Home AMBIENTE Vigna Clara – C’era una volta un parco, il Parco Belloni

Vigna Clara – C’era una volta un parco, il Parco Belloni

ArsBiomedica

Il 23 maggio 2007, a Vigna Clara, venne inaugurato il piccolo Parco Belloni, nell’omonimo Largo. Per realizzare uno spazio attrezzato per il gioco dei bambini, con panchine e recinzione, vialetti e prato furono spesi dal XX Municipio circa 70mila euro. Era un’area inutilizzata, terra di nessuno che, riqualificata, venne restituita alla cittadinanza. Sono trascorsi quattro anni, oggi è in uno stato di assoluto abbandono.

Oggi i bambini giocano tra i vetri di bottiglie gettate con noncuranza dagli avventori notturni che vi bivaccano a consumare birre, e non solo.
La sporcizia è ovunque, i due vialetti dove nonni e bambini dovrebbero trascorrere qualche ora al sole sono impraticabili.

Continua a leggere sotto l‘annuncio

Per non parlare della sicurezza. La recinzione è disastrata, i vandali che di notte agiscono indisturbati hanno divelto nel tempo numerose assi ed ora i chiodi sono a vista e sporgenti, quindi pericolosissimi per i bambini.

E che dire dei tombini che fuoriescono di un paio di centimetri dalla ghiaia? Se un bambino dovesse scivolare, cadere e batterci la testa potrebbe accadere addirittura una tragedia.

A Parco Belloni il Comune di Roma pare essere latitante. Accantonata l’idea di costruirvi sotto un parcheggio interrato, grazie alla strenua resistenza dei residenti (leggi qui la storia), la piccola area giochi sembra essere stata abbandonata a se stessa.

E se qualcuno dovesse farsi male nel frequentarlo? E’ presto detto, un cartello informa che la responsabilità è tutta sua, in quanto l’area – ecco l’ammissione – non è sorvegliata e quindi le attrezzature sono fruibili si, ma a proprio rischio e pericolo.

Strano modo di declinare le responsabilità da parte dell’amministrazione comunale su di un’area pubblica per attrezzare la quale sono stati spesi 70mila euro dei contribuenti. Come dire, l’avete voluta ed ora tenetevela, no parcheggio no manutenzione.

Edoardo Cafasso

© riproduzione riservata – proprietà EdiWebRoma

© RIPRODUZIONE RISERVATA

6 COMMENTI

  1. E cosa dire del parco di Via dell’alpinismo dove un anno fa è stata promessa una fontanella?

    Servizio Giardini della tanto robaoante Roma Capitale assolutamente assente.

  2. L’articolo e bello ma non è completo , la notte è dormitorio di homless , e non si può accedere neanche nella parte destinata ai cani ….. la mattina presto questi poverini si lavano mezzi nudi alla fontanella e stendono i panni lavati sempre alla fontanella , sulle siepi . Uno spettacolo da terzo mondo !
    Il tutto nel quartiere cosi’ detto “residenziale ” di Vigna Clara dove le case costano mln di euro …..

  3. Per la verità l’articolo accenna a vandali che di notte agiscono indisturbati.
    Forse si tratta solo di poveri senza dimora, ma i risultati non cambiano.
    Insisto che se si riuscisse , magari con il sostegno del Municipio( se ci sei batti un colpo) a farne un parco adottato dal vicinato, chiuso dall’alba al tramonto, potrebbe durante la giornata essere di nuovo utilizzato da bambine e bambini, persone anziane e amiche dei cani.

  4. Ottima idea quella della signora Oliva, purché alla fine il parco sia comunque fruibile da tutta la cittadinanza. Non conosco la legge ma, penso che richieda uno sforzo economico da parte dei cittadini che adottano il parco. E’ vero? Questo per rendere funzionante ciò che per ora è una cosa poco utile? Perché non si pensa allora di adottare anche il XX Municipio per non permettergli più di governare in modo distruttivo come adesso?

LASCIA UN COMMENTO

inserisci il tuo commento
inserisci il tuo nome