Se amate l’architettura contemporanea, siete attratti dagli edifici post-industriali recuperati e la gola è il peccato capitale che non rinneghereste mai, allora alla prima edizione di This is Food, organizzata da Snob Production, c’eravate anche voi. Gli ampi spazi dal design lineare e pulito delle Officine Farneto, in via Monti della Farnesina, hanno accolto sobriamente per l’intera giornata di domenica 13 ottobre le folle addensate e scalpitanti composte da centinaia di ragazzi, famiglie e curiosi affamati.
Tutti accorsi per sollazzare le papille e gli occhi con le nuove tendenze gastronomiche romane.
Dalle 11 alle 24, ovvero dal brunch allo spuntino di mezzanotte, come recita la brochure, o per intenderci fra amanti del cibo: dalla voragine di metà mattina a al languorino prima d’addormentarsi, è stato possibile per le migliaia di avventori conoscere i veri protagonisti della cucina pop di Roma.
Alle 14 c’è stato addirittura l’en-plein, gli organizzatori hanno dovuto chiudere temporaneamente l’accesso: per quanti erano all’interno tanti erano in attesa di entrare.
Abili nel reinterpretare in chiave contemporanea i gusti della tradizione, con attenzione particolare alla scelta delle materie prime e all’originalità della presentazione, una dozzina di interpreti della scena culinaria romana si sono messi in gioco dimostrando creatività e ingegno.
Pretenzioso per un cibo che “si mangia camminando” ? Ormai non più.
Dai crostini in molteplici e gustose varianti ai panini sapientemente farciti, dagli hamburger succulenti con carne e salse fatte in casa al baccalà mantecato, per non parlare delle proposte vegetariane e del vasto assortimento di dolci al cucchiaio e non.
Come sempre in queste circostanze le dimensioni delle porzioni hanno alimentato il bisogno e la voglia di provare progressivamente qualcosa di nuovo, solleticando l’appetito e contribuendo efficacemente all’intento della manifestazione.
Trovata geniale da parte degli organizzatori è stata poi la modalità di pagamento… Dopo aver pagato il biglietto d’ingresso, per poter assaggiare i “concept gastronomici” è stato infatti necessario cambiare alla cassa le proprie banconote con altre coniate per l’occasione da “This is food”.
Sicuramente un modo divertente per spendere del denaro. Un’idea che alletta chi pensa di trovarsi improvvisamente a giocare al Monopoli e quindi in grado, con una manciata di pezzi di carta, di comprarsi case o alberghi, o in questo caso cibo e bevande in quantità, a cuor leggero.
Un successo, questa prima edizione di This is Food, che lascia sperare che ci sia una seconda, poi una terza e via dicendo.
Chiara Maria Sole Bravi
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