Cose di casa nostra. Ci sono voluti almeno 30 giorni per intervenire e chiudere la piccola voragine che si era aperta in Via dell’Acqua Traversa ma l’asfalto appena steso è subito sprofondato. C’è da restare basiti per poi subito dopo chiedersi: ma come vengono fatti certi lavori?
Per procedere alla chiusura della buca, provocata sicuramente dall’acqua, si è dovuto effettuare uno scavo a monte e poi con l’asfalto eliminare quella specie di inghiottitoio. Solo che la toppa di asfalto appena applicata ha subito ceduto e così dopo un mese siamo di nuovo da capo a dodici.
Un lavoro fatto male e in fretta oppure la situazione è più grave di quello che sembra? Certo è che in Via dell’Acqua Traversa non c’è traccia di manutenzione: bocchette antincendio danneggiate, erbacce che spuntano dall’asfalto, tombini sprofondati.
Nessuna meraviglia che ad ogni acquazzone la via (e quelle limitrofe come Via Taormina e Via Valgardena) si allaghino.
Di fronte ad una situazione come questa è logico chiedersi quali potrebbero essere le conseguenze per chi con uno scooter dovesse finire in questa nuova buca non segnalata. Non vogliamo immaginarle; l’unica cosa certa è che bisogna di nuovo e al più presto intervenire. Magari con maggior cura.
Francesco Gargaglia
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