Sanpietrini addio. A forza di toppe, rattoppi e colate di bitume la storica piazzetta ai piedi della Torretta Valadier cambierà volto per diventare un marciapiede qualunque. Non bastavano i grafomani e gli improvvisati scalpellini, ora a svilire il “salotto buono” del XX Municipio ci si mette anche l’amministrazione capitolina e per essa le ditte alle quali viene affidata la manutenzione del territorio.
Saranno pure brave queste ditte a raddrizzar marciapiedi ed a colmare buche ma è inconcepibile che alle stesse venga data in manutenzione una storica piazza come fosse una strada qualunque.
Ecco il risultato di tanta sciatteria: un volto vecchio di secoli pian piano sarà cancellato dal bitume che viene utilizzato per sostituire i sanpietrini divelti.
[GALLERY=1380]
Ma non basta. Sono finiti finalmente i lavori sul lato sinistro della Torretta Valadier, là dove deve nascere uno dei due angoli riservati agli eventi istituzionali e culturali, e ci si aspettava un naturale proseguimento del pavimento originario.
200, al massimo 300 metri quadri di sanpietrini avrebbero dato un senso di continuità storico-artistica alla piazzetta.
Ed invece? Bitume. Un giallognolo e polveroso bitume destinato a resistere molto poco al calpestio ed alla pioggia, ne riparleremo il prossimo inverno.
[GALLERY=1381]
Vien da chiedersi come faccia il Campidoglio ad emettere un’ordinanza dopo l’altra a tutela del decoro urbano e dei monumenti se poi a contribuire al degrado di un sito storico come Ponte Milvio sia proprio l’amministrazione capitolina.
Claudio Cafasso
© riproduzione riservata – proprietà EdiWebRoma
© RIPRODUZIONE RISERVATA
Arrivati a questo punto … è da considerare veritiera l’espressione di Roberto D’Agostino nei riguardi dell’attuale sindaco coniato più volte “AleDanno” nella risorsa informativa online a contenuto generalista (DAGOSPIA).
Il Bitume NO.
Ti prego Alemanno. Il Bitume NO.
– E’ brutto.
– E’ molto più caldo dei sanpietrini
– Si sfascerà sicuramente prima
– D’estate si incolla alle scarpe.
Vi prego no.
E il nostro municipio che fa, sta a guardare ? Bella prova di impotenza. D’altra parte ubi maior…
Mi chiedo che senso ha che il Comune di Roma, per promuovere il decoro urbano e la qualità della vita cittadina, da una parte, sponsorizzi la nascita della Fondazione “Insieme per Roma” (sottoscritta anche dall’Associazione “Retake Roma”, che ha dato una magnifica prova di sé nel Parco Volpi) attraverso il volontariato, la responsabilità sociale delle imprese e le iniziative spontanee della società civile, e, dall’altra, contribuisca (come dice Caudio Cafasso in questo articolo) a realizzare opere, in un sito storico come Ponte Milvio, che questo degrado non fanno altro che aumentarlo.
Magari il bitume!
Ci sono cose sotto gli occhi di tutti, ma che nessun amministratore vuol vedere, perche?
Una di queste è sicuramente la qualità delle asfaltazioni a Roma, ma vogliamo anche parlare dei lavori delle società di cosiddetto servizio e del sistema dei ripristini a toppa? Il problema non è il Comune (o nel caso di Ponte Milvio la Regione Lazio) il problema è che nessuno controlla chi fa e che cosa ed è solo il cittadino che indignato, protesta. Poi le risposta sono del tipo: il territorio è grande, il personale è scarso, il Comune non ci da ascolto, ecc. La verità è che io non ho mai visto un vigile o un tecnico comunale fare sopralluoghi di verifica sulla qualità dei lavori svolti, sulle loro modalità e leggittimità, non esiste una programmazione obbligatoria delle manutenzioni, non c’è coordinamento tra gli Enti, della Sovrintendenza Comunale è meglio non parlare, l’AMA e l’ACEA vanno per conto loro e sono comunali solo quando fa comodo, l’affissione, il volantinaggio, ed il commercio ambulante sono selvaggi ed il parcheggio è creativo. Insomma il problema è nel manico, manteniamo una classe politica e gestionale pletorica, inutile e spesso dannosa, gli uffici comunali sono zeppi di amministrativi ma non c’ènessuno che va realmente a vedere le cose sul territorio, per la lottizzazione di Fleming la società privata ha offerto un teatro, ma con la crisi del settore ed oggi come oggi, si poteva ottenere qualcosa di più inutile?
Arrivederci ,Ettore
Vorrei scrivere un commento all’ulteriore sfregio che si sta facendo a Ponte Milvio ed all’area limitrofa, ormai destinata alle bevute, alle “magnate” notturne, al casino indiscrimainato…..dopo aver permesso i lucchetti, le scritte ogni dove, mercatini a sagra paesana, vetrina di giovani pippati e non, semiubriachi e non che si aggirano nella piazza fino alleore piccole dei fine settimana estivi, dove ogni “buco” commerciale diventa una norcineria di prodotti tipici (?????) dove aree aperte o cortili diventano “Pub” con musica che viene somministrata a chiunque di passaggio o residente , voluta e, soprattutto,non voluta fino a notte fonda………dopo tutto questo non ho più parole da dire. Solo tanto odio per chi sta distruggendo tutto.