Domenica 13 febbraio alle ore 12 nella Chiesa di Santa Croce in Via Flaminia sarà celebrata un Messa per tutti i senza dimora morti per strada e dimenticati. La Celebrazione Liturgica viene organizzata, come tradizione, dalla Comunità di Sant’Egidio per fare memoria di Modesta Valenti, la settantunenne senza fissa dimora morta il 31 gennaio del 1983: il personale dell’ambulanza intervenuta a seguito del suo malore non volle prenderla a bordo perché era troppo sporca. Modesta si spense così, nei pressi della Stazione Termini, senza ricevere le cure di cui aveva bisogno.
Durante la messa verrà ricordato il nome di tutte le persone che, come lei, sono morte in questi anni.
A Roma, secondo i dati raccolti dalla Comunità di Sant’Egidio, i senza tetto sono circa 6.000. Nel periodo invernale trovano riparo presso i centri di accoglienza notturna del Comune o di associazioni, dove sono disponibili circa 2.700 posti.
Li ospitano parrocchie, gruppi di volontariato, religiosi (1.500 posti) e centri convenzionati con Roma Capitale (1.200 posti, di cui circa 600 aperti solo in condizioni di emergenza freddo). Mille persone vivono in insediamenti spontanei in periferia e 2.300, invece, dormono per strada o in rifugi di fortuna.
Anche quest’anno la Comunità di Sant’Egidio ha messo a disposizione a Trastevere uno spazio in più per l’accoglienza dei clochard durante il periodo più rigido, al fine di evitare rischi per la sopravvivenza e la salute di chi è già indebolito per la precarietà della vita in strada. Il Centro, che dispone di una ventina di posti letto, lo scorso anno ha permesso di proteggere dal freddo pungente più di 50 persone. Attraverso questa ospitalità per ognuno di loro è iniziato un percorso di reinserimento.
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