Home ATTUALITÀ Nanni, Torquati (PD): Assurdo il nuovo progetto della terza tratta Metro C

Nanni, Torquati (PD): Assurdo il nuovo progetto della terza tratta Metro C

Derattizzazioni e disinfestazioni a Roma

In relazione al nuovo progetto della terza tratta della Metro C, quella che dovrebbe congiungere Piazza Venezia con la Farnesina con un percorso di sette chilometri e sette fermate (leggi qui), il consigliere comunale Dario Nanni, vicepresidente della Commissione lavori pubblici, e il capogruppo del PD in XX Municipio, Daniele Torquati, dichiarano che “dopo mesi di assoluto silenzio, finalmente l’amministrazione capitolina ricomincia a parlare di Metro C” con un progetto che purtroppo “prevede la cancellazione di tutte le stazioni di Roma Nord”

“Il XX Municipio non avrà quindi i previsti collegamenti su ferro e le stazioni di Farnesina, Giochi Istmici, Parco di Veio, Villa San Pietro, Tomba di Nerone e Grottarossa saranno solo un sogno per i cittadini di quell’importante quadrante. Realizzare quel tratto e quelle stazioni sarebbe stato il giusto intervento per tutti coloro che non avendo alternative sono obbligati a percorrere quotidianamente la Via Cassia che è diventata ormai un tappeto di lamiera.”

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“Dopo mesi di buio – continuano Nanni e Torquati – i cittadini del XX Municipio si risvegliano con questa assurda decisione che vede sfumare la possibilità di raggiungere il centro di Roma attraverso il servizio pubblico su rotaia. Per indiscutibili ragioni, da sempre sosteniamo che la metropolitana C deve passare sotto l’asse Cassia raggiungere il quartiere Grottarossa e congiungersi con la linea FM3 alla Giustiniana in modo da avere un ulteriore nodo di scambio, da sempre contestiamo al governo cittadino ed a quello municipale la scelta di spostare il tragitto all’ospedale S.Andrea verso il raccordo, ma certo sopprimere tutte le fermate è pazzesco.”

“Il XX Municipio è stato derubato delle sue fermate ed è grave la latitanza della Giunta Giacomini e della sua maggioranza che non hanno tutelato e difeso i propri cittadini. Chiediamo pertanto – concludono Nanni e Torquati – che le fermate progettate dalla vecchia amministrazione vengano ripristinate e chiediamo anche al PDL locale di scendere in piazza insieme a noi al fianco dei cittadini per manifestare contro questa assurda decisione”

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5 COMMENTI

  1. Verrebbe da dire che la Metro C che arriva al Ministero degli Esteri è meglio del niente attuale, ma certo il tracciato originario fino su a Grottarossa avrebbe rappresentato una svolta epocale per tutta la cittradinanza del XX Municipio.

  2. scendiamo a manifestare fanno benissimo a proporlo!

    però è facile dire: chiediamo vengano ripristinate.

    il problema è che non ci sono i soldi. si sta costruendo in project financing il tratto da piazza venezia in poi. pagano quindi anche i privati e quindi non si può imporre di prolungare la linea in quel modo, si inizia a entrare nell’ottica dei costi ricavi,mentre invece sarebbe più logico che si costruisse nell’ottica: servizio pubblico/pubblica utilità

    con le tasse che si pagano…ci starebbe direi.
    poi chiaro,se uno arriva a fare il sindaco e trova 8 miliardi di euro di debiti è tutto piu difficile. e mi pare che negli ultimi 20 anni non sia stata in mano alla destra il comune.

  3. quindi Alemanno è uno dei peggiori sindaci nella storia della città(sui livelli di Rutelli che però rimane numero uno incontrastato) ma non ha tutte le colpe in questa faccenda.

    anche perchè i GENI che hanno fatto il progetto reputando tratta fondamentale pantano e monte compatri e abbandonando completamente il nostro quadrante sono le amministrazioni Rutelli/Veltroni, poche storie.

  4. caro Ettore, la tratta della Metro C che lei cita (quella che parte da Pantano e arriva in zona S. Giovanni), é quasi tutta di superficie e ricalca lo stesso tracciato della preesistente ferrovia. E’ stata quindi una scelta credo intelligente e logica (anche finanziariamente) quella di iniziare da lì. E i popolosi quartieri che attraversa lungo gli assi casilino e prenestino non hanno certo meno problemi di traffico di noi, anzi. E’ sacrosanto battagliare per il prolungamento del Metro e in generale per una mobilità più efficiente nei nostri quartieri, ma cerchiamo di non essere troppo romanord-centrici….
    Riguardo gli 8 miliardi di “debiti” (che, a memoria, mi sembra fossero 7), attento a non cadere nella trappola della propaganda. Il 90% di quei “debiti” in realtà era rappresentato da investimenti, ma venne fatto passare subdolamente come un “buco di bilancio”. La differenza è notevole ed è la stessa che intercorre tra chi ha un debito con la banca per aver acceso un mutuo per acquistare una casa (quindi un debito con rientro programmato e che si finanzia con i risparmi sull’affitto) e chi invece ha debiti perché spende più di quanto guadagna. Mi sembra evidente che nel primo caso si tratti di una scelta felice e lungimirante, nonché economicamente molto vantaggiosa. Una pubblica amministrazione che non ha debiti ma che non investe sul territorio non fa il bene dei cittadini, perché in realtà avrebbe il dovere di investire in strade, ferrovie, parchi, scuole e opere infrastrutturali di varia natura, quindi un indebitamento di tal genere non è affatto da considerarsi un indicatore negativo, se inserito in una logica di equilibrio finanziario di lungo termine. Ci sono esempi vicini di buona amministrazione e buone politiche finanziarie. Guardi cosa ha fatto la Provincia di Roma nella giunta Gasbarra e nell’attuale giunta Zingaretti, che ha continuato a investire anche in un periodo di contrazione (un’ottima azione anticiclica per l’economia locale) e che parallelamente è andata con molto successo sui mercati finanziari per abbattere i costi del debito, ingaggiando una gara tra banche che ha ridotto di parecchio i tassi di interesse pagati. Sono milioni di euro che entrano nelle casse pubbliche ogni anno e per parecchi anni a venire. Altro che “derivati”!
    Piuttosto mi chiederei come sia possibile presentare a fine luglio un Bilancio Previsionale (giunta Alemanno 2010), che è quello che indica – come una Finanziaria – come allocare le risorse per quell’anno. Vuol dire che per 7 mesi su 12 non é stato né programmato né fatto nulla se non l’ordinaria amministrazione (pagamento degli stipendi, degli affitti, completamento di opere iniziate negli esercizi precedenti…).
    Saluti

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