Home ATTUALITÀ Frana Tangenziale, Marino: “Confermo, Olimpica sarà riaperta il 30 giugno”

Frana Tangenziale, Marino: “Confermo, Olimpica sarà riaperta il 30 giugno”

Galvanica Bruni

trio.jpgVisita e conferenza stampa del Sindaco Marino sul cantiere della Tangenziale. Accompagnato dall’assessore capitolino ai lavori pubblici, Paolo Masini, dal Presidente del XV Municipio, Daniele Torquati, il Sindaco ha fatto il punto della situazione con i giornalisti presenti.

Come spiegato dal Sindaco, le squadre di operai hanno lavorato e stanno lavorando con turni prolungati dalle 7 alle 18 per impiantare 390 pali di cemento, al ritmo di 20 al giorno, per realizzare una paratia di protezione a monte della frana. Questa fase di lavoro è quasi giunta al termine, ora è in corso l’installazione della paratia inferiore.

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Ma prima di tutto ciò, si è dovuto procedere al disboscamento dell’intera scarpata, all’eliminazione dei pannelli e degli ostacoli al cantiere, al monitoraggi appartamento per appartamento delle palazzine, ai sondaggi geognostici e tutte le altre operazioni propedeutiche. In ogni caso, proseguendo ai ritmi attuali, il piano di lavoro sarà completato entro fine mese.

“I romani passano qui ogni giorno e soffrono per i lavori e la lunghezza del traffico ma, come si puo’ vedere, qui non si tratta solo di una piccola frana. E’ una questione dell’assetto idrogeologico quindi i tecnici e i geologi, prima di iniziare i lavori, sono dovuti entrare in ogni singolo appartamento per avere la certezza che non crollasse la collina insieme ai palazzi sulle macchine che transitano sotto”.

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“Entro il 30 giugno la carreggiata dell’Olimpica sarà riaperta e si tornerà a circolare normalmente” ha quindi confermato il Sindaco sostenendo che “grazie a questi lavori non solo riaprirà  la strada ma le persone che avrebbero rischiato di morire nel crollo avranno una vita più sicura”.

“Abbiamo rispettato la tempistica, lo avevamo detto sin dal primo giorno, ci volevano sei mesi. Abbiamo informato quotidianamente i cittadini – ha aggiunto Masini – attraverso comunicati stampa, televisioni, sul sito dove tutti i giorni c’è l’aggiornamento su come stanno andando i lavori più importanti, c’è la mappa delle 68 frane dove tutti possono vedere ciò che è avvenuto”.

A chi chiedeva al Sindaco se la frana fosse stata solo una conseguenza del diluvio del 31 gennaio, Marino ha risposto che probabilmente non si sarebbe verificata se 40-45 anni fa, quando furono costruite le palazzine che si affacciano sull’Olimpica (alle quali si accede da via Cassia 35, circa 200 metri dopo Ponte Milvio, ndr) fossero stati adottati criteri di sicurezza già allora ben noti. “Ma si sa – ha sostenuto Marino – per decenni a Roma i costruttori hanno fatto sempre quello che hanno voluto, per lunghi e tanti anni nella capitale si è curato più gli interessi dei costruttori che quelli dei romani”.

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Il gruppo si è spostato poi sulla parte alta del cantiere raggiungendo la base delle palazzine a livello strada Cassia. Da lì la quanto fosse stato grave il fenomeno della frana è del tutto evidente. Fra le prime case e il dirupo ci sono meno di cinque metri. Il rischio per gli abitanti è stato veramente enorme, tenuto conto che nel corso dei lavori sono state scoperte e quindi riempite anche due cavità sotterranee. Fatto questo che ha reso ancor più problematica la messa in sicurezza di tutta l’area.

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Ci avviciniamo al prof. Alberto Prestininzi, Ordinario alla Sapienza e direttore del “Centro di Ricerca CERI Previsione Prevenzione e Controllo dei Rischi Geologici”, intervistato recentemente da VignaClaraBlog.it sul perché così tante frane a Roma Nord in questo ultimo periodo (leggi qui).

Il professore ci indica uno strano cubo di metallo posto sul tetto di un palazzo sul lato opposto a quello in cui ci troviamo e ci spiega che si tratta di un sistema di monitoraggio topografico robotizzato messo in opera proprio dal CERI col compito di controllare continuamente, a cicli di 5 minuti per volta, un numero elevato di punti delle palazzine che insistono sulla frana, quelle sotto le quali ci troviamo. A un minimo, impercettibile movimento, scatta l’allarme. Tutto ciò per esser certi che nulla potesse accadere durante i lavori di messa in sicurezza.

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E la frana di via Cassia Antica?

Anche in via Cassia Antica il cantiere verrà chiuso il 30 giugno, hanno confermato Marino e Masini aggiungendo che in questo caso, rispetto al piano di lavoro, ci sarà un’anticipazione.

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“Il 15 giugno verrà aperta una prima corsia” annuncia Masini spiegando che martedì 10 ci sarà un incontro con l’Atac, Polizia Municipale e XV Municipio per decidere modalità e sensi di marcia.
“Ma siatene sicuri – chiosa il presidente Torquati – il 15 giugno le auto potranno tornare a transitare per via Cassia Antica”.  (red.)

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6 COMMENTI

  1. quasi sicuramente avremo la banda ed il taglio del nastro tricolore per la riapertura della cassia antica dopo sei mesi …… eterna riconoscenza quindi per la tempestività dei lavori – importantissima l’accelerazione finale con riapertura in anticipo (??) ora che le scuole sono chiuse e quindi per una gran parte dei poveri cittadini che hanno passato l’inverno in coda la riapertura è di scarsa importanza.
    Grazie e ci vediamo tutti alla festa della riconoscenza per la riapertura anticipata !!!

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