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Si farà o non si farà l’asilo nido a Valle Muricana?

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Al km 3 di Via di Valle Muricana, in via Sulbiate, da circa due anni è stata terminata una struttura destinata a centro polivalente. Non è stata mai aperta. Perché non convertirla ad asilo nido, visto che la zona, abitata da circa 10mila residenti, ne è priva? E’ questo il tema che ha impegnato per oltre due ore il Consiglio del XX Municipio nella giornata di lunedì 3 ottobre.

Un tema molto attuale quello degli asili nido, visto che in materia di cronica carenza di posti in tutta la Capitale il XX Municipio detiene il primato negativo in assoluto: nel 2011, nell’intero quadrante Cassia-Flaminia, su 821 nuove domande ne sono state accettate solo 372, il 45%, che sommate alle conferme da anni precedenti, porta a 500 il numero dei bambini accolti dalle strutture pubbliche. Ben poca cosa rispetto all’elevata domanda.

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Domanda che in zona valle Muricana è ancora più sentita, visto che gli asili nido più vicini sono solo due, a Labaro e Prima Porta, anch’essi super affollati.

Da qui la proposta di risoluzione presentata dal Gruppo PD con l’obiettivo di impegnare la Giunta e la Presidenza del XX Municipio a fare tutte le verifiche necessarie e, in caso di esito positivo, a convertire il centro polivalente sito in Via Sulbiate in un asilo.
Proposta che però non ha raccolto l’ok del Consiglio ed è stata rinviata alle commissioni per un maggior approfondimento.

Diversi i pareri espressi prima della votazione che ha decretato il rinvio.

Per l’assessore alle scuole Marco Perina, dichiaratosi “concettualmente d’accordo, come lo sono sempre quando si tratta di incrementare l’accoglienza nelle strutture pubbliche”, la proposta di risoluzione non è lo strumento giusto per affrontare questa decisione. Troppo blanda e generica, “avrebbe finito per confluire nelle tante risoluzioni approvate e rimaste inattuate”.
Non serve a nulla, secondo Perina, chiedere di verificare a valle la fattibilità della proposta. Le verifiche si fanno a monte e poi si porta in aula un documento compiuto che non lasci spazio all’imprevedibilità, ed in tal senso si è dichiarato pronto ad attivarsi personalmente.

Dello stesso avviso il presidente Giacomini che ha ricordato come la situazione economica del Comune renda oggi “quasi impossibile ipotizzare investimenti su nuovi plessi scolastici, piuttosto che la trasformazione in tal senso di edifici già costruiti”, spiegando che in questo periodo il Campidoglio è molto più propenso a favorire convenzioni con strutture private.
Giacomini ha chiesto quindi il rinvio della proposta alle commissioni urbanistica e scuole per una nuova valutazione della stessa.

A dargli “man forte” l’assessore all’Urbanistica Giuseppe Mocci, secondo il quale dal punto di vista urbanistico, di piano regolatore e di piano particolareggiato della zona, “la trasformazione del centro polivalente ad asilo nido, peraltro per una sola quindicina di posti, aprirebbe una serie di problemi non indifferenti, non ultimo che la variante di piano andrebbe preventivamente votata dal consiglio capitolino”.
Anche Mocci ha supportato la richiesta di rinvio in commissione urbanistica auspicando che la stessa – che peraltro aveva già rilasciato parere positivo sulla proposta – la rianalizzi alla luce delle sue considerazioni.

Di tutt’altro avviso Marco Tolli, consigliere PD. “Ritengo – ha dichiarato all’aula – che il Municipio debba tentare in tutti i modi di dare alla struttura polivalente una nuova funzione. Ciò non perché a Valle Muricana non si senta il bisogno di avere una sede che ospiti varie associazioni ma perché va considerato che in un quartiere di oltre 10mila abitanti non esistono altri spazi pubblici.”

“Bisogna avere coraggio nel prendere le decisioni – ha incalzato Tolli – non siamo qui a rivendicare la paternità di una proposta della quale facciamo ‘omaggio’ al consiglio. Siamo pronti a lavorarci insieme alla maggioranza. Se realizziamo l’asilo nido avremo fatto il bene del territorio, se non ci riusciamo avremo perso in due. L’appello che rivolgo alla maggioranza – ha concluso Tolli – è quello di cogliere lo spirito costruttivo della nostra proposta di risoluzione”.

Si va al voto ed il risultato è scontato, la proposta viene rinviata in commissione.

Sarcastico Alessandro Pica, consigliere SEL, che a VignaClaraBlog.it dichiara: “viste le considerazioni dell’assessore Mocci che ha messo in discussione l’operato della commissione urbanistica, che aveva valutato positivamente la proposta, mi aspetto che Marco Petrelli, presidente della commissione, dia subito le dimissioni. Oppure, se Petrelli ha invece lavorato bene, che si dimetta Mocci. E’ certo che, in questa vicenda, uno dei due ha sbagliato o sta sbagliando”.

Claudio Cafasso

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9 COMMENTI

  1. La storia è sempre la stessa…Quello che fanno i,cosiddetti, “RAPPRESENTANTI” DEL
    POPOLO, cosiddetto, “SOVRANO” nei siti di potere, è lontano anni luce da ciò che servirebbe e che dicono di voler fare quando parlano alla piazza.
    Quando non si vuole dare o fare qualcosa d’importante, magari per favorire qualche “amico”, si ricorre a discorsi demagogici con i quali si promette molto di più in un avvenire che non arriverà MAI.
    Meno male che GIACOMINI, non più tardi di qualche mese addietro, ebbe a dichiarare che la nostra zona gli sta , particolarmente, a cuore…

  2. Ma l’assessore Mocci non poteva partecipare alla Commissione Urbanistica e dare in quella sede il suo contributo? Che senso ha fare commissioni su un tema così importante senza sentire l’assessore di riferimento?
    Ha ragione Pica, chi si deve dimettere ? Petrelli che è stato sconfessato da Giacomini e Mocci o Mocci che non di degna di contribuire ai lavori della Commissione?
    …Stiamo messi davvero male!!!!!!!!!!

  3. Purtroppo i “nostri” rappresentanti politici presenti in municipio invece di pensare ai loro interessi dovrebbero cercare di smetterla con la demagogia e iniziare a far qualcosa di reale a Valle muricana.Possibile che in una zona con quasi 15000 persone non si riesca a fare un opera cosi’ importante come una scuola???? Io credo e come me molta gente che la sede di via Sulbiate sia l’unica che lasci una possibilità al nostro territorio di avere una scuola in tempi ragionevoli.Quella è una costruzione che si sta logorando e come lei anche la nostra pazienza…TUTTI COLORO CHE CI DICONO CHE DOBBIAMO TROVARE DEI TERRENI O DEI LUOGHI PIU ADATTI NON FANNO ALTRO CHE AGGIRARE IL PROBLEMA..E PENSARE AI PROPRI INTERESSI…MEDITATE GENTE.

  4. cari lettori, stiamo tutti sulla stessa barca, purtroppo delle problematiche delle nostre zone non interessa niente a nessuno. dicono che provvederanno che hanno grandi progetti, ma tutte chiacchere. i problemi reali sono i nostri e nessuno fara’ mai niente per i nostri quartieri, sempre piu’ degradati, incivili e sporchi. io personalmente sto parlasno della via flaminia sempre piu’ sporca, della viabilita’ all’ingresso di labaro, delle strade e parchi abbandonati, e di noi cittadini lasciati in balia dell’arroganza e dell’incivilta’ senza controllo.

  5. Signora Stefania, le sue pur lecite domande si scontreranno contro un muro di gomma. E’ superfluo parlare di dimissioni, quando ci si rivolge a persone di destra, che di destra non sono. Lo spirito etico al quale si ispirava quel tentativo di apparire un partito di destra che era rappresentato dal MSI e poi da AN è andato a naufragare contro e dentro un guazzabuglio partitico chiamato PDL.. Il problema è più complesso del fatto specifico. Lo scontro se aprire o meno un asilo nido investe al cultura italiana nel suo complesso. In Italia non esiste alcuna cultura rivolta alla famiglia. I Cattolici si riempono solo la bocca della e con la parola “famiglia” senza tradurre alcuna loro azione in reale sostegno alle esigenze delle famiglie italiane. In verità un sostegno la Regione Lazio l’ha dato al problema permettendo di modificare il rapporto educatore /bambino e i metri quadrati per ogni bambino passano da 10 a sei. Invece di fare nuovi asili nido, si trasformano quelli esistenti in pollai. Da oggi in poi le mamme non diranno più – vado a prendere il bambino – saluteranno la loro amica con – Ciao cara, vado a ritirare la mia gallinella -. Non si dimetteranno, scommetto il mio polletto.

  6. Intanto il tempo passa,la struttura è ancora inattiva con il conteiner della protezione civile che si arrugginisce al suo fianco parcheggiato a futura memoria,Presidente Giacomini la prendiamo questa decisione si o no?Basta con il valzer delle responsabilità;domani siamo a dicembre e tra pochi mesi ci sarà l’iscrizione agli asili comunali,con una carenza endemica dei posti a disposizione per i cittadini del xx municipio.Ci vuole coraggio e lungimiranza nelle scelte per amministrare il territorio e lei in questi anni non ha dimostrato ne l’uno ne l’altro.Rimangono ancora due anni alla sua amministrazione per dimostrare che gli elettori non si erano sbagliati nell’affidare a lei le sorti del proprio territorio quindi basta chiacchiere,il tempo sta scadendo.

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