Subito dopo aver pubblicato il comunicato dell’assessore Giuseppe Mocci ci ha raggiunti telefonicamente il presidente del XX Municipio, Gianni Giacomini, che a quanto già dichiarato da Mocci desidera aggiungere queste parole: “mi attaccano perché sono cristiano e nelle parrocchie dove sono stato invitato ho detto parole da cristiano. Cos’altro avrei potuto dire in un’occasione e in un luogo nel quale mi riconosco per valori e sentimenti comuni alla stragrande maggioranza dei mie concittadini e comunque condivisi da tutti i presenti ai concerti?”
“Chi mi attacca per il solo gusto di farlo, almeno lo faccia su argomenti concreti – esclama Giacomini riferendosi chiaramente alle accuse del consigliere PD Marco Tolli – perchè una cosa è certa: politicamente parlando – conclude – fra pochi mesi sarò io a cantar per loro il de profundis”.
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Il De Profundis il PDL lo ha già cantato,purtroppo, per l’Italia, per la città di Roma e il presidente Giacomini non ha certo brillato per efficienza, Vogliamo parlare della voragine di via Comparini ? Della situazione delle strade del municipio in cui le buche diminuiscono di numero e aumentano di superficie ? Del degrado nei quartieri in cui non si è investito in nulla. Dell’abbandono e incuria delle zone verdi ? La redazione di VCB ha una intervista di 4 anni fa in cui il candidato presidente faceva tante promesse , soprattutto in tema di mobilità, quante sono state realizzate concretamente ? E in tutto questo le convinzioni di fede religiosa non c’entrano per nulla e non va mai mescolato il sacro con il profano.
ecco il video : http://www.youtube.com/watch?v=YP5Ih3sI3gs
Del cristiano non sembra avere – quantomeno – la modestia. Sicuro di avere l’approvazione di “tutti” i presenti? Sicuro? A leggere i commenti inviati a VCB non sembrerebbe così…
Altro video : http://www.youtube.com/watch?v=yVsk6s3jCkY
Promesse : Metro C, collegamento con la Salaria, bus più numerosi e confortevoli, stazioni protette e funzionanti : i cittadini non si sono accorti di nessun miglioramento, anzi è tutto peggiorato.
Mi accusano perché sono cristiano! Il presidente Giacomini discriminato per la sua fede cristiana?
Siamo in presenza di una espressione mistificatoria, altisonante che va, piuttosto, utilizzata con molta cautela. E’ una espressione che tenta di allontanare l’attenzione dall’oggetto dell’accusa, richiamando, addirittura, un valore come l’adesione a una fede religiosa e paventando pericoli di discriminazione in quanto praticante.
La realtà, credo, sia ben altra.
Il fatto va, molto semplicemente, rubricato come il tentativo del presidente del Municipio di svolgere propaganda elettorale e ricerca del consenso in un luogo e in un momento inadatto. Utilizzare una chiesa, una occasione di elevazione spirituale per rivolgersi agli spettatori di un concerto gospel su argomenti religiosi è banalmente una cosa sbagliata, da non ripetere. E gradirei che il presidente del mio Municipio non incappasse in questi incidenti nel proseguo della sua campagna elettorale.
Risponda, piuttosto, ai cittadini che formulano richieste e interpellanze. Come da mese fanno, inascoltati, i residenti e aderenti al Comitato abitare Ponte Milvio
Ho dato inizio io alla querelle sull’intervento, nella mia parrocchia, del Presidente Giacomini. Non mi interessa di fare qui con lui polemica politica, che riguarda solo la sua campagna elettorale. Mi interessa ribadire le ragioni della mia critica, sul contenuto della quale il Presidente tenta inutilmente di glissare spostando il discorso verso altri e su altri argomenti. E’ assolutamente grave e oggettivamente meschino cercare di addossare a me, cristiano, il desiderio di oppormi al suo intervento “cristiano” per farne un…martire. Di attaccarlo, come egli afferma, “per il solo gusto di farlo e non “su argomenti concreti”. Quel suo “concreto” comportamento di ruolo e la sua testimonianza di cristiano sono forse cosa “astratta”? Ma sul merito egli non risponde. La mia accusa è semplicissima e la ribadisco qui: un rappresentante ufficiale della cittadinanza, investito di una funzione non di parte ma LAICA non può fare interventi di parte avendo a tracolla la fascia di Presidente, che è il segno della rappresentanza di TUTTI i cittadini. Questa, indipendentemente dall’essere di una o di un’altra parte politica, è “oggettiva” strumentalizzazione della fede religiosa e del ruolo, e il sospetto dei fini politici scatta inevitabilmente, particolarmente in tempi di campagna elettorale. Tanto più a me cristiano questa risulta indebita ed inaccettabile invasione di campo, e il principio non dipende dal segno politico di chi la esercita. Il curriculum di cristiano del Presidente, che l’assessore Mocci richiama in un suo intervento, fa titolo di certo, per chi è cristiano, ma solo nelle occasioni nelle quali sia questo il riferimento e non il ruolo pubblico con la fascia a tracolla. Credo che questi elementi rappresentino un’imprescindibile esigenza di chiarezza per chi è interessato a difendere il valore autentico della fede e la funzione autentica della politica. E questo credo debba valere in modo assoluto per tutti quelli a cui entrambe quelle cose stanno a cuore, come pare sia (ma non ne posso evidentemente essere certo) per il Presidente e l’ Assessore.
Giacomini novello martire cristiano!?
Ma siamo ancora ai tempi delle persecuzioni?
Non è che si è troppo immedesimato nel ruolo dopo avere ricostruito storicamente la battaglia di Saxa Rubra?
E poi chi sarebbero i persecutori?
Queste domande spontanee a non voler trattare il fatto con la necessaria serietà e trarre considerazioni sulla gravità dello stesso.
Siamo evidentemente in campagna elettorale, ma altrettanto evidentemente il nostro Presidente uscente (speriamo per sempre!!!) non è all’altezza neanche di questa, tanto ricorre a vecchi e consunti stereotipi comportamentali – ahimè – caratteristici degli anni cinquanta.
Perchè già nei decenni successivi, gli stessi notabili DC cominciavano ad evitare tali confusioni speciose e strumentali del sacro con il profano.
Dunque ancora di più oggi risulta intollerabile e offensivo – soprattutto così dovrebbe essere per i credenti – che un esponente pubblico, nel pieno del suo ruolo istituzionale con tanto di fascia tricolore, faccia inopportuna speculazione di valori e ideali che appartengono ad altre categorie dello spirito, al fine, fin troppo esplicito, di sostenere la sua candidatura.
Grave che un esponente pubblico nel pieno del suo ruolo istituzionale compia strani e sospetti mescolamenti tra fede e politica in un luogo che meriterebbe altro rispetto (tanto più da chi si professa platealmente cristiano), sottraendosi dall’affrontare i temi reali del territorio nelle sedi opportune.
In questo modo non ottiene altro che perdere di credibilità sia come uomo di fede sia come uomo politico.
E, inoltre, questo nell’ambito di una manifestazione finanziata con denaro pubblico!!!
Quanto alla inopportuna e inutile stampella che subito l’Assessore Moccia si affanna ad offrigli, questa si commenta da sola.
Gli amministrati non sono interessati al credo religioso dei loro Amministratori, ben altre sono le valenze laiche che vorrebbero poter verificare nelle azioni e nelle decisioni che caratterizzano l’operato di questi.
Laicamente, invece di minacciare cristianamente il de profundis per questi nostri Amministratori, preferiamo stendere pietosi veli sul loro governo quinquennale.
Si tratta di fatti e circostanze che sono sotto gli occhi di tutti e i cittadini, sicuramente molto più maturi di quanto questi personaggi si ostinano a credere, sono in grado di giudicare e sapranno scegliere non facendosi incantare da professioni di fede o da atteggiamenti da protomartiri.
Non si deve meravigliare Francesco (il cui commento è condivisibile dalla prima all’ultima riga) del fatto che “il Presidente tenta inutilmente di glissare spostando il discorso verso altri e su altri argomenti”: si tratta di un modus operandi al quale siamo abituati, ma che certamente non rinunciamo a contrastare.
Infatti per concludere, chiediamo pubblicamente al Presidente di volersi finalmente ricordare di essere ISTITUZIONALMENTE debitore nei confronti dei cittadini di precise risposte a fronte di precise interrogazioni ricevute nel più assoluto rispetto di norme e regolamenti.
O insieme ai documenti inopinatamente da Lei richiesti per aggirare il Suo dovere, Le dobbiamo fornire anche i nostri certificati di battesimo?
Cerchiamo di mantenere un livello di serietà e di concretezza intellettuale in questa campagna elettorale.
Presidente Giacomini lo faccia per rispetto dei cittadini, credenti o meno che siano.
Paolo Salonia, portavoce del Comitato Abitare Ponte Milvio
Premesso che niente mi importa del Presidente Giacomini e che la mia non e’ una difesa del suo operato, ma mi chiedo perche’ prendersela tanto per la poca “laicita’” del suo discorso? Voi pensate che in Israele a qualcuno possa fregare un tubo se un politico parlando in una sinagoga fa strumentalizzazione? Voi pensate che in Iran a qualcuno possa interessare niente se un politico parlando in una moschea dimostra scarso rispetto per la poca laicita’ delle istituzioni? Solo in questo paese e’ stato possibile mettere in discussione il Crocefisso nelle aule perche’ offendeva i non cattolici! Ma quand’e’ che la smetteremo con queste idiozie cominciando a pensare ai nostri guai che ne abbiamo in abbondanza?
Tra tutte queste interessanti dissertazioni , qualcuno mi può concretamente dire cosa ha detto Giacomini durante la sua omelia ?
Il signor Strix, deve essere una di quelle persone che amano le cose “concrete”, il “fare” (invece di pensare?): egli ama evidentemente omologarsi alle intolleranze iraniane e di Israele. E’ un suo diritto. Devo forse rivolgergli le mie (nostre) scuse per avergli fatto perdere tempo? Ma non è che occuparsi degli argomenti in oggetto sia, secondo me, una sottigliezza o un interesse da perditempo “idioti”. Né mi interessa di chiedergli illuminazioni su ciò che è o non è importante, per regolarmi poi di conseguenza. Io ed altri viviamo, secondo lui, in un mondo irreale, dove non esistono Strix a dispensare le loro saggezze, ma vorrei informarlo del fatto che a me, e a tanti altri “idioti” con i quali mi sento in buona compagnia, va bene così. Se poi la laicità delle istituzioni è una civile (e costituzionale) conquista storica delle nostre democrazie che a Strix non interessa, ciò è molto grave, a mio parere.
Grazie e cordialità, perciò, ma niente scuse.
Perche’ mai Signor Francesco mi deve delle scuse? Nella sua “precipitazione” ha confuso l’idiozia di togliere il Crocefisso dalle aule scolastiche con le sue osservazioni che tutt’al piu’ trovo banali. Di cosa mai avrebbe dovuto parlare un Presidente di Municipio ad un concerto di Natale, in una parrocchia, alla presenza di un vescovo? E’ vero sono uno che ama “il fare” e si guarda bene dal considerare questa “laicita’” una conquista! In questo paese, in nome proprio di questa conquista si fanno le scuse a tutti (altrove se ne fregano degli errori commessi nel passato); quasi ci dobbiamo vergognare, nel paese fulcro della cristianita’ di essere cristiani. Siamo arrivati all’assurdo che in una scuola pubblica si proibisce di fare il Prrsepe per non offendere chissa’ chi: altra idiozia! Magari il Presidente Obama per rispettare la sensibilita’ degli amanti dei tacchini dovrebbe per la festa del ringraziamento mangiare pesce!
Stia sereno Sig. Francesco che nessuno la vuole illuminare!
Per mesi Renzi e Bersani ci hanno scassato le scatole con i loro ridicoli battibbecchi e vogliamo impedire al povero Giacomini di fare professione di fede? Alla faccia delle conquiste democratiche.
Appunto, sig Strix, perché la sua lettura è completamente sbagliata: come vede io ho difeso argomenti, non le ho rivolto assolutamente le scuse, che ironicamente per un momento ho ipotizzato come puro espediente retorico. Se lei pensa che io abbia scritto quelle cose perché intendo vergognarmi di essere cristiano questa sua illazione è un’offensiva stupidaggine, e io sono esentato dal fare qualsiasi commento, perché sarebbe solo tempo perso.Ovviamente lei deve essere uno che si ritiene un “vero cristiano” DOC, mentre io (e tanti come me) non lo sono, secondo lei. Accetto serenissimo questa sua “scomunica” e continuerò anche a mantenere per la parola laicità il significato solito, ben noto a tutti ed apprezzato solo dai democratici. Se capitasse di conoscerci ed incontrarci a messa (io ci vado sempre) le stringerei la mano, benché fuori da quella situazione il reciproco radicale rifiuto di ognuno di noi per le idee dell’altro ci accomuni e renda impossibile un dialogo. Mi dispiace inoltre per le sue scatole scassate, ma non capisco cosa c’entrino Renzi e Bersani nei discorsi che facevo. Ma ci rinuncio, non glie lo chiedo, e mi fermo qui. Un saluto cordiale, senza animosità.
Quel “simpaticone” di Edward Luttwak ritiene che i nostri problemi nascano dal fatto che siamo cattolici: non rispettiamo le regole perche’ giustifichiamo e perdoniamo tutto e tutti…..tutti i nostri amici ovviamente mica i nemici!