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Morlupo, il mercato del baratto in cinque R: Riusa, Regala, Riduci, Ripara, Ricicla

Galvanica Bruni

baratto120.jpgIl mercatino del baratto a Morlupo, che si tiene ogni prima domenica del mese, è diventato ormai un appuntamento fisso per gli abitanti della zona a nord di Roma. Libri, vestiti usati ma anche ferri da stiro e giocattoli per bambini. Il posto ideale per chi vuole barattare le cose che non usa più. L’iniziativa, nata dall’inventiva di un gruppo di signore dell’Associazione Di Mano in Mano di Morlupo inclini ad elevare i valori ecocompatibili, si è col tempo allargata.

Oltre al baratto ci sono anche banchetti in cui è possibile comprare oggetti di artigianato o usati, tutti però rigorosamente di privati, non commercianti. Insomma il motto è “Non buttare: Riusa, Regala, Riduci, Ripara, Ricicla.

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La piazza Armando Diaz a Morlupo brulica di persone. Tanti dietro i banchetti. E tanti davanti a curiosare tra i tavolini e i piccoli gazebo. Oggetti di artigianato e giochi per i bambini, vestiti e libri usati. In un lato della piazza la scritta “Baratto” fa subito capire che tra questi banchetti, in questa parte della piazza, la moneta non si accetta.

Chi vuole è libero di scambiare oggetti che non usa più: basta portarli ai banchetti allestiti e barattarli senza spesa con quello che hanno portato gli altri. Insomma è possibile dare nuova vita agli oggetti che non ci piacciono o non ci servono più.

Alla base dell’iniziativa ci sono alcune signore dell’Associazione Di Mano in Mano di Morlupo con l’intento di promuovere una maggiore durata della vita utile delle merci e tutte le forme di rispetto per l’ambiente.

“É un’idea nata da un gruppo di due tre amiche – ha raccontato a VignaClaralog.it Elisabetta, vicepresidente dell’Associazione – Amando il concetto di riciclo, di non buttare le cose nel cassonetto come siamo portati tutti a fare, abbiamo pensato di provare a vedere cosa succedeva se iniziavamo a fare dei banchetti mettendo per esempio dei libri che abbiamo già letto e proponendo di scambiarli con altri. È cominciato molto in piccolo e poi mano a mano si é allargato”.

Nella piazza, vicino i tavolini che promuovono il riciclo ci sono anche banchetti di privati che vendono oggetti usati o di artigianato.

“Per adesso – continua Elisabetta – solo con il baratto un mercatino grande non ce la fa a reggersi anche se la nostra idea per il futuro è farlo tutto baratto. Quindi per ora facciamo venire anche dei venditori assolutamente privati, non i commercianti. Pagano davvero molto poco per il posto proprio perché la nostra finalità non è il guadagno ma sviluppare l’idea del riciclo, dell’artigianato”.

Sui tavolini del baratto si trova di tutto. Ci sono anche due ferri da stiro che Elisabetta racconta di aver trovato tempo fa vicino dei cassonetti: “Li ho puliti e ora sono perfetti. C’era solo il calcare. In mezz’ora sono tornati come nuovi. Perché buttarli?”. Insomma, usare un oggetto finché funziona anziché rimpiazzarlo con un nuovo modello.

La piazza è popolata di gente che gira per i banchetti in cerca di qualcosa da scambiare o da comprare. Tanti i bambini che affollano soprattutto il centro della piazza che, in occasione della festa della Costituzione italiana organizzata dal comune di Morlupo, è occupato da cartelloni stesi a terra su cui i bambini posso disegnare e colorare gli articoli della Costituzione.

E tra i tavolini del baratto una parte è riservata proprio a loro: è l’angolo dei bambini. Giochi da tavolo, peluche, libri, vestiti. I bambini vengono con i loro giocattoli che non usano più e li scambiano con quelli degli altri. Così come le mamme portano buste di vestiti dei figli per barattarli con altri di misura più grande.

“Tutti questi giochi per il mare – svela Elisabetta – erano stati buttati. Erano semplicemente sporchi di sabbia. Io li ho ripuliti e riconfezionati. Questo perché alla fine dell’estate i genitori preferiscono buttarli e poi ricomprarne altri. Ma è importante insegnare ai bambini a sciacquare i propri giocattoli e a tenerli per l’anno successivo. E’ importante insegnargli il valore dei prodotti che va aldilà del prezzo”.

Tutto per diffondere la cultura del non buttare. “La nostra è una associazione di promozione sociale – spiega la Presidente Emanuela – che promuove sul territorio una coscienza ambientale. E questo mercatino non è l’ennesimo mercatino ma ha un’utilità sociale. Noi ci scambiamo le merci e anche quelli che vendono fanno circolare roba usata.
Non sono oggetti nuovi, i classici oggetti stock che vengono prodotti. Anche chi non fa il baratto comunque ricicla materiale che altrimenti andrebbe buttato. C’è ad esempio il riciclo dell’olio di oliva per fare il sapone. E poi c’è il concorso del riciclo con tutti gli oggetti che hanno cambiato destinazione”.

L’Associazione ha infatti organizzato un concorso per premiare l’idea riciclo più originale e più gradita dalla gente. Su un banchetto sono esposti tutti gli oggetti ottenuti con materiale riciclato: un orologio ricavato da una padella, un tappeto fatto di vecchie magliette, sapone ottenuto da olio d’oliva e una tenda fatta interamente di tappi di bottiglia. Tutti possono votare e vengono premiati i più votati. Le coppe? Rigorosamente riciclate.

Daniela Buongiorno

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