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Spari a Tor di Quinto, De Santis non era solo

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tor di quinto 57BInsieme a De Santis c’erano altre quattro persone, la ricostruzione dei pm dopo aver sentito i testimoni. E mentre Napolitano parla di “intransigenza assoluta”, Ciro Esposito resta ricoverato in rianimazione. Nel frattempo la questura sposta Roma-Juventus al pomeriggio.

Ancora stabili le condizioni di Ciro Esposito, il tifoso del Napoli colpito al petto durante gli scontri di sabato scorso a Tor di Quinto. Dal Policlinico Gemelli fonti mediche parlano di “condizioni stabili come ieri, il che è un elemento positivo”. Il tifoso è ancora ricoverato in rianimazione mentre “proseguono la ventilazione meccanica e la dialisi”. Il bollettino medico è atteso nel pomeriggio.

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Chi ha sparato invece, Daniele De Santis detto “Gastone”, era insieme ad “almeno quattro persone”, questa la ricostruzione degli inquirenti dopo aver sentito diversi testimoni. L’ultra romanista era insieme a quattro soggetti con il casco in testa quando è avvenuta la sassaiola, con il lancio di petardi contro un bus dei tifosi del Napoli in transito verso lo stadio Olimpico all’altezza di Tor di Quinto.

Il gruppo di aggressori si è dileguato al primo accenno di reazione dei napoletani in una direzione diversa a quella di De Santis. Il quale, raggiunto da un primo gruppo di supporter azzurri, ha fatto fuoco quattro volte.

E mentre gli inquirenti della procura di Roma tentano di ricostruire l’accaduto, dal Quirinale arriva il monito: “Chi si presenta con le spranghe, chi si presenta con le bombe-carta, chi attacca, e attacca senza scrupolo anche sapendo di poter colpire molto gravemente, e chi incendia e devasta: su questo ci deve essere una intransigenza assoluta, un rigore di cui voi siete l’espressione più importante e nello stesso tempo più esposta. E meritate, le forze di polizia meritano il riconoscimento e rispetto che la grande maggioranza degli italiani nutre per loro”. A dirlo è il capo dello Stato, Giorgio Napolitano, incontrando gli allievi degli istituti di formazione della Polizia di Stato, nel 162esimo anniversario della sua costituzione.

E mentre dalla massima carica dello stato arriva la dura condanna, ieri è arrivata la decisione di spostare la sfida tra Roma e Juventus del prossimo 11 maggio alle 17:45, per tutelare l’ordine pubblico. Il timore è che i tifosi napoletani vogliano vendicarsi contro i tifosi della Roma. In questo vortice di odio, dopo molte parole delle forze politiche di tutti gli schieramenti, non sembra ancora cambiato nulla.
Il calcio continua a sottomettersi agli ultras.

Francesco Cianfarani

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