Mercoledì 28 gennaio, con inizio alle ore 21, la Sala Petrassi dell’Auditorium Parco della Musica ospiterà “El Alma al Aire”, un accattivante evento di musica e danza presentato dalla Compañia de Flamenco “El Rio Andaluz”. I motivi per non perderlo? Ce li spiega Sabrina Logué, coreografa e interprete dello spettacolo.
Un cammino nelle intense espressioni dell’anima, passi selvaggi e sensuali, energia, volti agguerriti, sorrisi tristi, ritmi incalzanti, cante accorato: tutta la gamma delle emozioni umane passa attraverso il flamenco, l’arte universale che nel 2010 è stata dichiarata dall’UNESCO patrimonio immateriale dell’umanità.
La passione e il fascino, la rabbia e il dolore, la tristezza e la gioia, le suggestioni e i costumi sgargianti che caratterizzano il flamenco approderanno all’Auditorium per una serata che si annuncia imperdibile non solo per tutti gli amanti di cante, musica y baile ma anche per tutti quelli che vorranno sentir vibrare e liberare la propria anima senza alcuna inibizione.
Lo spettacolo “El Alma al Aire”, infatti, promette di regalare agli spettatori della Sala Petrassi un viaggio affascinante in un’arte sensuale e profonda attraverso quadri coreografici e musicali che esprimeranno l’intima sintonia fra il corpo e l’anima.
VignaClaraBlog.it ha incontrato Sabrina Logué, la ballerina e coreografa dello spettacolo che nel 2007 ha fondato la Compañia de Flamenco “El Rio Andaluz”.
Sabrina, come nasce il tuo amore per il flamenco? Fin da piccola ho sempre avuto una grande passione e curiosità per la danza. Iniziai con la danza classica e contemporanea per poi avvicinarmi al flamenco nel quale ho trovato il modo ed il linguaggio giusto per esprimermi. Ed è per questo che quest’arte è diventata per me un impegno personale…
E poi? Successivamente è diventata una professione! Come ballerina ho partecipato a diversi festival in Italia e all’estero, come “La Versiliana”, “Invito alla Danza” e “Flamenco Puro”, per poi creare – otto anni fa – la Compañia “El Rio Andaluz”. Con la compagnia abbiamo portato lo spettacolo “…Y aun flamenco” in tutta Italia, da Orvieto a Bari, passando per Roma.
Dopo diversi anni di insegnamento del baile flamenco in varie scuole di danza romane e stages in Italia, nel 2012 ho dato vita anche all’Accademia de Flamenco “El Rio Andaluz”, che si dedica all’attività didattica e alla formazione di allievi proponendo corsi, stages, laboratori di baile, chitarra e cante flamenco.
Chi sono i più grandi interpreti di flamenco nel XXI secolo? Tra i grandi nomi sicuramente sono da annoverare: per il baile Eva la Yerbabuena e Israel Galvan; per la chitarra Paco De Lucia, purtroppo scomparso di recente, e per il cante Miguel Poveda.
Un film, un disco e un libro… Un film: “Carmen Story” di Carlos Saura. Un disco: “La Leyenda del Tiempo” di Camaron de la Isla. Un libro: “Bodas de Sangre” (“Nozze di Sangue”) di Federico Garcia Lorca.
Chi sono i tuoi compagni di viaggio in questo spettacolo? Al baile, al mio fianco, Stefano Arrigoni ” El Farrubio”, compagno nella vita e nel flamenco. Poi ci sono le cinque ballerine del cuerpo de baile della Compañia “El Rio Andaluz” e il quadro musicale composto da Matteo D’Agostino (direttore musicale e chitarrista), Alejandro Villaescusa e Jose Salguero (cante), Monica Tenev (flauto), Gabriele Gagliarini (percussioni) e Mattia Rauco (chitarra)
Perché “El Alma al Aire” va assolutamente visto? Perché il suo intento è quello di coinvolgere lo spettatore nella drammaturgia di quest’arte profonda, di trasportarlo nella passionalità, in un territorio dove l’anima vibra e si libera da tutte le inibizioni. Perché, come dice il grande chitarrista Eduardo Rebollar, “es probable que mucha gente no entienda el flamenco, pero todo el mundo tiene capacidad para sentirlo en su màs profundo interior”.
Per acquistare i biglietti dello spettacolo potete cliccare qui o recarvi alla biglietteria dell’Auditorium.
Giovanni Berti
(foto di Sefano Procopio)
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