Senza appuntamento si ritrovano lì, a ogni ora della giornata. Davanti quel cancello del parco di Monte Mario, in via dei Colli della Farnesina, arrivano, si guardano, un cenno e spariscono fra gli alberi. Un via vai al maschile noto a tutti in un luogo addirittura pubblicizzato come uno dei migliori di Roma.
Via dei Colli della Farnesina prende inizio dal Foro Italico, a pochi passi dal Ministero degli Esteri e dopo un centinaio di metri, a sinistra della seconda curva, c’è un cancello che dà accesso alla Riserva di Monte Mario. E’ una strada tranquilla, residenziale, sede di condomini di un certo pregio, di una scuola rinomata, di traverse silenziose dove il traffico è solo quello locale.
Usatissima una volta per raggiungere Monte Mario alto e passata nel dimenticatoio con l’apertura, nel 2004, della Galleria Giovanni XXIII, oggi è utilizzata praticamente solo dai residenti.
Ma altri utenti hanno fatto di via dei Colli della Farnesina la meta del loro viaggio. Ci arrivano, oltre che per il passa parola, anche per le indicazioni che si trovano in internet nei siti specializzati dove il Parco di Monte Mario, e proprio quel cancello, viene indicato fra i migliori di Roma per il “battuage”.
Uno a caso: “Monte Mario dietro Ministero degli Esteri, parcheggiare di giorno: ci troverai gay e bisex“.
Battuage è un finto francesismo, coniato all’interno della comunità gay, per definire i luoghi battuti da persone in cerca di rapporti sessuali occasionali. Generalmente si tratta di luoghi all’aperto, facilmente accessibili. Il battuage si differenzia dalla prostituzione in quanto non presume un rapporto sessuale a pagamento: avviene a titolo gratuito, senza contropartita economica.
La collocazione in certi punti della città, quasi sempre nei gradi parchi (a Roma Colle Oppio docet) raggiungibili da strade di scarso passaggio, come appunto via dei Colli della Farnesina per Monte Mario, lo si deve al voler mantenere riservati tali incontri e alla sbrigatività degli stessi: la “consumazione” avviene infatti sul posto.
Come funziona? E’ semplice, basta guardare cosa succede davanti quel cancello in qualsiasi ora del giorno, a cominciare dal primo mattino.
Sono uomini di ogni età. C’è chi aspetta in macchina, e chi seduto su un tronco abbattuto all’inizio del vialetto. C’è chi fa avanti e indietro con lo scooter, rallentando quando passa lì davanti in cerca di uno sguardo ammiccante, e c’è chi fa segnali con i fari abbaglianti al primo avvicinarsi promettente.
Quando scatta il feeling si avvicinano l’un l’altro, si scambiano uno sguardo e avviene la muta intesa. Poi si avviano e spariscono fra gli alberi. Quindici, venti minuti e via, ognuno riprende la propria strada. Ma c’è anche chi si ferma, in attesa di un nuovo incontro.
Poco importa che dalle finestre di fronte sia tutto visibile, poco importa che a metà giornata di lì passino auto e scuolabus con bambini provenienti dalla vicina scuola. E forse è proprio per questo che l’atteggiamento tenuto fuori dal cancello è discreto. Silenziosi, fermi, quasi imperturbabili, Il colpo d’occhio è quello di un capannello di uomini estranei l’un l’altro. Si direbbe che aspettino un bus anzichè “quel tram chiamato desiderio” che fa capolinea all’interno del parco.
E c’è chi dà una spiegazione diversa, chi giustifica la nascita di questi posti in chiave più che altro socializzante.
In un forum per “addetti ai lavori”, dove si parla appunto del Parco di Monte Mario e del famoso cancello, così scrive un utente: “va bene che a volte si finisce per fare sesso ma spesso questi posti sono al 70% posti di incontro e scambio di amicizie per gay soli che non hanno il coraggio di frequentare bar del settore ma anche per chi ha semplicemente scelto di stare all’aria aperta una sera e fare due chiacchiere con chi è come me“.
Ma per uno che dice di volersi fare solo due chiacchiere, sono invece decine quelli che in via dei Colli della Farnesina si recano ogni giorno con altri intenti apertamente dichiarati, stimolati nell’andarci da tutti i siti web dedicati.
Pensate, anche su quelli internazionali se ne parla: “Monte Mario at via Colli della Farnesina, it is a huge park on the hills of Rome: must enter from via Colli della Farnesina …”
Claudio Cafasso
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La Riserva Naturale di Monte Mario era forse il “parco” più bello e attrezzato di Roma; sentieri, segnaletica, tabelle esplicative e poi una vera e propria chicca che nessun parco ha: le postazioni antincendio con idranti a cui collegare le manichette dei VV.FF.
Tutto distrutto: distrutta la segnaletica, divelte le staccionate, abbattute le reti di recinzione, distrutte le protezioni degli idranti, spariti i vialetti. E poi centinaia di piante spezzate dalla forte nevicata che ha investito Roma e mai rimosse . A dare il colpo di grazia i lavori della Galleria Giovanni XXIII che hanno sventrato la parte bassa del parco che è rimasta in quelle condizioni. Oggi sul cancello su Via dei Colli della Farnesina c’è una fatiscente tabella di Roma Natura che recita: “Qui la natura è protetta”. Forse e’ per questa ragione che questo posto è stato scelto come luogo di incontro.
Ma più che la buoncostume sulla situazione della Riserva dovrebbe indagare la Corte dei Conti dal momento che quelle opere oggi andate in malora sono state realizzate con i nostri soldi.
ma il senso di questo articolo? un filo di razzismo ed omofobia?
…giusto un filo…
di posti dove fare incontri più o meno clandestini ne è piena Roma, ne è pieno il mondo. Se non vi è illecito, se non vi è pericolo, non vedo l’interesse che possa avere questa notizia, salvo forse il fatto di voler ulteriormente pubblicizzare il luogo a coloro che volessero ehm, usufruirne. Spero invece che non sia stato il fatto che è frequentato da gay a spingerne la pubblicazione; tanti sono i posti per i gay e tanti per gli etero…ma che ce ne frega a noi poi di dove si vedono? Puntiamo piuttosto l’attenzione sul fatto che stiamo parlando di un ennesima area verde di roma lasciata andare la degrado!
Ma quale omofobia!!!
A me sembra che i fobici siate voi.
A me sembra che er degrado sta attacca er cervello facenno senti e persone normali, anormali , inzomma a confusione regna sovrana .
Tutti ponno fa tutto , er comune senso der pudore e’ na cosa preistorica che amo accantonato .
Parlamo de costrui quarcosa de mejo e poi?
Nun me dite che so n moralista nun me ne po frega de meno , quello che vojo capi ndo stamo anna dentro a sto monno deviato.
Posso di che nun me vojo conforma co sto modo de fa oppure devo chiede er permesso a quarcuno?
Siconno me amo perso l’equilibrio all’interno de n Paradiso perfetto a corpa de CHI e’ , naturarmente e’ de tutti .
La Legge istitutiva delle riserve e aree protette del Lazio ha inteso salvaguardare luoghi di rilevante interesse paesaggistico e ambientale e non la privacy di categorie di cittadini. La Riserva di Monte Mario (dal momento che è permesso l’accesso ai visitatori) è un “parco pubblico” e come tale non può essere scelto come luogo di incontro indipendentemente dai gusti sessuali.
Gli articoli 527 e 529 del Codice Penale considerano “atti osceni” quelli attinenti la sfera sessuale e compiuti in un luogo aperto al pubblico, pertanto l’omofobia non c’entra nulla.
Quello che dovrebbe fare la Regione Lazio (e Roma Natura) è ripristinare in tempi rapidi lo stato di quei luoghi al fine di permettere l’accesso ai cittadini.
cari/e Kris e Alex, non capisco le vostre reazioni: omofobia ? razzismo ?!? ma che esagerazione ! si tratta di un articolo di cronaca locale. Il fatto esiste, quegli incontri avvengono, quel posto è rinomato, perchè dovrebbe essere omofobico parlarne ? e perchè non vi siete ribellati/e quando questo stesso giornale ha portato alla luce il ritorno delle prostitute a tor di quinto ? solo perchè delle donne si può dire tutto e dei maschietti no ?
Condivido in pieno il commento di Robin Hood
Appena la cronaca si occupa di fatti o cose non graditi alla comunità gay cento ad uno che escono i vari kris e alex (presenti con altri nomi ma in eguali contesti) ad accusare il prossimo di omofobia e razzismo.
Dio ci scampi, tra poco i discriminati saranno gli etero.
Daniela perchè non vedi oltre, è ovvio che l’articolo non è stato scritto ne da un gay ne da uno che ama i gay anche perchè c’è tanto altro di cui parlare.. e che senso ha parlare di questo a cosa porta? ad odio te lo dico io. a razzismo, ad etichettare, allora ti dico che li ci vanno anche molte donne etero. e la battuta di Simone che tra poco i discriminati saranno gli etero è davvero vecchia e pessima, nasconde una latente omofobia. è così poi che ognuno sfoghi le proprie idee moraliste e finte buoniste.
il post di Simone è imbarazzante e fuori luogo tanto quanto quelli di kris e Alex… Condivido anche le virgole di quanto invece dice Robin Hood.
La notizia non è che ci sono i gay, ma che ci sono persone che usufruiscono dei luoghi pubblici in modo improprio negando la facoltà ad altri di usufruire propriamente di quell’area, commettendo tralatro reato di oscenità in luogo pubblico . Stesso articolo poteva essere riferito a eterosessuali qualora fossero stati protagonisti. La cosa sconcertante è che questa cosa sia abbastanza nota, (addirittura all’estero!) ma al momento nessuno interviene. Chiedo alla redazione: E’ stato segnalato ai carabinieri /polizia di zona il problema ?
Il “Prof. Paolo” non contento delle ripetute figure di menta rimediate in passato continua con i suoi attacchi personali. Imbarazzante è leggerla ogni volta “professor” paolo.
Vede “gentile” Simone, come può facilmente constatare rileggendo le mie due righe, io ho criticato non lei, ma un suo preciso e opinabile intervento (“Il post di Simone è…”) e ho espresso il mio punto di vista, in questo caso coincidente a quanto scritto da un altro lettore.
Lei invece, esula completamente da tutto ciò e non critica la mia opinione riguardo l’articolo (che appunto è opinabilissima), ma mi porta un impapocchiato attacco personale, accusandomi di fare attacchi personali (!?!) e vaneggiando su mie presunte figuracce, guardandosi bene però dal citarle…
Cerchi di criticare le mie idee, se lo ritiene giusto, e cerchi di rendersi più credibile, se lo ritiene possibile…
Mentre ci pensa su, io mi godo interventi intelligenti, equilibrati e ragionati come quelli di Valentina F. e altri.
Saluti.
Per le figuracce rimediate è sufficiente consultare l’archivio di VignaclaraBlog alla voce riapertura cassia antica. Lì ha toccato il fondo per non riemergere più.
Visto che siamo off topic chiudo qui la questione e non replicherò oltre.
Era ora che qualcuno intervenisse!Ogni volta che andavo a trovare la mia anziana madre che abita a 40 metri da quell’ingresso, vedevo un grande andirivieni e mi domandavo se i residenti avessero avvisato le forze dell’ordine!Adesso da quando avete pubblicato questo articolo, e vi ringrazio infinitamente, vedo ogni giorno con frequenza di 20-30 minuti una pattuglia dei carabinieri che si ferma sul piazzale davanti al parco dell’oblio e chiede i documenti ai numerosi “uomini soli”che scendono dal sentiero!!!!Infatti da qualche giorno è diminuita la presenza grazie, appunto, al vostro articolo!!
vivere e lascia vivere. semplice
scusate ma che problema vi crea gente che gira li? mica stanno in bella vista…. gli idioti bigotti che parlano ” …vedo quell’andirivieni… ” beh che problema ti crea?? il problema magari è se fossero visibili eventuali rapporti, ma gente che passa e si “infratta” e sparisce dalla vista non vedo che problema ti crea… probabilmente fossero coppie di fidanzatini etero sarebbero passati invece inosservati… pensate anche a quanti bravi mariti e padri di famiglia ci girano li… magari tra loro anche il marito di qualche signora cosi bigotta che si scandalizza a vedere questo passeggio…. ah magari se invece di chiacchierare a raccontare tutta sta bella storiella un tantino omofoba, potevate denunciare come è ridotto il parco con alberi pericolanti , cacche di cani etc etc…. che forse sarebbe piu costruttivo!!
c’e’ molta piu’ipocrisia tra etero che tra gay.nn capisco il senso di questo articolo..
Ogni volta che si parla del mondo gay, come in questo articolo, c’è sempre la levata di scudi di molti gay. Lo sono anche io per cui so di cosa parlo. Ho un compagno con cui vivo serenamente la mia vita e la mia sessualità. Il fatto che appena viene solo citato “en passant” un qualcosa di gay, subito si alzano in volo come vespe impazzite. La volete capire o no che siete voi col vostro modo di fare che ci fate discriminare? Cercate di vivere in maniera naturale e senza tante manie di persecuzione come donnicciuole isteriche. Se l’universo gay è discriminato in parte è anche colpa vostra. Io ed il mio compagno siamo più che rispettati pur vivendo in un quartiere molto difficile da questo punto di vista, ma ci conoscono e ci rispettano. Fatela finita…..checchette isteriche!
Qualcuno mi può ricordare il titolo di quel romanzo (o racconto) in cui si narra di una società nella quale era scandaloso, e quindi vietato, mangiare in pubblico. Era invece lecito e normale fare “certe cose” alla luce del sole. Grazie.
Cogliamo l’occasione al volo di questo articolo che in prima battuta ci era sfuggito per mettere in evidenza ancora una volta come la perdita dell’identità nazionale provoca comportamenti assurdi nei confronti di tutto e tutti, tipicamente aver dato indisponibilità a proposte di lavoro ad un impegno personale per il proprio e l’altrui benessere come vuole essere il cittadino italiano, impegno gravoso su se stessi e di relazione per una paga sempre micragnosa condizione eletta e nobile sacrificata storia e memoria per una facile caccia all’uomo o alla donna passatempo preferito sempre da più persone.
Immemore quindi anche della saggezza popolare che recita in più versi la sorte di chi non si fa mai li ………….sua…….ecc., ecc.……………..
….. sa di trappolotto.
Vuoi fare i comodi tuoi? Bene, vai a casa tua, in albergo, in un motel, a casa dell’amico o dell’amica che sia e non in un parco “pubblico” dove la gente va a passeggiare con cani e bambini, un luogo che serve allo svago e al riposo di tutti e che non è ne deve essere luogo di incontro a sfondo sessuale. Basta con questa tolleranza e questo buonismo ridicolo che giustifica tutto e tutti in nome di un “diritto” che non esiste.
@Kurtz,
Pienamente d’accordo con Lei ovvio come da altri commenti precedenti ai nostri tra l’altro, anche questi sono “reati”.
Ma è pratica comune recente quella di occuparsi in maniera ossessiva delle persone in generale per “conquistare” verità da usare per finalità economiche o di potere, ricorderà la più famosa “macchina del fango” un’attività spasmodica nel cercare e nello scavare nelle vite delle persone alle quali non si perdonano cadute, comportamenti o altro che appartengono ad un passato o ad un presente, soltanto per colpire a morte e qualche fragile persona ci ha lasciato la pelle nel sapere di se stessa sulla bocca di tutti.
Andando poi a vedere chi è chi o chi sono chi si è preso tanta pena per la realizzazione di questo “patrimonio” di conoscenze, è facile scoprire che si tratta di un insieme disperato in alcuni molti casi che ha agito senza alcuna reale necessità per noia forse perché già benestante di suo anche grazie ai soldi facili della politica della prima repubblica.
chiaro a tutti che tale attività è partita e stata fortemente promossa proprio dall’area politica che più di tutte si è adoperata per la “macchina del fango” il Centrodestra, il Polo della Libertà, lavorando senza tregua nella contrapposizione assurda con il mondo del pubblico, politici ed amministratori compresi ed il mondo del privato, mietendo anche vittime illustri.
Costata al Centrodestra nella sua riproposizione come “Popolo della libertà” l’Esistenza Politica atto nobile questo Suicidio politico di Fini e Berlusconi, una maggioranza di oltre 100 deputati alla camera non riconosciuta proprio per questi atti inutili e gratuiti di grave degrado morale e culturale e delle persone rimaste anonime che li hanno realizzati ai quali ovvio più nessuno offre rappresentanza politica.
Per cui Sig. Kurtz non si tratta di tollerare quelli che sono atteggiamenti fuori luogo ma ci si deve preoccupare di queste segnalazioni e messe all’indice come dice la Sig.ra Kris senza un senso vero che è tutto da scoprire.
@Leosc, se voleva fare il solito pistolotto a sfondo politico tirando in ballo vecchie conoscenze…bè l’ha fatto.
Nell’articolo, come in alcuni commenti, non c’è nessuna “ossessione” e tantomeno “conquiste di verità”; tirare il ballo la “macchina del fango” che “colpisce a morte” attribuendola poi ad una parte politica è del tutto fuori luogo e insensato.L’autore dell’articolo è poi persona degnissima e con grande apertura mentale e pensare che possa “mettere all’indice” qualcuno è semplice blasfemia.
Basterebbe leggere con attenzione alcuni commenti per comprendere l’assurdità di talune posizioni (dal momento che mi nascondo dietro ad una fratta posso fare quello che mi pare.. oppure: articolo scritto da uno che non ama i gay e che porta all’odio…..). Qui si sta parlando di un parco pubblico utilizzato per incontri a sfondo sessuale in spregio non soltanto alle leggi ma anche a quel RISPETTO tanto invocato da chi il RISPETTO lo pretende in virtù delle sue tendenze sessuali.
Le ricordo infine, giusto per rimanere nel tema della “messa all’indice” che uno dei più grandi scrittori e poeti italiani, Pier Paolo Pasolini, fu cacciato dal PCI per indegnità morale in quanto “frocio” (come Pasolini amava definirsi senza alcun imbarazzo).
@Kurtz,
sono costretto a moderare l’intervento per diverse ragioni, la prima è quella di cercare di evitare che appaia un prevalere personale sull’argomento, perché citato Pierpaolo Pasolini siamo tutti minuscoli e spiazzati sul tema.
quello come detto che ci “affligge” è il dominio delle proprie emozioni (per così dire).
Una volta si diceva di oltraggio al comune senso del pudore (non so se reato).
Cioè sapere che in un luogo pubblico si consumano tra persone atti di intimità crea rispettivamente imbarazzo, curiosità, ed altro.
Assistere all’effettiva produzioni di questi atti diventa tutta un’altra cosa. Chiaro!
Ora come Lei ha scritto “Qui si sta parlando di un parco pubblico utilizzato per incontri a sfondo sessuale”. Si sta parlando di un luogo scelto perché confacente al solo incontro intimo tra persone, cioè luogo trascurato che offre romantici cantucci riparati.
Cioè come anche detto da Alex sono parchi pubblici in disuso dai cittadini diventati con il tempo luoghi protetti da una rigogliossima vegetazione adatti per incontri intimi passionali anche estemporanei.
Quando la condizione di questi luoghi offrirà sempre meno intimità e sempre più funzione di area verde, le persone (tutte, maschi e femmine) troveranno altri luoghi a loro confacenti per quello che si vocifera essere incontri a sfondo sessuale.
Sono del ’51 e ho sempre abitato in zona. Ricordo che negli anni ’70 le coppiette in cerca di intimità avevano a loro disposizione gli accoglienti alberelli di quello che allora era il parcheggio dello stadio Flaminio, area ora riconvertita ad Auditorium. Era sufficiente andarci dopo il tramonto, cercarsi un alberello il più possibile fronzuto, aspettare che i vetri dell’auto si appannassero e, dopo aver dedicato lunghi sguardi alla propria ragazza, passare ad attività meno contemplative. Tutti gli utenti del parcheggio conoscevano certe sentenze della Corte di Cassazione che avevano statuito come fare sesso in un’auto con i vetri appannati non fosse quello che allora si definiva come “oltraggio al pudore”. Credo che il punto sia questo: se sai che non ti può vedere nessuno puoi anche ritenere di poter fare quel che vuoi con chi vuoi, ma se la zona prescelta per certi tipi di incontri è anche solo potenzialmente visibile da terzi dovrebbero essere le Autorità ad impedire con energia che certe cose accadano, ma sappiamo che l’Italia in generale, e Roma in particolare, è il regno del tira a campà, le priorità sono altre, non abbiamo i mezzi, stiamo monitorando la situazione etc..
Vanni – Roma
Ohibò….ecco perchè Comune e Regione non fanno la manutenzione di parchi e riserve: per evitare la distruzione di romantici cantucci riparati destinati ad incontri intimi passionali….Ma guarda un po’; chi lo avrebbe mai detto!!
No scusate, quello è un luogo di prostituzione vero e proprio, con tanto di retate periodiche dissuasive ma non troppo a quanto pare. Io, quando posso coi miei cani faccio la salita per arrivare al cimitero dei Francesi, e poi riscendo ad anello percorrendo tutta la strada, che è ricoperta di profilattici, deiezioni umane (e non canine), fazzolettini eccetera. Non è un bel vedere, a maggior ragione che già alle 10.30 escono sempre dalle fratte, sorpresi dai cani, “coppiette” interrotte dai cani (che io ovviamente lascio senza curarmi di loro, umani)…è indecoroso. Se fossi con dei bambini, da genitore non saprei come giustificare quelle vedette, quegli imboscamenti, e il porcile che lasciano (al netto della tendenza sessuale, non importa). E’ una riserva naturale INTEGRALE ma non di nudo INTEGRALE o di istinti sessuali INTEGRALI, chi ci va, non deve avere la prontezza di riflesso da riprendere un cane che curioso va a vedere cosa si sta muovendo dietro un canneto, e chi ha figli non deve privarsi di un pezzo di natura perché alcuni già la mattina devono fare letteralmente i loro porci comodi. Le persone che vivono di fronte devono avere un fegato grande in proporzione alla sfrontataggine (per usare un eufemismo) di chi frequenta a scopi sessuali quell’area per sopportare tutto questo.
Leosc , mamma mia che sforzo necessita la lettura di quello che scrivi ! senza poi riuscire a capire granché , magari mio difetto.
a parte il fatto che parlando di quattro o otto gay che si infrattano non serve tirare fuori filippiche e/o pipponi su macchine del fango & C ( la cui unica vera “vittima” alla fine è stato Berlusconi )
solo una cosa , ripristinare quella terribile e desueta cosa che si chiama rispetto ed osservazione del pubblico decoro ; quasi mi vergogno a dirlo e quasi mi sento un vecchio babbione borghese bacchettone mentre vorrei solo non assistere o favorire atti di sodomia che possono essere più tranquillamente compiuti nel talamo domestico , se proprio ti piace.
altrimenti vale tutto , non lamentiamoci più di nulla
poi , vabbè che nella compagine governativa ce ne sono circa 5-6 ai massimi livelli però …
Mi sembra che, tutti, abbiamo perso l’iniziale filo logico del quale parla Robin Hood: il degrado e l’abbandono del Parco di Monte Mario dovuto, anche ma non esclusivamente, all’uso improprio che se ne fa. Indipendentemente dalle preferenze sessuali.