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Tor di Quinto – al via AmKap 2011, torneo di calcetto che coniuga sport e solidarietà

Galvanica Bruni

Dal 5 marzo sui campi de La Mirage Sporting Club. Passatempo serale per alcuni, vera e propria disciplina sportiva per altri: negli ultimi anni sempre più persone hanno rimpinguato la comunità dei “calcettari” italiani, che a Roma ha vissuto una crescita esponenziale sia per quanto riguarda la Divisione Calcio a 5 della FIGC sia, appunto, grazie agli innumerevoli amatori i quali calcano a tutte le ore i rettangolini verdi della città.

Cavalcando la costante ondata d’entusiasmo che gira attorno a questo sport, Amka Onlus – Associazione di Volontariato con sede in via Flaminia – ha dato vita ad AmKap, un interessante torneo amatoriale che raccoglie e concentra la passione ed il divertimento sportivo in una competizione a sfondo benefico.

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Giunta alla terza edizione, e data la coinvolgente partecipazione dei giovani sul nostro territorio, VignaClaraBlog.it ha incontrato Roberto Giunchi, il quale ci ha spiegato come funzionerà il torneo.

Roberto, com’è strutturata la manifestazione? la prima edizione – primavera 2010 – era organizzata con 20 squadre divise in 2 gironi. Finita questa fase si passava ai quarti di finale e così dritti verso la finalissima. In questo modo anche squadre meno competitive, una volta iscritte avevano almeno 9 partite garantite. La seconda è stata ridotta a 16 squadre con la stessa formula.
Quest’anno, dopo il successo delle prime due edizioni, abbiamo ampliato a 24 squadre, sempre divise in 2 gironi, questa volta però passeranno le prime 8 di ogni girone.
Ci tengo a sottolineare che organizzare una manifestazione con una così numerosa partecipazione non sarebbe stato possibile senza il grande lavoro di due volontari, Luca e Stefano, che già un secondo dopo l’ideazione del primo torneo si sono buttati nella mischia alla grande.

Quali sono i requisiti di base per partecipare: bisogna essere dei professionisti nel settore o è una manifestazione aperta a tutti? Considera che, soprattutto per la prima edizione, la maggior parte delle squadre erano composte da amici o amici di amici, quindi direi proprio che no, non bisogna essere professionisti. Io stesso, che oltre ad essere tra gli organizzatori del torneo ne sono anche un partecipante, non ho mai giocato a calcetto a livello agonistico. Questo fa sì che ci si diverta anche di più: basta amare il calcio a 5, avere almeno 4 amici per mettere su una squadra e aver voglia di mettersi in gioco per una buona causa.
Un torneo del genere ci permette di sostenere i nostri progetti in RDCongo e Guatemala… giocando. Che c’è di meglio?

Stando alle passate esperienze, puoi dirci qual è il clima che attraversa il torneo? C’è tanta competizione? Questo è un torneo particolare: chi partecipa sa bene che si gioca in un clima assolutamente amichevole, tra persone accomunate dall’obiettivo di contribuire alla causa.
Certo, tra il fischio di inizio e quello di fine partita la competitività non manca, e credo sia vitale. Per noi è “bello” vedere che i ragazzi non vivano questo torneo come una scampagnata, ma che invece ci tengano a vincere, soprattutto durante la fase a eliminazione diretta. Direi quindi che c’è un’ottima competitività positiva.

Un’iniziativa lodevole quindi, che coniuga sport e beneficenza in questa bella manifestazione, che Roberto si augura “possa diventare un’appuntamento fisso nel territorio. Ma soprattutto vorrei vincere questo benedetto torneo… ti sembra normale che uno organizza un torneo e poi non lo vince?”.

Di sicuro Amka sta già vincendo. Per chi non ha partecipato alle passate edizioni e non ha iscritto la propria squadra all’edizione che partirà questo fine settimana, può dare un’occhiata al sito (https://www.amka.org/) o ancora meglio può recarsi di sabato e domenica mattina presso il centro sportivo di via del Baiardo “La Mirage”.

E’ infatti sui campi del La Mirage Sporting Club in Via Baiardo 380,  in zona Tor di Quinto, che a partire dal 5 Marzo e fino al 19 Giugno, giorno della finale, le 24 squadre si scontreranno tutti i week-end.
Ma con le 24 squadre scenderà in campo anche la solidarietà: tutto il ricavato del torneo andrà infatti a sostegno dei progetti di Educazione elementare che AMKA faticosamente ma con successo conduce nella Repubblica Democratica del Congo.

Matteo Strada

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