Si inaugura venerdì 30 novembre, alla galleria Artemare in via dell’Acqua Traversa 247, zona Cassia Antica, la mostra “Omaggio a Rudolf Claudus, pittore del mare”. La raccolta di quadri in esposizione è il dovuto tributo per ricordare i 120 anni della nascita del grande maestro marinista, sono infatti esposte alcune opere importanti provenienti da collezioni private. Con l’occasione, sempre il 30 novembre, la galleria, prima in Italia a specializzarsi in dipinti e letteratura di mare, navi e barche, festeggia 16 anni di attività.
La mostra
Un panorama di cielo e mare, la tranquillità di una navigazione, le vele d’epoca, la convulsione di uno scontro e la tensione della battaglia nella storia navale italiana, sono i soggetti rappresentati nei quadri di Rudolf Claudus in mostra.
L’esposizione sarà visitabile fino a sabato 19 gennaio 2013 con orario 10 – 13 e 16 – 19,30.
Rudolf Claudus è nato il 23 aprile 1893 a Odenburg ora Sopron, vicino Vienna, il padre era un ufficiale dell’esercito. Non sono molte le notizie sulla sua infanzia, Importante per la sua vita fu lo zio, l’ammiraglio Sternek della marina imperiale austro-ungarica.
Da ragazzo era evidente il lui l’attitudine al disegno che lo porta a frequentare gli studi di alcuni pittori dai quali apprende i rudimenti del mestiere. La sua vocazione era l’arte marinista che corrispondeva al suo amore per il mare.
Alla fine della prima guerra mondiale è a Pola – Istria e entra in amicizia con gli ufficiali della Marina italiana: inizia così un lungo periodo di collaborazione con la Marina italiana di cui divenne in pratica il pittore ufficiale. In circa mezzo secolo di sodalizio ha realizzato centinaia di opere destinate ad ornamento delle sale di navi e Circoli, delle stanze di rappresentanza dei palazzi della Marina e per essere donate in occasioni di manifestazioni alle Autorità.
Nel 1935 il presidente Roosevelt lo chiama negli USA riconoscendo il suo talento. Di questo periodo sono i dipinti sugli aspetti navali della guerra d’indipendenza americana per la Galleria Elisabettiana di Washington e gli splendidi acquarelli per l’Accademia Navale di Annapolis.
Dal 1936 al 1940 Claudus è a La Spezia e ospite presso il Circolo di Marina si dedica a decorarne le sale; ugualmente adorna gli interni delle più importanti navi della squadra. La Regina Elena sul finire del 1941 gli commissiona sessanta dipinti per la raccolta dei Savoia con soggetto episodi di storia navale della Real Casa.
Per la seconda volta vive un conflitto mondiale. Lavora anche a Taranto e per la Marina studia la mimetizzazione della livrea delle navi. Dopo l’8 settembre 1943 finisce in prigione a Genova, per non aver aderito all’Anschluss. Liberato nel dopoguerra è ospite della Royal Navy e subito ricomincia a lavorare, alcuni suoi quadri sono oggi anche in Inghilterra.
Dal 1947 al 1953 Claudus viene ospitato dall’Accademia Navale a Livorno e la sua attività ritorna frenetica. Molte delle sue opere sono usate per farne dono a personalità come re Faruk, il presidente del Venezuela, il presidente Kennedy, il re di Danimarca, lo Scià di Persia e molti altri.
Si trasferisce nel 1956 a Gallese, in provincia di Viterbo e nella sua produzione compaiono ora opere di soggetto diverso, scene come la trebbiatura i pranzi in campagna, le nature morte e i fiori di campo o quadri ispirati agli scorci di Roma.
Vive così il grande maestro marinista fino alla sua morte a Roma, l’11 aprile del 1964. Ha lasciato opere cui il tempo sta rendendo sempre maggiore giustizia. Di recente una strada del comune di Gallese è stata a lui dedicata. (biografia di Daniele Busetto)
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