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Mega concorso del Comune a rischio annullamento, in fumo 1995 posti di lavoro?

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A quasi quarantacinque mesi di distanza dalla pubblicazione del mega concorso con il quale l’amministrazione Alemanno, a febbraio 2010, si dichiarò pronta ad assumere 1995 nuovi impiegati al Comune di Roma, doccia gelata sulle aspettative di migliaia e migliaia di giovani che fecero domanda e che hanno già partecipato alle preselezioni e in tantissimi già alle prove scritte. Il concorsone potrebbe essere annullato per fondati motivi irregolarità. Le verifiche sono in corso, lunedì la conferma o la smentita.

Le procedure adottate dalla società esterna alla quale era stata affidata la gestione dei concorsi non avrebbero garantito l’anonimato dei partecipanti. Lo ha annunciato il sindaco Marino che, in una conferenza stampa convocata d’urgenza in Campidoglio, ha così dichiarato: “Abbiamo fondati motivi di credere che la metodologia usata nei concorsi comunali non è in grado di garantire l’anonimato. Per questo abbiamo dato mandato all’avvocatura di approfondire la correttezza delle procedure”.

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Evidente che nel caso vengano appurati illeciti il Campidoglio dovrà valutare la possibilità di annullare i concorsi.

“Abbiamo disposto delle verifiche a campione sulle procedure concorsuali per le quali fosse stata completata la prova scritta: da questa nostra valutazione sono emersi elementi gravi, perchè abbiamo fondati motivi per ritenere che la procedura non garantisca l’anonimato dei concorrenti” ha aggiunto il sindaco spiegando che dalle verifiche “risulterebbe che le buste sigillate permettono di leggere in controluce il nome del partecipante al concorso”.

“Abbiamo subito disposto altre verifiche a campione. Una volta visto l’esito – ha annunciato il sindaco – lunedì adotteremo tutti i provvedimenti necessari per garantire e tutelare tutte le persone che vi hanno partecipato. Vogliamo dimostrare che in Comune la legalità è una parola che tornerà di moda. Non guarderemo in faccia nessuno”.

Doccia gelata dunque sulle migliaia e miglia di partecipanti. Ricordiamo che furono 310mila le domande di partecipazione pervenute a Marzo 2010 di cui oltre 82mila per istruttori amministrativi, poco più di 51mila per istruttori di Polizia municipale, 46mila per istruttori di servizi culturali e quasi 25mila per funzionari amministrativi.

Per ogni domanda occorreva versare 10 euro al Comune e spenderne 5 per la raccomandata. Ipotizzando una media di due-tre domande a partecipante, i cento, centocinquantamila candidati hanno versato, ripetiamo a Marzo 2010, oltre tre milioni di euro nelle casse del Comune e un milione e mezzo di euro in quelle delle Poste Italiane. E ora il rischio è che restino con un pugno di mosche in mano.

E intanto iniziano le polemiche.

Enrico Cavallari, ex assessore al Personale della giunta Alemanno, si dichiara molto stupito della notizia sulle possibili difficoltà tecniche nel garantire l’anonimato ai candidati del concorso.

“Voglio sottolineare – ha dichiarato – che la gestione del concorso e di tutte le sue procedure è stata affidata, con regolare gara, alla società Praxi. Rimarrei stupito se questa, una delle più importanti a livello nazionale che lavora e si occupa da anni di concorsi, abbia commesso un’irregolarità così grossolana come quella di utilizzare buste non conformi. Mi auguro – conclude con una nota ironica – che questa non sia unicamente una polemica strumentale per annullare il primo concorso della storia del Comune di Roma non integralmente gestito dalla sinistra”.

Edoardo Cafasso

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1 commento

  1. Sono uno dei candidati al concorso dei vigli urbani. Sono 3 anni che studio incessantemente, Ho eseguito la prova selettiva in 15 minuti prendendo 60/60, e quella scritta in 40 minuti rispondendo a tutte le domande. Non ho nessun santo in paradiso, se non me stesso!
    Tra l’altro ho assistito alla correzione della prova selettiva, i fogli venivano presi a blocchi e alla rinfusa(quindi senza ipotetica spulcia) inseriti in un lettore ottico, mi pare molto improbabile poter truccare la prova, e la mia votazione senza raccomandazioni, ne è la testimonianza.
    Esigo rispetto per chi come me merita di essere valutato per quello che sa.

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