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“Il XX Municipio è paralizzato”: lo denunciano PD e SEL in conferenza stampa

Galvanica Bruni

“Il PdL si volatilizza ad ogni Consiglio, i problemi del territorio vengono congelati  e nel XX Municipio la politica è ferma, il Consiglio è fermo, gli uffici sono fermi, gli unici a non fermarsi sono i dirigenti che come arrivano o se ne vanno subito spontaneamente o vengono allontanati dal presidente”. A descrivere così la situazione in atto nel XX Municipio è il capogruppo SEL Alessandro Pica che assieme al capogruppo PD Daniele Torquati ha indetto una conferenza stampa tenutasi oggi, mercoledì 27 aprile, in via Flaminia 872.

Motivo della conferenza denunciare alla stampa ed alla pubblica opinione il mancato svolgimento di ben otto sedute consiliari dovuto all’astensione dei consiglieri PdL che, da circa tre settimane, non partecipano ai lavori d’aula mandando deserte le assemblee a danno dei numerosi problemi del territorio che attendono invece una soluzione.

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E puntuali, alle 11.30, davanti ad una dozzina di rappresentanti della stampa, Alessandro Pica e Daniele Torquati, assieme al segretario del PD romano Marco Miccoli, al segretario PD del XX Municipio Vincenzo Pira ed al responsabile di SEL Roma Massimo Cervellini, hanno snocciolato dati, date e fatti che  secondo loro “consentono di smascherare, una volta per tutte, la realtà municipale e la vera consistenza della classe politica al governo del XX Municipio” consentendo di riflettere “su ciò che il PDL ha realizzato e non realizzato negli oltre diciassette anni di governo del territorio”.

“In particolare – ha detto Torquati – lampanti sono le evidenze negative degli ultimi tre anni, anni in cui il governo municipale ha lo stesso colore politico di chi guida l’Amministrazione capitolina. Mentre nel passato la Giunta del XX Municipio ha sempre cercato di addossare le proprie negligenze e di scaricare le proprie responsabilità sull’Amministrazione del Comune di Roma guidata dal centrosinistra, da tre anni a questa parte ciò non è stato più possibile”.

“In più di un’occasione – gli ha fatto eco Pica – il Consiglio Municipale si è ritrovato non allineato con le iniziative del Sindaco Alemanno: basti pensare, ad esempio, alla ritrattazione dell’appoggio all’aumento delle tariffe COSAP e TARI piuttosto che al dissenso espresso contro il Piano nomadi del Sindaco Alemanno. E che dire delle decisioni prese dal Campidoglio senza nemmeno consultarsi con il Presidente del Municipio? Nuclei familiari di senza tetto trasferiti a La Cerquetta, profughi tunisini scaricati nel Parco Papacci a Grottarossa, chi più ne ha più ne metta”.

“Ciò che più sgomenta – ha aggiunto Torquati – è il perdurare del silenzio della maggioranza sui temi di maggiore rilevanza: da mesi non si affronta più la questione dell’apertura del collegamento del Sant’Andrea con la Cassia Bis, la riapertura di via Cassia Antica, la realizzazione della Metro C, i lavori del palazzetto dello sport di Cesano, l’emergenza scolastica dovuta alla carenza di strutture, gli insediamenti abusivi, il campo nomadi di Via del Baiardo, il degrado delle periferie, le decine di discariche abusive, il caos del traffico dovuto ad una viabilità non governata, l’aumento della prostituzione, in particolare in Via della Merluzza ed in Via Flaminia, proprio a due o passi dalla sede del XX Municipio.”

E’ lungo e duro l’elenco fatto da Torquati ma non meno tenero è Alessandro Pica nel denunciare, a suo dire, l’immobilismo della struttura municipale priva di indirizzi politici, priva di dirigenti, priva di una guida perché privata del Consiglio a causa dell’assenteismo perdurante da parte della maggioranza.

“Una maggioranza uccel di bosco che nelle ultime otto sedute si è volatilizzata ad ogni inizio di seduta” spiega Pica nel denunciare che “i consiglieri di maggioranza, per non perdere il gettone di presenza, non disertano affatto le sedute delle varie commissioni anche quando queste si tengono subito prima e/o subito dopo le sedute di Consiglio”.
Accade così, stando ad esempio al registro delle presenze della commissione trasparenza presieduta proprio da Pica, che nello stesso giorno i consiglieri PdL siano presenti a corrente alternata. “Presenti alla commissione delle 9, assenti al consiglio delle 10, presenti alla commissione delle 11”.

“Il centrodestra governa il XX Municipio senza avere un programma, non garantendo il numero legale del Consiglio, senza avere alcun progetto serio di miglioramento della vita dei nostri cittadini. Non è più tollerabile – incalzano i due consiglieri – l’atteggiamento della maggioranza municipale che blocca l’attività consigliare, mortifica un’Istituzione che i Consiglieri hanno il diritto e il dovere di rappresentare e crea un deficit di democrazia al quale i cittadini guardano preoccupati.”

“Il Presidente Gianni Giacomini chiarisca in tempi rapidi se è in grado di continuare, se la sua maggioranza ha ancora i numeri per governare altrimenti – concludono all’unisono Alessandro Pica e Daniele Torquati – prenda atto dell’impossibilità di far funzionare il XX Municipio e si dimetta”.

Si chiude così la conferenza stampa mentre un interrogativo aleggia nell’aria. Cosa succederà nella riunione di Consiglio convocata per domani, giovedì 28 aprile (leggi qui), si terrà od andrà deserta per la nona volta consecutiva?

Claudio Cafasso

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4 COMMENTI

  1. Una maggioranza consiliare (o parlamentare) che “si ritira sull’Aventino” è già di per sé qualcosa di molto ridicolo, dato che è un gesto estremo usato da chi non ha il potere, da chi non ha i numeri, quindi dalla minoranza. Inoltre, tale gesto è solitamente accompagnato dalla denuncia dei gravi motivi che hanno portato i rappresentanti del popolo a disertare i lavori del Consiglio, quindi a non fare il proprio dovere.
    Nel caso del XX Municipio, la “ridicola” maggioranza che sostiene il prode Giacomini, non solo non si degna di spiegare seriamente ai cittadini le motivazioni di questo vergognoso assenteismo che blocca l’attività politica e amministrativa di una istituzione pubblica, ma addirittura non onora questa scelta con la rinuncia agli emolumenti (come fa chi partecipa a uno sciopero, ad esempio). Come dire, dei piottari senza onore e senza vergogna.

  2. la cosa più ridicola è come giacomini tenti di mistificare la realtà: come si fa a dire che i suoi consiglieri sono assenti per motivi personali quando poi sono presenti nelle commissioni subito prima e subito dopo il consiglio???!!!
    ridicoli

  3. Ormai a Roma Nord non governa piu’ il PDL ma bensi’ il partito del Presidente Giacomini. Basti pensare che lo scorso anno lo stesso partito di “maggioranza” che governerebbe il Municipio XX dal 2008 aveva paralizzato le attivita’ di consiglio per sfiduciare il consigliere Simone Ariola, eletto Presidente del Consiglio Municipale da quella stessa “maggioranza” sempre nel 2008. La colpa di Ariola era quella di essere indicato da un gruppo del PDL diverso da quello del Presidente Giacomini. Quella volta non bastarono 12 sedute di consiglio per la sfiducia che poi venne ritirata, questa volta siamo ad 8 sedute dove l’ordine del giorno riguarda fortunatamente i problemi dei cittadini ma le sedute vengono disertate e i problemi del territorio rimangono e aumentano come i costi che l’amministrazione deve sostenere, e quindi che le tasche dei cittadini devono sotenere, per ogni seduta di consiglio municipale.

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