Lunedì 6 gennaio, solennità dell’Epifania, Papa Francesco è stato l’ospite d’onore della chiesa Sant’Alfonso Maria de’ Liguori in via della Giustiniana, a Prima Porta. Una visita strettamente privata quella del Pontefice, il quale, ricevuta una lettera d’invito dai giovani della parrocchia, è arrivato tra la gente festante per vedere il presepe vivente allestito dai parrocchiani. Parrocchiani che hanno risposto con fervore alla notizia del suo arrivo.
L’occasione per invitarlo è stata appunto quella del presepe vivente messo in scena dalla parrocchia e al quale partecipano circa 200 figuranti; moltissimi già hanno lavorato nella parrocchia, tanti altri si sono lasciati coinvolgere dall’iniziativa. “I partecipanti hanno risposto in maniera eccellente all’invito e si sono impegnati”, dice il parroco don Dario. “Tutto è stato reso possibile dalla collaborazione tra artigiani, architetti, tanti falegnami, fabbri e poi giovani, bambini, ognuno con il proprio ruolo e costume”.
Alle 15 le strade sono già transennate, fiumi di gente si riversano sui marciapiedi e alla nostra domanda “da quanto tempo siete qui ad aspettare?” c’è chi risponde anche “da mezzogiorno”. Insomma da visita strettamente privata, quella di Papa Bergoglio è diventata una vera e propria festa.
Ad attenderlo una folla di giovani, anziani e carrozzine, tutti sono in trepida attesa. C’è chi tenta di farsi spazio cercando di arrivare più vicino possibile all’entrata e gli anziani, lasciatecelo dire, in queste occasioni tirano fuori energie mai viste; c’è chi si arrampica sulle transenne e chi avendo la possibilità, si gode lo spettacolo dai terrazzi e i tetti delle case adiacenti alla parrocchia.
Alle 16,15 finalmente arriva l’Ospite, le bandierine con le foto del papa iniziano a sventolare, i cellulari iniziano a fotografare all’impazzata e voci esultanti gridano il nome di Francesco.
Ad accoglierlo con il parroco don Dario Pompeo Criscuoli c’è il cardinale vicario di Roma Agostino Vallini e un gruppo di bambini vestiti da pastorelli che gli donano fasci di fiori e spighe.
Il presepe allestito nel cortile antistante il sagrato avvolge il nuovo arrivato tra i colori e le luci di un’atmosfera magica. Durante il percorso tra i tanti ambienti del presepe, sotto gli occhi attenti e emozionati dei fedeli, papa Bergoglio benedice tutti i piccoli figuranti e il bambino che interpreta Gesù, battezzato stamattina: Francesco.
Accarezza e gioca divertito con gli animali della stalla. Quando poi gli viene adagiato sulle spalle un agnellino diventa un vero e proprio pastore. Finita la visita all’interno del presepe saluta e benedice i malati, gli anziani, i disabili e i bambini in prima fila.
Il presepe è un successo, i figuranti sono estasiati, ma il vero e proprio spettacolo sono le persone. Tutte le persone che erano lì da ore, tutti quelli che hanno aspettato con pazienza l’arrivo del Papa, tutti quelli che anche senza riuscire a vederlo erano contenti per il solo motivo di esserci.
Al momento dei saluti, tra sorrisi e palloncini, le ultime parole dell’ospite d’onore sono per il parroco: “Certo che per mettere su tutto questo tu devi essere pazzo, ma va bene: certe pazzie piacciono a Dio”.
Con queste semplicissime parole si è chiuso il secondo bagno di folla che Roma Nord ha riservato a Papa Bergoglio nel giro di pochi mesi. La prima visita, sempre a Prima Porta, avvenne domenica 26 maggio 2013 quando, nell’affollatissima parrocchia dei Santi Elisabetta e Zaccaria, celebrò la messa e dette la prima comunione a 16 emozionatissimi bambini (leggi qui).
Anna Garbarino
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