Coppa Italia, se l’è aggiudicata il Napoli. Ma intanto sta rischiando la vita sotto i ferri Ciro Esposito, il nemmeno trentenne napoletano ferito al petto da un proiettile sparato da una 7,65 con la matricola abrasa ritrovata poco dopo il tragico fatto avvenuto in viale Tor di Quinto.
Gli altri due napoletani rimasti feriti nel misterioso episodio, che la Questura ritiene essere estraneo a fatti di tifoseria, non sono in gravi condizioni: uno, raggiunto da un proiettile alla mano e a una spalla, è stato soccorso al Santo Spirito, l’altro, di 43anni, è stato ferito a una mano ed è al San Pietro.
E spunta un quarto uomo. Un altro ferito – pare alla testa – è stato infatti trovato in viale Tor di Quinto. E poco dopo, e poco distante da lui, la Polizia ha trovato anche la postola dalla quale sarebbero stati esplosi i colpi che hanno ferito i tre tifosi napoletani. Si tratta di una 7,65 con la matricola abrasa.
Pare che sia un ultrà romanista e che lavori come custode del vivaio ubicato all’interno di quella grande area al civico 57B di viale Tor di Quinto dove si trovano attività commerciali più o meno note, come ad esempio la famosa discoteca Ciak Village alla quale, a fine dello scorso marzo, sono stati messi i sigilli in quanto abusiva.
Non è stato ancora chiarito se questo ultrà custode del vivaio fosse solo nella struttura, se sia stato lui a sparare e per quale motivo. Resta il fatto che poco distante da dove è stato trovato ferito i poliziotti hanno trovato la pistola con la matricola abrasa e numerosi bossoli esplosi. Digos e inquirenti sono al lavoro per capire la dinamica dei fatti. La Questura per tutta la serata ha continuato ad escludere che la vicenda abbia uno stretto nesso con la tifoseria.
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