Da qualche anno a Ponte Milvio, soprattutto d’estate, la “movida” crea non pochi problemi alla circolazione delle auto e al sonno dei residenti. Ma una grande novità è in arrivo. Ecco, in esclusiva per i lettori di VignaClaraBlog.it, un progetto che rivoluzionerà l’intero quartiere: la costruzione di un tunnel stradale sotto il Tevere e la trasformazione della piazza in un’esclusiva isola pedonale.
Incontriamo nel suo studio dei Parioli l’architetto D. Paleri Scepe che, insieme al suo agguerrito team, sta ultimando gli ultimi dettagli del progetto, rispetto al quale, ci dice con un sorriso compiaciuto, “ci sono già le autorizzazioni delle autorità competenti e la copertura dei finanziamenti equivale al 90% del costo totale preventivato”.
L’architetto, mentre guarda con aria distratta il panorama mozzafiato della capitale che si gode dall’immensa finestra del suo attico elegantemente trasformato in studio, si accende una pregevole pipa di schiuma, “acquistata durante un soggiorno indimenticabile nell’isola greca di Ichthýs”, e svolge sul tavolo da lavoro le carte del progetto.
Stuzzicandosi la barba brizzolata con le dita, l’architetto cerca di spiare la nostra reazione mentre studiamo gli aspetti e le caratteristiche di questo progetto da lui stesso definito come “rivoluzionario e da realizzarsi in massimo 35 mesi”.
I nostri occhi vanno subito sul carteggio e sul piazzale di Ponte Milvio, che riconosciamo però solo in quanto area compresa tra la torretta Valadier e la chiesa Gran Madre di Dio: il piazzale, infatti, si presenta con tutt’altro volto senza le carreggiate e le automobili, senza gli spartitraffico ed i semafori, al posto dei quali si snodano armoniosi e riposanti viottoli costeggiati da diverse varietà di piante (tra queste, la fa da padrona la meravigliosa Zantedeschia Aethiopica) e si dirama un dedalo di tapis roulant e scale mobili.
Chiediamo qual‘è la funzione di queste ultime: “E’ l’uovo di Colombo!”, esclama entusiasta Paleri Scepe, “permettono ai ragazzi di spostarsi velocemente e senza sforzo da un locale ad un altro e, nello stesso tempo, evitano contatti indesiderati e noiosi ingolfamenti negli orari di punta. Una trovata semplice ed ingegnosa che ha incontrato il favore dei gestori dei locali, che figurano fra i finanziatori privati del progetto!”.
Notiamo anche che il tragitto, che porterà i futuri fruitori della piazza da un wine bar ad un altro, prevede panchine e distributori automatici di stuzzichini (come salatini, pistacchi e le classiche liquirizie a forma di pescetto).
Al centro esatto della piazza, nella prospettiva che va dall’arcata della torretta Valadier verso la chiesa, sarà installato (circondato da piazzolette adibite all’esibizione di giocolieri e di artisti di strada) un chiosco “fish & beer” che verrà realizzato ad impatto zero con materiali innovativi e che punterà tutto sulla vendita in abbinato del tradizionale merluzzo dei mari del nord e della nuovissima birra analcolica Fische11.
“Sì, d’accordo, tutto molto bello, ma il traffico? – domandiamo mentre il nostro stato d’animo è diviso tra l’ammirazione e la perplessità.
“Il traffico?” ci fa eco Paleri Scepe: “il traffico non sarà più un problema!”. E ci mostra un altro disegno non ancora completamente rifinito nel quale, nelle parti finali di viale Tiziano e di via Flaminia, inizia un tunnel che, passando sotto il Tevere all’altezza di Ponte Milvio, sbuca, con tre diramazioni, rispettivamente su via della Farnesina, via degli Orti della Farnesina e sulla Cassia, esattamente cento metri dopo la chiesa Gran Madre di Dio.
Ora siamo più scettici che mai, ma l’architetto è categorico e mette sul tappeto tutte le sue carte: “capisco il suo stupore e la sua incredulità, ma le dico che abbiamo già fatto i sopralluoghi e i carotaggi, che hanno dato esiti assai incoraggianti e per certi versi sbalorditivi: come può vedere qui (ndr: ci fa vedere i risultati di un complesso studio effettuato da esperti del settore come John Fisherman, docente dell’Università del Sussex, e Francoise Pecheur, professore del Politecnico di Lione) la conformazione del terreno sotto il letto del fiume – ed oltre – garantisce stabilità e sarà rivestito da un nuovo materiale di produzione tedesca, l’ ETdVM (ndr: Erster Tag des Vierten Monats, registrato all’Ufficio Brevetti di Brema l’1-4-2010), che è a prova d’infiltrazioni d’acqua”.
“Ma quanto ci vorrà per realizzare la piazza e la galleria?”, chiediamo noi meno perplessi e più conquistati dalle argomentazioni dell’architetto. “Gliel’ho detto, al massimo 34, 35 mesi, entro i quali contiamo di realizzare anche questo…”, e con il dito indica le due banchine del Tevere completamente trasformate ed adibite alla coltivazione di aranci, mandarini e limoni.
“Il nostro progetto soddisferà anche i verdi e gli ecologisti, considerato anche che l’introduzione delle piante comporterà una benefica e sostanziale modifica dell’ecosistema, contribuendo anche al ripopolamento della fauna ittica del nostro fiume”.
Non possiamo fare a meno di esclamare: “wow”, prima di renderci conto che Paleri Scepi si è alzato per congedarci. “Possiamo fotografare il progetto o fare qualche fotocopia?”, chiediamo all’architetto, che ci risponde gentilmente di no (“le carte non sono ancora complete”).
Mentre ci stiamo salutando, domandiamo a Paleri Scepe come farà a trovare il restante 10% dei finanziamenti e l’architetto ci risponde che è praticamente arrivata in porto la trattativa “con due banche: una spagnola e una olandese, non posso sbilanciarmi di più su questo argomento…” (quasi sicuramente il Banco de Broma di Valladolid o la Bank Van Grap di Groninga, ndr). Mentre si chiude la porta dell’ascensore, l’architetto ci urla dietro “entro il 2014 sarà tutto realtà!!!”..
Durante la giornata cercheremo di ottenere ulteriori dettagli e conferme, nel frattempo pubblichiamo questa eclatante notizia ottenuta in assoluta esclusiva.
Giovanni Berti
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Perfetto, così potremo liberamente superare il paizzale in macchina, senza vederlo, e i ragazzi farsi trasportare sui tapis roulant o le scale mobili, in una specie di grande centro commerciale all’aperto, senza sgranchirsi le gambe dopo essere scesi dalle loro macchinine. Com’era esatta la previsione che le persone nel 3000 avranno gambe atrofizzate!
Piazza di Ponte Milvio è bella e piena di ricordi e di storia. Merita un restlyn serio, non può essere lasciata all’incuria che oramai invade tutte le nostre ricchezze archeologiche.
Ma è vero o è uno scherzo da 1° aprile?
Spero proprio che Mario ci abbia colto: bravissimi!
C’ero quasi cascata…..il notissimo architetto D. Paleri Scepe…..
D. Paleri Scepe = Pesce d’Aprile
eheheheh…
Lo ammetto, ci sono caduta in pieno ! Come sempre siete bravissimi e pieni di belle idee, complimenti all’autore dell’articolo.
Martina
ahahaah fino a dr: Erster Tag des Vierten Monats, registrato all’Ufficio Brevetti di Brema l’1-4-2010 c’ero cascato, poi ho compreso!
fauna ittica !!!
AHAHAHAHAHAH
Pescione d’aprile
Bel pesce d’aprile ! Ottima la scelta del soggetto: una soluzione surreale, per quanto per certi versi credibile, ad un problema reale. Una redazione coi fiocchi questa di vignaclarablog ! Complimenti e avanti così.
dopo averlo letto tutto mi sono detta “isola greca di Ichthys ? mai sentita” sono andata su google e ho scoperto che ichthys vuol dire pesce, troppo forteeeeeeee, allora ho capito lo scherzo, simpaticoni, mi ci avete fatta cadere !
Meritate di finire in TV e sui giornali, proprio ben architettato, tutto è credibile in una città nella quale si inserisce come priorità l’abbattimento di Tor Bellamonaca.
E mi viene in mente di suggerirvi un viaggio a ritroso e far progettare 20 anni fa dall’architerro in questione quanto è stato realizzato a via Riano, al posto di quella che doveva essere la sede del Municipio, ancora oggi in affitto. Purtroppo una beffa e non un pesce d’aprile.
Complimenti: Orson Welles non avrebbe fatto di meglioQ!
Ben detto Rosanna ma sui giornali, il loro, già ci stanno è in TV che li dobbiamo far finire questi ragazzacci di vignaclarablog ! Sono sincera, avevo letto l’articolo questa mattina un po’ assonnata e ci ero cascata in pieno. Poi durante il giorno mi dicevo “ma come fanno a fare un tunnel proprio sotto Ponte Milvio, è impossibile, stasera vado a rileggermelo meglio, forse ho capito male”
Ed ecco la sorpresa: un pesce di aprile !
W VCB !! .
Peccaro che sia un pesce di aprile !!!
Io avevo già rinunciato al mio trasferimento a Las Vegas ! Ah! Ah! Ah!
Bella Giovà!!! se ssempre ersolito…..
Gentili lettori,
il contenuto di questo articolo è tutto un parto di fantasia. Molti l’hanno capito subito, l’idea è irrealizzabile, o per lo meno appare una “mission impossible”.
Però il pesce d’aprile ci stava tutto e non se ne abbia a male chi ha commentato la notizia pensando potesse essere reale.
Non è stato il solo, del resto ci hanno chiamato persone “autorevoli” ed anche testate di quotidiani “importanti” per saperne di più.
Per noi resta uno scherzo, un frizzo, un lazzo giornalistico.
E, siamo schietti, stavolta non potevamo tenere a freno menti e tastiere dei nostri pc, per scrivere “finalmente”, anche noi, una notizia non veritieria e comunque in “anteprima assoluta”.
Semel in anno licet insanire.
Molto cordialmente,
La Redazione
Giacomini e Alemanno l’avevano già messo sul sito del Comune come uno dei “fatti” dell’amministrazione?
Stepitosa come sempre la redazione di VCB, anche se un tal giacomino si stava già facendo due conti per finanziare l’opera.