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Isola Farnese, escursione a Ponte Sodo: un nuovo itinerario di VignaClaraBlog.it

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La lunga galleria scavata nel tufo attraverso cui passano le acque del Torrente Valchetta si Chiama Ponte Sodo; è una importante località situata all’interno del Parco di Veio e compresa nell’area archeologica di Isola Farnese.
Si tratta di un luogo interessante e bello da vedere ma raggiungerlo non è facile perché, nonostante si trovi ad appena un chilometro da una trafficata strada asfaltata, è situato all’interno di alcune proprietà private. Ma la sua visita vale comunque un tentativo.

Due sono gli itinerari percorribili: il primo parte dall’abitato di Isola Farnese e segue il sentiero per la Mola (dov’è c’è il ponticello con cascata) dirigendo poi per la quota 119 di Macchia Grande. Da quel trivio, dopo aver chiesto il permesso ai proprietari dei terreni, si scende verso il fosso e si segue il suo corso.

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L’altro itinerario parte dalla strada Formellese dove è possibile parcheggiare l’auto nei pressi del ponte di quota 93 (Ponte di Formello); da questo punto si può seguire il fosso camminando ai margini dei campi coltivati oppure entrare all’interno di un grande centro ippico. Ma in entrambi i casi si deve chiedere l’autorizzazione ai proprietari.

Durante la stagione estiva la portata del fosso è modesta e allora, armati di un buon bastone, si possono percorrere alcuni tratti camminando all’interno del suo letto rinfrescando lo spirito e il fisico.

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Circa trecento metri prima di Ponte Sodo il torrente si è aperto una via attraverso la roccia: prestando la massima attenzione è possibile seguire dalla riva il suo corso che tra cascate piccole e grandi rimbalza fino al grande costone di tufo.

Questo è il tratto più bello: le acque del fosso Valchetta nel corso dei secoli si sono aperte la strada lungo la bella roccia di colore grigio creando una miriade di cunicoli e fori. Le sue acque sono abbastanza pulite anche se portano numerosi detriti di origine vegetale che spesso si vanno ad incuneare nei stretti passaggi formando a monte profonde pozze e a valle piccole cascatelle.
Considerata la bellezza dei luoghi è un vero peccato che l’Ente Parco non abbia preso accordi con i proprietari e realizzato un itinerario che consenta di raggiungere facilmente Ponte Sodo.

Gli antichi Etruschi erano maestri nello scavare il tufo e hanno realizzato nell’ Italia centrale incredibili cunicoli e grandi “tagliate”: molto suggestiva quella nei pressi dell’antico sito di Norchia (tra Vetralla e Monteromano) che partendo dal torrente Biedano metteva in comunicazione la Via Clodia con la Via Aurelia.

Ponte Sodo è un cunicolo lungo circa settanta metri scavato nel tufo probabilmente nel V secolo a.C. per facilitare il deflusso delle acque in caso di piena: nella sua volta, posta a quattro-cinque metri dal letto del fosso, vennero scavati anche dei pozzi per prelevare l’acqua dall’alto.

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E’ possibile scendere lungo le rive e raggiungere entrambi gli imbocchi dove la luce si riflette sulle basse acque in movimento e ogni rumore viene amplificato; all’interno della galleria, nei mesi più caldi, c’è una incredibile frescura.
Attraversata la galleria il Valchetta prosegue il suo corso attraverso la bella campagna fino a congiungersi con il fosso Piazza d’Armi (i due fossi originano l’isola di Farnese) e quindi, trasformatosi in torrente, dirigere verso il Tevere.

Nei pressi del Ponte il paesaggio, fatto di morbide colline, campi coltivati e fitti boschi è davvero idilliaco e sulle sponde rocciose del fosso è possibile fermarsi a riposare e mangiare cullati dal canto incessante del Valchetta.

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La visita a Ponte Sodo può essere anche l’occasione per recarsi presso la necropoli di Portonaccio o il piccolo borgo medioevale di Isola:Farnese: sostare per qualche minuto nella chiesetta di san Pancrazio, un vero e proprio gioiello, concluderà al meglio questo splendido itinerario.

Francesco Gargaglia

© riproduzione riservata – proprietà EdiWebRoma

 

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3 COMMENTI

  1. Caro Vincenzo se vai all’articolo “Isola Faenese, tra storia tradizione ecc…” (che già conosci) c’è una foto con una parte della carta dl Parco di Veio: lì puoi individuare facilmente quota 119; Ponte Sodo è poco distante.

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