Legambiente torna a denunciare un “nuovo allarme polveri sottili a Roma e nel Lazio” con un dossier nel quale si dimostra come nel 2012 a Roma ci siano stati ben 366 episodi di superamento dei limiti di legge. La centralina peggiore è stata quella di Corso Francia, con 57 giorni di superamento. La denuncia è stata lanciata questa mattina in via Salaria con un blitz di Legambiente, nell’ambito della campagna contro l’inquinamento atmosferico “Mal’aria”. Come si legge nel dossier, nel 2012, Roma ha confermato una presenza costante di polveri PM10 nell’aria.
nella Capitale ben 366 gli episodi di superamento dei limiti di legge nelle 13 centraline della rete di monitoraggio dell’Arpa Lazio: oltre al record della centralina di corso Francia numerosi sforamenti dei livelli consentiti sono stati registrati nelle centraline di Magna Grecia con 53 giorni, Tiburtina con 50 e largo Preneste con 45. Anche le concentrazioni di biossido di azoto risultano superiori ai limiti di legge nella centralina di Fermi con 27 ore fuorilegge e in quella di Tiburtina con 22 ore.
“A Roma e nel Lazio – ha detto il presidente di Legambiente Lazio, Lorenzo Parlati – non ci si può ricordare di tutelare i polmoni dei cittadini dalla cattiva qualità dell’aria solo quando è necessario fissare le targhe alterne: serve una nuova politica per fermare le auto private e far camminare i mezzi pubblici, a partire almeno dalla protezione di vecchie e nuove corsie preferenziali. E servono pedonalizzazioni estese, a partire dal Colosseo, per sfavorire l’uso dell’automobile”.
Sul fronte sanitario, Legambiente ricorda lo studio Aphekom: “Se nella Capitale la concentrazione media annuale di polveri sottili PM 2,5 si riducesse a 10 microgrammi per metro cubo (il livello raccomandato dalla Organizzazione Mondiale della Sanità) sarebbero evitate un incredibile numero di 1.278 morti (997 per cause cardiovascolari) e la popolazione di 30 anni guadagnerebbe un anno di vita, con un beneficio economico superiore ai 2 miliardi di euro”.
© RIPRODUZIONE RISERVATA
VOGLIAMO IL SOTTOPASSAGGIO A CORSO FRANCIA!
E’ uno scandalo che il sottopassaggio di Corso Francia non sia mai stato realizzato.
Sveltirebbe tutto il traffico in ingresso ed uscita da Roma nord e renderebbe l’aria respirabile per un intero quartiere.
Hanno speso miliardi nelle opere più insensate e non sono stati capaci in tutti questi anni di realizzare un’opera di cui è evidente a tutti l’utilità.
Vergogna.
Ben detto Gian,
e poi bisogna realizzare una urbanistica decente e non sterminati quartieri dormitorio da cui ogni mattina partono migrazioni bibliche di lavoratori verso gli uffici del centro.
Il tutto aggravato da strade strette e trasporti pubblici largamente insufficienti.
Sono stato a Seul, 9 milioni di abitanti, 20 in tutta l?area metropolitana, ma non c’è il senso di oppressione e soffocamente che si percepisce nelle nostre congestionate periferie.
Saluti, e cerchiamo di imparare da chi ha fatto meglio di noi.
Postilla:
ho come la sensazione che non si faccia nulla per l’urbanistica, nulla per la viabilità, nulla per i trasporti pubblici, nulla per l’uso delle biciclette, ma solo vessazioni conto le automobili, senza dare nessuna ragionevole alternativa.
Ci domandiamo, poiché questo è un problema esistente da anni,cosa abbia programmato in proposito l’amministrazione del XX Municipio e cosa abbia proposto alle autorità competenti. A noi comuni cittadini risulta che il trasporto pubblico non è stato incentivato, né razionalizzato; non sono stati creati parcheggi di scambio, non è migliorato il trasporto su ferro del tutto inadeguato (vedi relazioni Comitato Pendolari Roma Nord ), né si è data attuazione alla proposta da noi più volte presentata a tutte le autorità competenti e da queste approvate, della navetta di collegamento tra la Roma Nord e la Cassia. Che fine ha fatto questo progetto che aveva già ottenuto dall’Atac il numero 35?
Grazia Salvatore
vicepresidente Comitato Cittadino per il XX Municipio