Avant-garde, industrial, gothic, noise, sperimentale, futurista. Per definire la musica degli Einstürzende Neubauten non basterebbero cento etichette, e ancora oggi un’interpretazione univoca non esiste, ma se volete farvi un’idea potrete iniziare col vederli dal vivo il prossimo 30 novembre in occasione del concerto che terranno all’Auditorium.
I berlinesi Einstürzende Neubauten, che in italiano significa “nuovi edifici che crollano”, sono una delle poche band per cui l’aggettivo seminale non è fuori luogo.
Quasi trent’anni fa diedero alle stampe “Halber Mensch”, “Mezzo uomo”, disco epocale che raccontava le miserie umane e morali della moderna società industriale. E adesso ritornano in pista con un tour ed un disco in uscita a breve che sarà ispirato allo scoppio della Prima guerra mondiale.
Si intitola “Lament” ed è il successore di “The Jewels”, del 2008.
Lo spettacolo dal vivo sarà interamente incentrato su di esso e si annuncia come un concept.
Il progetto, infatti, si fonda su una serie di registrazioni audio risalenti al periodo 1914-16 dei prigionieri di guerra provenienti da tutto il mondo, registrati in un campo d’internamento tedesco e conservati negli archivi sonori della Humboldt University di Berlino e dell’Archivio di radiodiffusione tedesco.
Il tutto, arricchito da materiale visionato e ascoltato presso il Museo di storia militare di Dresda.
“Lamento”, quindi. Come quello degli internati ma anche come il nome di una delle più antiche forme musicali, opera di un compositore fiammingo del Rinascimento, che la band tedesca cercherà di rielaborare in chiave moderna in uno spettacolo pensato come un intreccio tra passato e presente.
L’ensemble guidato da Blixa Bargeld, vera e propria icona del rock teutonico, si presenterà sul palco col solito campionario di strumenti bislacchi ed innovativi, solo all’apparenza estranei alla musica ma anche loro dotati di un “suono”, come lastre d’acciaio, seghe circolari, tubi e travi di plastica e metallo, bidoni pieni d’acqua e oggetti recuperati per caso affiancati a strumenti tradizionali, campionamenti elettronici e quartetti d’archi.
Un carrozzone espressionista dalla forte impronta teatrale.
Ma non è tutto, perchè un’altra sorpresa del concerto sarà la musica dei leggendari “Harlem Hell Fighters” – il primo battaglione di combattimento formato da truppe afro-americane che combatterono insieme per la prima volta, in appoggio ai francesi, proprio durante la Grande guerra – il cui valore fu riconosciuto solo postumo, quando gli orrori bellici erano un lontano ricordo.
Ma l’Europa di quegli anni, nell’incubo della guerra ci sarebbe ripiombata di lì a poco grazie a Hitler.
E mai come allora il motto di Blixa che recita “Erst muss man platz schaffen, damit etwas neues entstehen kann” sarebbe calzato a pennello. Che significa ? “Bisogna fare spazio, prima che qualcosa di nuovo possa essere creato”.
E allora preparatevi pure voi ad essere spazzati via da una tempesta in arrivo dalla Germania.
Valerio Di Marco
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