Mancano ormai pochi giorni ad “Atom Heart Mother 2014”, il concerto nel corso del quale più di cento artisti proporranno l’omonima suite del 1970 e molti altri successi dei Pink Floyd. Abbiamo parlato con uno dei protagonisti del mega-show che si svolgerà sabato prossimo al Teatro Olimpico, evento che si sta avviando verso il sold-out.
Una cover band impeccabile, una sezione fiati di tutto rispetto, quattro-cori-quattro, una virtuosa del violoncello e un direttore d’orchestra prestigioso: sabato 27 settembre con inizio alle ore 21 tutti questi artisti convergeranno sul palcoscenico del Teatro Olimpico e, diretti dal maestro Giovanni Cernicchiaro, regaleranno nuova linfa e nuove sfumature alle composizioni immortali dei Pink Floyd.
Oltre due ore di musica e di effetti speciali sorprendenti, più di centoventi minuti di show che si preannuncia ricco ed intenso ed il cui programma contempla l’esecuzione integrale del poema sinfonico “Atom Heart Mother” e di molti altri brani estrapolati dall’impareggiabile discografia floydiana.
A colloquio con Fabio Castaldi
Romano, 39 anni, sposato, due figli, Fabio Castaldi sale per la prima volta sul palco a quindici anni e, assecondando il suo spirito istrionico, successivamente abbraccia ed esplora gli stili musicali più disparati, incide un disco rock con gli LD’O e suona in una tribute band dei Pink Floyd.
Nel 2005 nasce il progetto “Pink Floyd Legend”, la cover band che mette all’articolo uno del suo atto costitutivo la riproposizione fedele e rigorosa dell’opera floydiana e nella quale ciascun componente ricopre il ruolo del proprio corrispettivo dei Pink Floyd.
Fabio Castaldi è il Roger Waters del gruppo e ha scambiato quattro chiacchiere con noi di VignaClaraBlog.it.
Fabio, perché la scelta è caduta su “Atom”? Perché riesce ad emozionare in maniera trasversale e soprattutto perché riesce ad unire il mondo classico e il mondo rock. Una cosa che ci tengo a dire è che non arrangeremo nulla: l’esecuzione è fedele alla partitura originale di Ron Geesin.
Cosa rappresenta “Atom” nella discografia floydiana? Rappresenta la maturità dei Pink Floyd. Nel passaggio dall’epoca psichedelica a quello che sarà poi uno dei dischi più venduti della storia, “The Dark Side of the Moon”, si transita per questo straordinario album che segna la fine della psichedelia barrettiana e post-barrettiana con la quale i Pink Floyd avevano costruito la prima parte della loro carriera.
Quali altre chicche ci riserverà la serata? Oltre alla suite “Atom Heart Mother”, ci saranno gli effetti speciali e i grandi classici, e poi non c’è da perdersi il finale…molto watersiano.. ma vi aspetto al Teatro Olimpico per scoprirlo!
Chi salirà sul palco insieme ai Pink Floyd Legend? Ci saranno più di cento artisti diretti dal Maestro Giovanni Cernicchiaro! Oltre agli immancabili Ottoni D’Autore (sezione fiati), al violoncello troverete Federica Vecchio, esibitasi recentemente ad Anzio con il suo quartetto, e soprattutto il più grande coro della storia di questo spettacolo!
Infatti, abbiamo unito quattro cori: il Coro Diapente del M° Ivaldi, che ha curato la maggior parte degli arrangiamenti vocali, il Coro Archè del M° Cernicchiaro, il Coro “Giuseppe Verdi” di Roma del M° Tartaglia e il Coro Polifonico di Anzio del M° Zanoni (anche loro erano con noi ad Anzio in occasione delle celebrazioni per i settant’anni dello Sbarco).
Infine, ci sarà un coro di bambini dell’Istituto Pio XII diretto dalla M° Arianna Erba che canterà… indovinate un po’?
Giovanni Berti
riproduzione riservata – proprietà EdiWebRoma
© RIPRODUZIONE RISERVATA