“Per essere chiari una volta per tutte: l’ordinanza è una misura precauzionale che alcuni Comuni della Provincia hanno emesso già dal 2008 e riguarda solo ed esclusivamente gli acquedotti Arsial e alcune zone specifiche (ex ente maremma) che sono nel testo dell’ordinanza del Sindaco”. Così dichiara su facebook Daniele Torquati, presidente del XV Municipio, ai tanti cittadini che gli chiedono chiarimenti sulla potabilità dell’acqua a Roma Nord.
“Per essere sicuri – precisa Torquati – controllate l’ordinanza dove ci sono i numeri civici e le strade coinvolte (ndr: da pag.6 a pag.17 del testo), oppure controllate la bolletta che vi arriva, se è di ACEA non siete per nulla interessati. Alcuni continuano a parlare di zone che non c’entrano assolutamente niente, come Labaro, tutta Prima Porta o addirittura Cassia e Fleming. Non è vero!” esclama Torquati sottolineando che “dopo queste giornate sarebbe il caso di indagare e di fare chiarezza perchè il procurato allarme è un reato penale”.
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@ Torquati: il problema è che VOI non siete MAI chiari…!!! Se è un reato il “procurato allarme”, è ancora PIU’ REATO avvisare la cittadinanza, solo dopo 12 giorni dalla firma dell’ ordinanza del Sindaco, che c’è arsenico nell’acqua….!!!
…..a Torquà….ma sei il Presidente del Municipio o (con tutto il rispetto) l’usciere ??
ci dici …..se volete saperne di più annateve a legge l’ordinanza del Sindaco o la bolletta…..
Da un presidente (con la P maiuscola) ci saremmo aspettati la comunicazione più capillare possibile delle vie e numeri civici interessati…..