euroei e che viene dato al max due volte al mese non può essere una preoccupazione per l’alimentazione i nostri figli!!!! Al mac donald ci andranno una volta mese?
    Piuttosto le mie critiche nell’email vertevano sul fatto che io, personalmente , di europeo vorrei vedere le strutture, le forniture , gli spazi adibiti allo sport, nelle nostre scuole comunali, dove occorre portare, a spese dei genitori, carta igienica, fogli da disegno, pennarelli, sapone per le mani…ect….e quindi mi sembra poco opportuno spendere anche pochi soldi in appalti per menu europei (sebbene le finalità siano lodevoli e condivisibili) in un contesto di scuole comunali assai carenti per molto altro. Ma l’aspetto a cui forse si doveva pensare di pù e meglio è che di fronte a scuole in tale stato il menu europeo avrebbe sicuramente innescato irritazione da parte dei genitori e masetre e non sarebbe stato accolto con lo spirito con il quale forse in svezia accoglierebbero l’introduzione del menu italiano.
    Condivisibile la finalità, ma il contesto in cui è applicato non è adeguato. In aggiunta, penso che il menu proposto anche ai bambini del primo anno della scuola di infanzia (bambini di tre anni!!!) sia completamente inutile da qualunque punto di vista.

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