L’incrocio tra Via Cassia, Via Due Ponti e Via Azzarita è il micidiale punto dove ogni giorno, nel primo pomeriggio, centinaia di auto danno vita ad un incredibile ingorgo. Le autovetture, provenienti da tre direzioni diverse, formano file chilometriche che da Grottarossa raggiungono la Cassia Antica e San Godenzo. A poco serve il semaforo, ignorato dai più indisciplinati, perfino le autoambulanze, che a sirena spiegata cercano di raggiungere l’ingresso dell’Ospedale San Pietro, restano a volte bloccate.
La cosa curiosa è che questo semaforo è presidiato da una coppia di vigili solo la mattina intorno alle ore otto quando il traffico è meno intenso; anche se è da apprezzare lo sforzo e la buona volontà della Polizia Municipale, forse la presenza di un vigile sarebbe più opportuna nel pomeriggio.
Per i residenti vivere in zona è diventato impossibile, lo testimoniamo le numerose email che arrivano a VignaClaraBlog.it per denunciare che alla sporcizia, disordine e degrado che caratterizzano il quartiere, si affianca anche la maleducazione e inciviltà degli automobilisti che utilizzano le strade come piste e i marciapiedi come parcheggi.
A rendere le cose più complicate la presenza del Commissariato che ha un bacino di utenza che comprende una vastissima area: chi vi si reca pretende ovviamente di parcheggiare l’auto davanti al portone di accesso e così tra l’esasperazione dei residenti le auto vengono accatastate su passaggi pedonali o per disabili, sui marciapiedi e davanti ai portoni degli stabili, in seconda, terza e a volte quarta fila.
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Anche l’area destinata a capolinea del bus è normalmente invasa dalle auto e costringe gli autisti dell’ATAC a veri e propri virtuosismi del volante.
La pretesa di parcheggiare a tutti i costi a pochi metri dal Commissariato o dalla propria abitazione fa si che il transito delle auto sia sempre molto difficoltoso; tanto difficoltoso che il 5 novembre un automezzo dei Vigili del Fuoco, chiamato per un intervento nella zona, è rimasto bloccato su Via Panattoni: dopo una mezz’ora di inutile attesa ed un tentativo di aprirsi un varco con la motosega (in una siepe eccessivamente sporgente) il mezzo è ripiegato con perdite, ovviamente in retromarcia.
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La situazione di per sé difficile è resa drammatica dalla segnaletica stradale insufficiente, inefficiente o addirittura mancante: la scarsa visibilità dei cartelli unita alla maleducazione di chi affronta Via Panattoni a velocità sostenuta fa si che gli incidenti, per il mancato rispetto di una precedenza, siano all’ordine del giorno. Tant’è che qualcuno, esasperato da questa situazione, ha pensato bene di ricorrere alla “sicurezza fai da te” e ha tracciato in terra con una spray dal colore bianco un invito a rallentare e fermarsi.
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Vigili e poliziotti, chiamati spesso dagli esasperati residenti, cercano di non calcare troppo la mano consci dell’obiettiva difficoltà della situazione e dell’impossibilità di spuntarla di fronte ad inciviltà e maleducazione.
Perché se il problema della viabilità può essere risolto in parte con correttivi e con una maggiore disciplina, quello del mancato rispetto delle Norme del Codice della Strada è un problema comportamentale di difficile soluzione.
Roma si conferma, da un punto di vista della circolazione stradale, come la città più pericolosa d’Italia: nel 2009 sono stati 60 i pedoni ammazzati sulle strisce pedonali.
L’eccessiva velocità, il mancato rispetto di un semaforo e la distrazione sono all’origine di ogni incidente.
Chi percorre le strade del nostro quartiere come se fosse su di un circuito automobilistico, con una mano sul volante e l’altra al telefono cellulare, è bene che non dimentichi i rischi ai quali espone gli altri.
Francesco Gargaglia
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Ritengo che la presenza di una via alternativa alla Cassia che collegasse La Giustiniana/La Storta (ad es. all’altezza della variante della Braccianese) e Via di Grottarossa/Via Due Ponti/Via Oriolo Romano, unitamente alla Strada di Fondovalle e ad un ampio svincolo sul GRA del S.Andrea comporterebbe la drastica riduzione del traffico nella zona. Così come avvenuto in passato per Via della Crescenza, potrebbero essere utilizzate le strade poderali esistenti, o nuovi tracciati, cercando il giusto compromesso tra le esigenze dei residenti ed i vincoli del Parco di Veio. E anche il traffico in Via Panattoni sarebbe ridotto a quello locale o poco più.
ma per fare questo ci vuole un reale governo del territorio…
lo scandalo è il parcheggio in tripla fila a piazza azzarita,dove la polizia non ha mai chiamato i vigili per fare una multa o un carro attrezzi che porti via le auto uscendo da via panattoni non si vede nulla!perchè non fanno nulla? e che dire dei giardinetti eretti a via dell’acqua traversa x commemorare chi è purtroppo morto in un incidente!hanno creato un giardino con fiori staccionate oggetti ricordo ecc,ma non è occupazione di luogo pubblico?capisco i genitori del giovane defunto ma non ci sono luoghi preposti per onorare i defunti?personalmente mi inquieta anche il fatto che chiunque possa impunemente coltivarsi il suo giardino ovunque senza che un autorità comunale/circoscrizionale intervengama dove siamo…?
Pienamente d’accordo con Raimondo,
non si può continuare così, servono strade, strade e strade. Senza fare viadotti osceni, ma recuperando le strade che spesso già c’erano.
E poi il 201 ogni 5 minuti, allora la gente lo prenderebbe e le strade si svuoterebbero.
E vigili a far scorrere il traffico invece che a fare le multe nello scandaloso senso unico della Cassia vecchia.
sulla cassia vecchia ci sono gli ausiliari della trambus