Samuele Piccolo, 30 anni, enfant gâté del PdL romano, ribattezzato mister preferenze (12mila nel 2008), attualmente vice presidente del consiglio comunale di Roma dopo esser stato consigliere delegato del sindaco alla sicurezza e poi alla promozione economica delle periferie, è stato messo agli arresti domiciliari con le accuse di associazione a delinquere e finanziamento illecito ai partiti. Stessa sorte al padre e ad altre quattro persone. Il fratello Massimiliano, accusato di essere a capo dell’associazione, è finito invece direttamente in carcere.
Secondo quanto si è appreso, tramite una serie di società della famiglia Piccolo sarebbero stati creati finti crediti Iva. I fondi acquisiti con queste operazioni e sottratti alle casse del fisco sarebbero stati poi dirottati all’attività politica dello stesso Samuele. La Guardia di Finanza, che ha condotto l’indagine e notificato gli atti d’arresto, oltre ad aver minuziosamente perquisito questa mattina il suo ufficio in Campidoglio, ha sequestrato beni, per un valore di due milioni di euro, intestati al fratello Massimiliano .
Subito sospeso dal PdL. Vincenzo Piso, deputato e coordinatore PdL del Lazio, e Gianni Sammarco, deputato e coordinatore del PdL di Roma hanno fatto sapere che “a seguito delle indagini e dei provvedimenti della magistratura nei confronti del consigliere Samuele Piccolo, e’ stato stabilito di sospenderlo a scopo cautelativo dal Popolo della Libertà fino a che non sarà concluso l’iter giudiziario”.
“L’arresto di Samuele Piccolo dovrebbe far riflettere sulle campagne elettorali ‘faraoniche’, quelle degli inviti a cene abbondanti, dei gadget costosi, degli spettacoli offerti, dei soldi dati per fare i rappresentanti di lista: chi spende milioni di euro per andare a ricoprire un ruolo da 1.500 euro al mese, e’ a forte rischio” ha dichiarato a caldo Fabio Sabbatani Schiuma, gia’ vicepresidente e consigliere comunale di Roma.
“Ci risiamo” commenta invece il consigliere comunale del Pd, Paolo Masini “Ecco l’ennesimo arresto che colpisce uno degli uomini piu’ vicini al sindaco Alemanno, al quale in passato, ironia della sorte, era stato affidato il delicato compito di delegato del sindaco sulla questione della sicurezza. Ricordiamo che Samuele Piccolo – aggiunge Masini – risulta anche il rappresentante piu’ significativo dell’Assemblea capitolina, avendo raccolto il maggior numero dei consensi nel partito di Berlusconi e Alemanno a Roma. Fra scandali, truffe e arresti, con Alemanno la nostra citta’ e’ sempre piu’ umiliata sulla questione morale. Il sindaco faccia chiarezza e possibilmente anche pulizia al piu’ presto per il bene della comunità”
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No comment…
Una triste vicenda che dovrebbe far riflettere i partiti che propongono il ritorno alle preferenze (cancellate con un referendum),anche per l’elezione del PARLAMENTO. ma soprattutto le persone che appoggiano la proposta senzaconsiderare che se le prefernze per l’elezione dei consigli regionali, comunali, municipali e circoscrizionali possono aver un senso, pur favorendo comportamenti illeciti, ma non generalizzati, nelle grandi circoscrizioni elettorali nazionali avrebbero solo un impatto negativo, svantaggiano le candidate e i candidati onesti.