“L’intervento a via Cassia 240/piazza Giuochi Delfici, aperta ad una corsia di marcia dallo scorso 15 giugno, si concluderà al termine della prossima settimana. In accordo con il Municipio e con gli abitanti del tratto interessato dal dissesto è infatti in corso un intervento aggiuntivo di rivestimento in tufo, atto a ridurre l’impatto visivo della parete di 40 metri di lunghezza e 7 metri di altezza realizzata per mettere in sicurezza la collina.”
“Le tempistiche dell’intervento, grazie alle lavorazioni che saranno eseguite anche durante il weekend, consentiranno in ogni caso il ripristino della circolazione a doppio senso di marcia per il prossimo sabato 26 luglio”.
Lo affermano in una nota l’assessore allo Sviluppo delle Periferie, Infrastrutture e Manutenzione Urbana di Roma Capitale Paolo Masini e il presidente del Municipio XV Daniele Torquati.
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Ora che i lavori stanno finendo, in ritardo sulla tabella di marcia, sarebbe bene che qualcuno (il “paladino della trasparenza”.. ma solo a chiacchiere) ci informasse dettagliatamente su chi grava il conto : se non ricordo male c’era stato un ricorso al Tar da parte dei proprietari perché loro avevano preventivato una spesa di 300.000 euro mentre il comune aveva preventivato ben 1 milione di euro in più.
TORQUATI FACCE SAPE’ !!!!!!
CRONACA DI UN FALLIMENTO
da Marino – Masini – Torquati
“…In tal modo – spiega ancora l’Assessore – sarà possibile superare le lungaggini dovute ai ricorsi presentati contro il Comune e avviare la fase finale dell’intervento che in due mesi, (cioè l’ 11 giugno) come da programma, porterà alla riapertura del tratto di via Cassia interessato dalla frana..”
“..Ulteriore conferma alla riapertura di via Cassia Antica per domenica 15 giugno..”
“…Come da programma e come già annunciato pochi giorni fa dal Sindaco, il cantiere dovrebbe chiudere il 30 giugno…”
“…Anche la Cassia Antica come la Tangenziale nel tratto dell’Olimpica interessata dai lavori dopo la frana di gennaio, riaprirà al traffico il 30 giugno…”
“..Anche in via Cassia Antica il cantiere verrà chiuso il 30 giugno, hanno confermato Marino e Masini aggiungendo che in questo caso, rispetto al piano di lavoro, ci sarà un’anticipazione…”
“..Ma quando sarà riaperta definitivamente? Alla domanda risponde l’assessore Masini spiegando che l’ondata di piogge e di maltempo della scorsa settimana ha causato il fermo dei lavori e lo slittamento della chiusura del cantiere. La prossima data certa, dio pluvio consentendo, è ora il 15 luglio…”
“..Cassia Giuochi Delfici riaprirà sabato 26 luglio..”
A Torquà …facce ride ancora….!!!!
Spiace rilevare il ritardo… per quel che si intravede dalle protezioni l’impatto del “muraglione” è davvero forte. Avere poi una completa, chiara e (possibilmente) rapida rendicontazione mi pare sia il “minimo sindacale” che ci si possa attendere.
Se effettivamente la strada riapre il 26 luglio (il “se” mi pare d’obbligo, visto il susseguirsi degli annunci in questi mesi), vorrà dire che l’Amministrazione ci avrà messo SEI mesi pieni per rimediare allo smottamento del terreno in quel punto della Via Cassia, contro i DUE – TRE mesi preannunciati all’inizio di Febbraio (che, peraltro, in quel momento già mi sembravano un tempo mostruoso).
Capisco il problema dei privati che ha causato il ritardo iniziale, ciò che non capisco è questo continuo ritardo nella consegna dei lavori, giustificato prima dalla pioggia, poi dalla necessità/opportunità (concordata con il Municipio e i cittadini?) di rivestire il muro con il tufo … (che, curiosamente, hanno considerato solo in questi ultimi giorni, altrimenti il 30 giugno il Presidente Torquati non avrebbe confermato l’apertura per il 15 luglio, o mi sbaglio???)
I ritardi ci possono essere, anche nei lavori … ma questa continua presa in giro è veramente irritante.
Sopralluoghi, lungaggini, preventivi, ritardi, contenziosi, ripetuti rinvii e, “dulcis in fundo” un ritardo che non considera minimamente l’interesse collettivo (e mi meraviglio di che parte politica sia il Presidente) che dovrebbe essere la priorità, ma dipendente solo da “interessi privati” cioè dei frontisti della frana, che gradiscono un rivestimento (non previsto) di tufo della parete.
Stendiamo un velo pietoso sulla tempistica, e su chi pagherà l'”abbellimento” della parete, che immagino non sia inserito nel capitolato d’appalto….ma ritardare ancora l’apertura per un’operazione di “ornamento” che graverà sulle spalle di tutti, mi sembra davvero, davvero vergognoso !!!
…..Cari Marino, Masini e Torquati, visto “l’andazzo”… vorrei che il marciapiede sotto casa mia, nel tratto di Via Fleming dal civico 37 al 59 rifatto (malamente) da poco, venisse rivestito in porfido rosso “Trentino”….al fine di “ridurre l’impatto visivo”…
Grazie !!
p.s. chiaramente a spese del Comune…