Acqua fresca, naturale e frizzante, erogata gratis a cittadini e a turisti grazie alle “Case dell’Acqua” di Acea, vere e proprie fontane tecnologiche, che saranno installate in varie zone della città. Il prototipo è stato presentato ieri dai vertici di Acea Catia Tomasetti e Alberto Irace e dall’assessore capitolino alle Periferie Paolo Masini.
Diversi i servizi offerti dalle “Casine”, in primis la possibilità di approvvigionarsi liberamente di acqua fresca (9 gradi) e controllata, sia naturale che gassata, con dosi da bicchiere oppure da 1 litro.
Sarà inoltre possibile ricaricare per strada il proprio cellulare o tablet attraverso porte Usb appositamente installate, o consultare informazioni di pubblica utilità (meteo, info sul quartiere, comunicazioni Acea) su uno schermo ad alta definizione.
“Le Casine saranno 100 e nei prossimi 3 anni saranno distribuite per tutta Roma”, afferma Alberto Irace mentre Masini fa sapere che “gli impianti saranno installati nelle piazze, nei mercati e nelle ville storiche, scegliendo i siti d’intesa con i Municipi. Si comincia con le periferie”, ha aggiunto l’assessore. “Già nelle prossime settimane i cittadini vedranno le prime ‘casine’ nei mercati di Magliana, Laurentino, Casilino 23, Villa Gordiani e nel mercato Appagliatore di Ostia”.
Buone notizie anche per quanto riguarda i costi. L’investimento per il progetto ammonta a circa 3 milioni di euro “ma il costo per i cittadini è assolutamente insignificante – assicura Irace – si tratta di qualche centesimo di euro all’anno”.
Una volta a regime, le nuove fontane tecnologiche porteranno significativi vantaggi che riguardano sia le tasche dei cittadini che l’ambiente: Acea stima un risparmio fino a 130 euro l’anno per una famiglia di tre persone, grazie al passaggio dall’acqua minerale all’acqua “del sindaco” filtrata, rinfrescata e – se si preferisce – anche con le bollicine.
In termini di sostenibilità ambientale, a fronte di un’erogazione prevista di circa 60mila metri cubi di acqua ogni anno – stima sempre Acea – si avranno 1.800 tonnellate di bottiglie di plastica in meno, pari a 5.000 tonnellate di CO2 emesse per produrre, trasportare e smaltire le bottiglie in pet.
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orrendi, proprio senza classe
Siamo alle solite un mare di soldi per appalti dove l’unico a guadagnarci sarà ACEA, andiamo avanti così per l’Italia non c’è speranza, con tutte le cose che si potrebbero fare, installiamo bussolotti orrendi che nel giro di pochi giorni saranno ridotti a pezzi dai soliti vandali. Ma vi rendete conto che vi state preoccupando di far risparmiare chi decide di non bere l’acqua del rubinetto e di spendere liberamente soldi per quella in bottiglia, ci avete riflettuto!!! La Braccianese è a pezzi, ogni giorno rischiamo di fare incidenti, per non parlare della Cassia bis e voi che fate mettete le fontanelle tecnologiche? E’ ovvio qualcuno ci guadagnerà di sicuro ma non sono i cittadini, vergognatevi, il mio voto l’avete perso da tempo ma questa ha superato il limite.